Come vengono suddivisi i millesimi in un condominio?
La ripartizione dei millesimi in un condominio si fonda su parametri specifici quali superficie degli appartamenti, altezza del piano, esposizione solare, luminosità e altre caratteristiche peculiari. Questi fattori concorrono a stabilire unequa distribuzione di oneri e diritti tra i condomini.
Il complesso mondo dei millesimi condominiali: una guida alla ripartizione
I millesimi in un condominio rappresentano l’unità di misura che determina la quota di partecipazione di ciascun proprietario alle spese comuni e la sua influenza nelle decisioni assembleari. Non si tratta di una semplice divisione matematica basata sulla metratura dell’appartamento, ma di un calcolo più articolato che tiene conto di molteplici fattori, volti a riflettere il più fedelmente possibile il valore effettivo di ogni unità immobiliare.
La ripartizione dei millesimi, solitamente effettuata da un tecnico professionista (geometra, architetto o ingegnere), si basa principalmente sulla superficie dell’appartamento, ma non si limita a questo. Entrano in gioco anche altri parametri significativi, che possono incidere in modo sostanziale sul calcolo finale. Tra questi troviamo:
- L’altezza del piano: gli appartamenti ai piani più alti, godendo di una vista migliore e di maggiore luminosità, solitamente hanno millesimi più elevati rispetto a quelli ai piani inferiori.
- L’esposizione solare: un appartamento esposto a sud, più luminoso e caldo, avrà un valore maggiore rispetto ad uno con esposizione a nord.
- La luminosità: anche a parità di piano e di esposizione, la presenza di ostacoli che limitano la luce naturale (alberi, altri edifici) può influire sul calcolo dei millesimi.
- La presenza di balconi, terrazzi e giardini: questi spazi esterni, pur non essendo abitabili, contribuiscono al valore dell’immobile e quindi incidono sui millesimi. La loro influenza viene calcolata in base a coefficienti specifici che ne tengono conto della superficie e dell’effettiva utilizzabilità.
- Caratteristiche peculiari dell’appartamento: la presenza di un box auto, di una cantina o di altri accessori pertinenziali può influire sul calcolo dei millesimi, così come la presenza di particolari pregi architettonici o finiture di pregio.
Tutti questi elementi vengono ponderati e combinati attraverso coefficienti specifici, definiti dal regolamento condominiale o, in assenza di specifiche indicazioni, determinati dal tecnico incaricato del calcolo. Il risultato finale è una tabella millesimale che assegna ad ogni unità immobiliare un valore espresso in millesimi, sul totale di 1000.
È importante sottolineare che la ripartizione dei millesimi non è immutabile. In caso di modifiche sostanziali all’immobile, come ad esempio la realizzazione di una sopraelevazione o la chiusura di un balcone, è necessario procedere ad una revisione della tabella millesimale, al fine di garantire una ripartizione equa delle spese e dei diritti tra i condomini. Tale revisione deve essere approvata dall’assemblea con la maggioranza prevista dal codice civile.
Comprendere il meccanismo di calcolo dei millesimi è fondamentale per ogni condomino, poiché da essi dipendono non solo gli oneri economici, ma anche il peso del proprio voto nelle decisioni assembleari. In caso di dubbi o controversie, è sempre consigliabile rivolgersi ad un professionista qualificato per una consulenza specifica.
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