Come far saltare un rogito?
Lannullamento del rogito, ovvero dellatto di vendita di un immobile, è possibile se durante la trattativa preliminare una delle parti ha agito in malafede o con dolo, ledendo i diritti dellaltra. In tal caso, oltre allannullamento, si può richiedere il risarcimento dei danni subiti.
Saltare il rogito: quando è possibile e come tutelarsi
L’acquisto di una casa rappresenta un passo importante, spesso il coronamento di un sogno e un investimento significativo. Il rogito, l’atto finale che sancisce il passaggio di proprietà, è il momento culminante di un percorso complesso, che inizia con la trattativa preliminare. Ma cosa succede se, durante questo iter, qualcosa va storto? È possibile “saltare il rogito” e, se sì, a quali condizioni?
Contrariamente a quanto si possa pensare, il rogito non è un passaggio obbligato e irreversibile. L’annullamento, seppur procedura complessa, è possibile in presenza di specifici vizi che inficiano la validità dell’accordo. Non si tratta di un semplice ripensamento, ma di situazioni concrete in cui una delle parti ha subito un pregiudizio a causa del comportamento scorretto dell’altra.
Il fulcro della questione risiede nella buona fede che dovrebbe permeare l’intera trattativa. Se una delle parti agisce con dolo o malafede, nascondendo informazioni cruciali o fornendo dati falsi che influenzano la decisione dell’altra parte, il contratto preliminare e, di conseguenza, il rogito, possono essere considerati nulli.
Un esempio tipico è la presenza di vizi occulti dell’immobile, gravi difetti strutturali o problematiche urbanistiche non dichiarate dal venditore. Se l’acquirente, a conoscenza di tali vizi, non avrebbe concluso l’affare, può legittimamente richiedere l’annullamento del rogito e il risarcimento dei danni subiti, che possono includere le spese sostenute per la perizia, le spese legali e l’eventuale caparra confirmatoria.
Anche la violenza e l’errore essenziale possono costituire motivo di annullamento. La violenza si configura come una minaccia o una pressione psicologica che induce una parte a concludere il contratto contro la propria volontà. L’errore essenziale, invece, riguarda una falsa rappresentazione della realtà che incide in modo determinante sulla volontà contrattuale. Ad esempio, un errore sulla superficie dell’immobile o sulla sua destinazione d’uso.
È fondamentale sottolineare che dimostrare la malafede o il dolo non è semplice. Richiede una solida documentazione e, spesso, il supporto di un legale esperto in materia immobiliare. Conservare tutta la corrispondenza, le perizie e qualsiasi altro documento relativo alla trattativa è quindi di fondamentale importanza.
“Saltare il rogito” non è una decisione da prendere alla leggera. Implica un percorso legale complesso e oneroso. Tuttavia, conoscere i propri diritti e le possibilità di tutela in caso di comportamenti scorretti è essenziale per proteggere il proprio investimento e evitare conseguenze spiacevoli. La consulenza di un professionista del settore è sempre consigliabile per valutare attentamente la situazione e intraprendere le azioni più opportune.
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