Quali sono i passaggi della vinificazione in bianco?

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La vinificazione in bianco inizia con la pressatura delluva, seguita dalla fermentazione alcolica del mosto. A volte si usa una breve macerazione pellicolare e/o chiarificazione. Infine, il vino viene travasato e imbottigliato, completando il processo.

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Dalla vigna al bicchiere: il viaggio del vino bianco

Il vino bianco, con la sua freschezza e le sue molteplici sfumature aromatiche, rappresenta un’arte antica che si rinnova ad ogni vendemmia. Ma quali sono i passaggi che trasformano l’acino d’uva in un nettare dorato? Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il processo di vinificazione in bianco è più complesso di una semplice spremitura dell’uva. Si tratta di un percorso articolato, che richiede precisione e attenzione ad ogni fase, dalla vigna fino all’imbottigliamento.

Il primo passo, cruciale per la qualità del vino finale, è la pressatura soffice. A differenza della vinificazione in rosso, dove il mosto fermenta a contatto con le bucce, nel caso dei bianchi le uve vengono pressate immediatamente dopo la raccolta per evitare il trasferimento di tannini e pigmenti colorati. Questa delicata operazione permette di estrarre solo il mosto, ricco di zuccheri e aromi varietali, preservando la limpidezza e la freschezza caratteristiche del vino bianco.

Segue la fase di decantazione statica o chiarificazione, un processo non sempre utilizzato ma fondamentale per ottenere vini più limpidi e stabili. Il mosto, lasciato riposare a basse temperature, permette alle particelle più pesanti di depositarsi sul fondo, separandosi naturalmente dalla parte liquida. In alternativa, si possono utilizzare agenti chiarificanti specifici. Questa fase contribuisce ad eliminare eventuali residui solidi e a preparare il mosto per la fermentazione.

A volte, per esaltare specifici aromi varietali, si procede con una breve macerazione pellicolare a freddo. Questo contatto, limitato nel tempo e a temperatura controllata, permette al mosto di estrarre delicatamente alcuni composti aromatici presenti nelle bucce, arricchendo il profilo sensoriale del vino senza comprometterne il colore.

Il cuore pulsante della vinificazione è la fermentazione alcolica. In questa fase, lieviti selezionati trasformano gli zuccheri presenti nel mosto in alcol etilico, anidride carbonica e altri composti che contribuiscono alla complessità aromatica del vino. La temperatura di fermentazione, rigorosamente controllata, gioca un ruolo fondamentale nel determinare il profilo aromatico del vino finale. Temperature più basse favoriscono la conservazione degli aromi fruttati e floreali, mentre temperature più elevate possono esaltare note più mature e complesse.

Terminata la fermentazione, il vino viene travasato per separarlo dalle fecce fini depositatesi sul fondo, un’operazione fondamentale per evitare l’insorgenza di odori sgradevoli e per affinare ulteriormente il profilo aromatico. Successivamente, a seconda dello stile di vino desiderato, possono essere effettuati ulteriori affinamenti in acciaio, cemento o legno, prima dell’imbottigliamento, che conclude il percorso dalla vigna al bicchiere.

Ogni fase di questo processo, eseguita con cura e perizia, contribuisce a creare un vino bianco unico e di qualità, espressione del territorio e delle scelte enologiche. Un viaggio affascinante che trasforma il frutto della vite in un’esperienza sensoriale indimenticabile.