Quanto pesa 80 grammi di pasta fresca cotta?

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80 grammi di pasta corta pesano circa 160 grammi dopo la cottura, mentre la pasta lunga raggiunge circa i 192 grammi. Questo aumento di peso è dovuto allassorbimento dellacqua durante la bollitura.
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L’ingombrante verità sulla pasta: 80 grammi crudi, un peso diverso a tavola

Quanti di noi, attenti alla linea o semplicemente curiosi di rispettare le dosi consigliate, si pesano la pasta cruda prima di cuocerla? Probabilmente molti. Ma quanti, poi, si interrogano sul peso finale del piatto? La differenza, come vedremo, può essere sostanziale, e influire non solo sulle calorie, ma anche sulla consistenza e sulla riuscita della ricetta.

Partiamo da un dato di fatto: 80 grammi di pasta secca, una porzione considerata media per un adulto, subiscono una trasformazione significativa durante la cottura. L’assorbimento dell’acqua, elemento fondamentale del processo di cottura, fa lievitare il peso in modo considerevole. Ma quanto, precisamente?

La risposta, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è univoca. Infatti, il peso finale dipende in modo determinante dal formato della pasta. Prendiamo in considerazione due categorie principali: pasta corta e pasta lunga.

Per la pasta corta, come penne, farfalle o ditalini, 80 grammi di prodotto crudo raggiungono, dopo la cottura, un peso di circa 160 grammi. Il raddoppio del peso è dovuto all’abbondante assorbimento dell’acqua durante la bollitura. Questo significa che un piatto che a crudo sembrava una porzione contenuta, diventa, una volta cotto, decisamente più abbondante.

La situazione cambia leggermente con la pasta lunga, come spaghetti o tagliatelle. In questo caso, 80 grammi di pasta cruda arrivano a pesare circa 192 grammi dopo la cottura. L’aumento di peso, maggiore rispetto alla pasta corta, è probabilmente attribuibile alla maggiore superficie di contatto con l’acqua, che permette un assorbimento più efficiente. Questo spiega perché a volte, a parità di peso crudo, una porzione di spaghetti può sembrare più sostanziosa di una di penne.

Questi dati, naturalmente, sono approssimativi. Il peso finale può variare in base a diversi fattori: il tipo di pasta (la presenza di uova, ad esempio, influenza l’assorbimento), la durata della cottura, la quantità di sale nell’acqua e persino la marca del prodotto. Tuttavia, rappresentano un’indicazione utile per chi desidera gestire con precisione le porzioni e le calorie del proprio pasto.

In conclusione, la prossima volta che vi peserete la pasta prima della cottura, ricordate che il risultato finale sarà significativamente diverso. Questo fattore, spesso sottovalutato, è fondamentale per una corretta pianificazione del pasto, soprattutto per chi segue diete specifiche o presta attenzione al controllo delle porzioni. La conoscenza del peso finale della pasta cotta ci permette di preparare con maggiore consapevolezza e precisione i nostri piatti, gustandoli appieno senza sorprese indesiderate.