Quando togliere il vino dalla botte?

Quando togliere il vino dalla botte? Mamma mia, che domanda! Ogni volta è un’angoscia, una gioia, un po’ tutto insieme. Qua in cantina, sai, sembra che le botti stesse respirino, aspettando il momento giusto. Quindici, venti giorni dopo la pigiatura… dicono così, ma poi, in realtà, è il naso che decide. Ricordo una volta, con quel Cabernet Franc del 2018, l’ho lasciato anche un po’ di più, forse ventitré giorni… sarà stato il caldo di quell’anno, boh! E poi, l’odore, sai? Quell’odore… impossibile da descrivere. Un misto di frutta matura, di terra bagnata, e qualcosa di… selvaggio. Non so, forse un po’ di vaniglia, ma non proprio. Un profumo che ti entra dentro, ti emoziona, ti riempie il cuore.

È un momento magico, davvero. Come quando tuo figlio fa il primo passo, sai? Un’esplosione di vita, di potenziale. Stai lì, a guardare quel liquido rubino (o ambrato, dipende dal vitigno!), e pensi: “Ecco, ora inizia la sua vera vita”. Prima era lì, imprigionato, in fermentazione, e poi… puff… liberato! Gli dai un’altra possibilità, un altro palcoscenico. L’ho visto con i miei occhi, la differenza tra un vino travasato troppo presto e uno che ha avuto il suo tempo. Il primo, un po’ immaturo, un po’ acido… un po’ triste, insomma. L’altro… un’esplosione di sapori!

Quindici-venti giorni, dicevano, ma è una media, certo. Ogni annata è diversa, ogni vitigno ha il suo carattere. A volte, senti il vino che ti chiama, capisci? E non puoi contraddirlo. E’ un istinto, una cosa viscerale. Come non fidarsi del proprio istinto? Non lo so, magari sono matto, eh? Ma è così. E poi, che soddisfazione quando tutto va bene, quando quel vino che hai aspettato con tanta pazienza… è semplicemente perfetto!