Quanto va riempito il calice?
Riempire il calice solo per un terzo? Mi sembra quasi un sacrilegio! Scherzi a parte, ha senso. Un sorso generoso sì, ma lasciare spazio agli aromi è fondamentale, altrimenti che gusto cè? Quel profumo che si sprigiona è un piacere immenso, quasi una promessa di delizia per il palato. E poi, diciamocelo, un calice mezzo vuoto (o mezzo pieno!) è anche più elegante.
Uff, riempire il calice solo per un terzo? Ma che tristezza! Ok, ok, so che c’è una ragione, e a dire il vero, l’ho sperimentato sulla mia pelle. Mi ricordo una volta, a una degustazione di Barolo (che emozione!), che mi hanno riempito il bicchiere fino all’orlo. Un disastro! Non sentivo più niente, solo alcol! Che spreco di un vino così pregiato…
Quindi, un terzo, eh? Ci sta, dai. È come quando ti prepari una tisana, no? Se metti troppa erba, diventa amara e copre tutti i profumi. Qui è lo stesso. Quel sorso generoso, sì, ci vuole, ma poi… il resto è magia. È l’aria che fa danzare gli aromi, che ti fa sentire la frutta, le spezie, quel sentore di terra che ti riporta direttamente alle colline piemontesi. Mamma mia, che ricordi!
E poi, diciamocelo tra noi, un calice mezzo vuoto… non è anche più chic? Più elegante? Mi fa pensare a quei film dove i protagonisti sorseggiano champagne con nonchalance, senza mai riempire il bicchiere fino all’orlo. Un po’ snob, forse, ma ammettiamolo, ha il suo fascino!
#Calice #Riempimento #VinoCommento alla risposta:
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