Quante kcal ha un piatto di amatriciana?

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La quantità di calorie in un piatto di amatriciana varia considerevolmente a seconda delle porzioni di pasta, guanciale, pecorino e sugo utilizzate. Una porzione media oscilla tra le 400 e le 600 kcal, ma può essere superiore o inferiore a seconda degli ingredienti e della preparazione.
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L’Amatriciana: Un piatto di gusto, un conto calorico da valutare

L’Amatriciana, gioiello della cucina romana, conquista i palati con il suo sapore intenso e la sua semplicità apparente. Ma quante calorie si celano dietro questa apparente semplicità? La risposta, ahimè, non è un numero preciso, ma un intervallo che varia considerevolmente in base ad una serie di fattori, tutti cruciali per definire il profilo calorico finale.

Un piatto di Amatriciana, in una porzione media, oscilla generalmente tra le 400 e le 600 kcal. Questo ampio margine, però, non è frutto del caso. A influenzare il conto calorico finale concorrono diversi elementi, spesso sottovalutati:

  • La quantità di pasta: La base stessa del piatto, la pasta, contribuisce in modo significativo al totale calorico. Una maggiore quantità di spaghetti, rigatoni o bucatini, a seconda della preferenza, si traduce in un aumento proporzionale delle calorie. La scelta del formato di pasta, inoltre, può influire, seppur marginalmente, sul risultato finale.

  • Il guanciale: Questo ingrediente, cuore pulsante dell’Amatriciana, è ricco di grassi e apporta un discreto numero di calorie. Una generosa porzione di guanciale croccante, irresistibile per il suo sapore, contribuisce ad elevare il valore calorico complessivo, rispetto ad una versione più magra e parsimoniosa. La cottura, inoltre, influisce sulla quantità di grasso residuo.

  • Il pecorino romano: Il formaggio pecorino, altro elemento fondamentale, aggiunge calorie e un sapore caratteristico. La quantità di pecorino grattugiato, spesso utilizzata con generosità, incide direttamente sul totale. Anche la stagionatura del pecorino influisce, seppur leggermente, sul suo apporto calorico.

  • Il sugo: Anche se apparentemente semplice, il sugo stesso può presentare variazioni. L’utilizzo di pomodoro fresco o passato, la quantità di acqua di cottura della pasta aggiunta, la presenza di altri aromi, seppur in minime quantità, possono influenzare, seppur lievemente, il contenuto calorico finale.

In definitiva, considerare l’Amatriciana un piatto “leggero” sarebbe un’errata semplificazione. Per chi tiene sotto controllo l’apporto calorico, è fondamentale prestare attenzione alle quantità degli ingredienti e alla tecnica di preparazione. Una porzione di Amatriciana preparata con moderazione, prediligendo una cottura attenta del guanciale e dosando con cura pecorino e pasta, può rientrare in un regime alimentare equilibrato. Al contrario, una versione più ricca e abbondante può facilmente superare le 600 kcal, diventando un piatto più consistente dal punto di vista nutrizionale. La chiave sta, come sempre, nella consapevolezza e nella moderazione.

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