Qual è la differenza tra Vermouth e Martini?

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Vermouth vs. Martini: Qual è la differenza?

La principale distinzione risiede nella gradazione alcolica. Il Vermouth, per definizione, deve avere almeno 15,5% vol. di alcool. Il Martini, invece, presenta una gradazione inferiore (14,4% vol.), non rientrando quindi nella definizione di Vermouth. In sostanza, un Martini non è un Vermouth, anche se spesso viene utilizzato per preparare cocktails a base di Vermouth.

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Vermouth o Martini? Ma che domanda è?! Mi ricordo ancora la prima volta che ho assaggiato un Vermouth, era rosso rubino, dolce, un po’ speziato… un sapore che mi ha completamente stregata. Poi ho scoperto i Martini, più secchi, più “diretti”, diciamo così. Ma qual è la vera differenza, a parte il gusto, ovviamente?

Beh, a quanto pare, la cosa principale è l’alcol. Ho letto da qualche parte, non ricordo dove, che il Vermouth deve avere almeno il 15,5% di volume alcolico. Già, 15,5%! Ricordo un amico che aveva fatto un Vermouth in casa… era buonissimo, ma forse un po’ meno potente di quello che compri al supermercato, chissà perchè. Il Martini, invece, ne ha meno, intorno al 14,4%. Quindi, in poche parole, un Martini non è un Vermouth. Sembra ovvio, ma non lo era per me, all’inizio.

Mi viene in mente una sera, anni fa, eravamo in un bar con mio cugino, abbiamo ordinato due Martini. Lui, esperto di cocktail, ha iniziato a parlare di questo e quello, delle ricette, degli ingredienti… e io, a un certo punto, ho detto: “Ma un Martini non è un tipo di Vermouth?”. La faccia che ha fatto lui! Ahahah, ancora mi diverte ricordarlo. Poi mi ha spiegato tutto, con pazienza, e mi ha fatto capire che, anche se spesso si usano insieme nei cocktail, sono due cose diverse. Chi l’avrebbe mai detto?

Insomma, la gradazione alcolica fa tutta la differenza del mondo, anche se il gusto, poi, è un discorso completamente a parte. A me piace entrambi, dipende dal momento e dall’umore. A volte un Vermouth rosso, ricco e avvolgente. Altre volte, un Martini secco e deciso, che ti sveglia i sensi. Che bello, il mondo dei cocktail!