Quanto costa una licenza per alcolici?

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Aprire un bar oggi non prevede lacquisto di una costosa licenza. Dal 2006, basta una semplice Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), con costi amministrativi minimi. Non esistono più le vecchie licenze alcoliche.

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Addio Licenze Alcoliche, Benvenuta SCIA: Aprire un Bar Oggi è Più Semplice (e Meno Costoso)

Un tempo, aprire un bar significava affrontare un labirinto burocratico e, soprattutto, sborsare cifre considerevoli per ottenere la famigerata licenza per la vendita di alcolici. Un vero e proprio ostacolo, spesso insormontabile per aspiranti imprenditori con budget limitati. Fortunatamente, le cose sono cambiate radicalmente.

La Buona Notizia: Dimenticatevi le Licenze Alcoliche Costose!

Dimenticate lunghe attese, pratiche complesse e ingenti investimenti per una licenza che, di fatto, non esiste più. Dal 2006, infatti, l’Italia ha semplificato notevolmente la procedura per avviare un’attività di somministrazione di alimenti e bevande, inclusi gli alcolici. La vecchia licenza è stata sostituita da un adempimento decisamente più accessibile: la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

SCIA: Un Passaggio Obbligato, Ma Economico

La SCIA è una dichiarazione che il titolare dell’attività presenta al Comune, attestando il possesso dei requisiti necessari per l’esercizio dell’attività. Con la SCIA, l’attività può essere avviata immediatamente, a differenza del passato in cui era necessario attendere l’approvazione della licenza.

Quali sono i costi?

A differenza delle licenze alcoliche di un tempo, che potevano costare migliaia di euro, la SCIA comporta solo costi amministrativi minimi. Si tratta generalmente di diritti di segreteria e marche da bollo, variabili a seconda del Comune di riferimento. In definitiva, la spesa è decisamente contenuta e accessibile anche a chi è agli inizi.

Requisiti Necessari per la SCIA:

Naturalmente, la semplificazione non significa assenza di regole. Per presentare la SCIA, è fondamentale rispettare determinati requisiti, tra cui:

  • Requisiti professionali: Possedere i requisiti professionali previsti dalla normativa (ad esempio, aver frequentato un corso SAB – Somministrazione Alimenti e Bevande – o aver maturato esperienza nel settore).
  • Requisiti igienico-sanitari: Garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie relative ai locali e alla manipolazione degli alimenti.
  • Requisiti urbanistici: Assicurarsi che i locali siano conformi alle norme urbanistiche e che l’attività sia compatibile con la destinazione d’uso dell’immobile.
  • Sicurezza: Adeguare i locali alle norme sulla sicurezza, prevenzione incendi e accessibilità per disabili.

In Conclusione:

Aprire un bar oggi è certamente più accessibile rispetto al passato. L’eliminazione della licenza alcolica e l’introduzione della SCIA hanno semplificato notevolmente la burocrazia e ridotto drasticamente i costi iniziali. Questo non significa, però, che si possa improvvisare. È fondamentale informarsi accuratamente sui requisiti necessari e adempiere a tutti gli obblighi di legge per evitare sanzioni e garantire il successo della propria attività. Un buon commercialista o un’associazione di categoria possono fornire un valido supporto in questa fase cruciale. Quindi, se sognate di aprire un bar, non fatevi spaventare dai costi proibitivi delle licenze di un tempo: informatevi sulla SCIA e realizzate il vostro sogno!

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