Quanti vini DOCG ci sono in Abruzzo?
LAbruzzo del Vino: Tre DOCG e lAmbizione di Crescere
LAbruzzo, terra di forti contrasti tra mare e montagna, custodisce una tradizione vitivinicola antica e prestigiosa. Un patrimonio fatto di vitigni autoctoni, sapienza tramandata di generazione in generazione e una crescente attenzione alla qualità che si riflette nellascesa del panorama enologico regionale. Al momento, lAbruzzo vanta tre Denominazioni di Origine Controllata e Garantita (DOCG), un riconoscimento di eccellenza che premia la tipicità e la qualità dei vini prodotti in aree geograficamente delimitate. Ma qual è lo stato attuale di queste DOCG e quali sono le aspirazioni per il futuro?
Le tre DOCG abruzzesi sono il Montepulciano dAbruzzo Colline Teramane, il Tullum Teate e il Cerasuolo dAbruzzo. Ognuna di esse racconta una storia diversa, legata al territorio e alle sue peculiarità.
Il Montepulciano dAbruzzo Colline Teramane, prodotto nella provincia di Teramo, è forse il più noto. Si ottiene dallomonimo vitigno, il Montepulciano, coltivato sulle colline che degradano verso il mare Adriatico. Questa DOCG, istituita nel 1995, si distingue per la sua eleganza e complessità aromatica, con note di frutta rossa matura, spezie e liquirizia. I vini Colline Teramane, grazie alla particolare composizione dei terreni e al microclima influenzato dalla vicinanza del mare, raggiungono un equilibrio perfetto tra struttura, morbidezza e persistenza.
Il Tullum Teate, DOCG relativamente giovane, nata nel 2011, rappresenta una sorta di riscoperta di unantica tradizione vitivinicola legata alla città di Chieti, lantica Teate. Questa denominazione prevede lutilizzo del vitigno Pecorino in purezza o con laggiunta di altri vitigni a bacca bianca autorizzati. Il Tullum Teate si caratterizza per la sua freschezza, mineralità e aromaticità, con sentori di frutta bianca, fiori di campo e una piacevole nota sapida.
Il Cerasuolo dAbruzzo, istituito come DOCG nel 2010, è un vino rosato ottenuto dal vitigno Montepulciano. Il suo nome, derivante dal termine dialettale cerasa, che significa ciliegia, fa riferimento al suo colore rosa cerasuolo brillante. Si distingue per la sua freschezza, la sua bevibilità e i suoi profumi fruttati e floreali, che ricordano la ciliegia, la fragola e la rosa. Un vino versatile, ideale per accompagnare antipasti, primi piatti leggeri e piatti a base di pesce.
Oltre a queste tre DOCG, il panorama vitivinicolo abruzzese è in continua evoluzione. Recentemente, il Trebbiano dAbruzzo ha ottenuto la menzione DOC Superiore, un ulteriore passo verso la valorizzazione di questo vitigno autoctono. La DOC Superiore prevede rese per ettaro più basse e un invecchiamento più lungo, che contribuiscono a esaltare le caratteristiche organolettiche del vino.
Lambizione di raggiungere la DOCG rimane viva anche per altri vini, in particolare per il Pecorino, già protagonista del Tullum Teate. Molti produttori credono fortemente nel potenziale di questo vitigno e stanno lavorando per ottenere il massimo riconoscimento qualitativo.
Lascesa dellAbruzzo nel mondo del vino è dunque un percorso in continua crescita, guidato dalla passione dei produttori, dalla ricerca della qualità e dalla valorizzazione dei vitigni autoctoni. Un percorso che promette di regalare ancora molte soddisfazioni agli appassionati di vino e di consolidare il ruolo dellAbruzzo come una delle regioni vitivinicole più interessanti dItalia.
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