Quali sono i ricci di mare non commestibili?

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FALSO. La credenza popolare sulla commestibilità solo delle femmine (aculei viola) è errata. Femmina e maschio indicano specie diverse, entrambe commestibili. Il colore degli aculei non determina la commestibilità. Si tratta di un falso mito.

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Ok, proviamo a dargli una “rinfrescata” con un tono più… me stesso, ecco.

Ma seriamente, quali ricci di mare non si possono mangiare? Mi è sempre venuto un po’ d’ansia a pensarci…

FALSO! E qui, ragazzi, casca l’asino. Quante volte ho sentito dire: “Eh, ma solo quelli con gli aculei viola si mangiano, sono le femmine!”. Una sciocchezza colossale, credetemi.

Ok, allora, spieghiamola bene, questa cosa. Femmina e maschio, in questo caso, non c’entrano niente. Non è che se un riccio è viola è femmina e buono, e se è marrone è maschio e… cattivo? Insomma, immangiabile? Assolutamente no! Semplicemente, il colore degli aculei indica specie diverse. Entrambe commestibili! Punto.

Ci ho creduto anche io per anni, lo ammetto. Mi ricordo, una volta, in vacanza in Sardegna, un pescatore che mi spiegava tutto convinto: “Signorì, solo i femmina si pigliano!”. E io lì, ad annuire come un cretino. Poi, leggendo un po’ in giro, ho scoperto la verità.

Quindi, la prossima volta che siete al ristorante o al mercato, e sentite qualcuno che vi racconta la storia del riccio “femmina”, sorridete e… spiegategli come stanno davvero le cose! Non cascate nel falso mito. E soprattutto, godetevi questi tesori del mare, senza farvi venire paranoie inutili.