Quando non è obbligatorio il libretto di impianto?

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Il libretto dimpianto non è necessario per edifici riscaldati esclusivamente con caminetti, stufe o sistemi mobili di climatizzazione. Questa esenzione si applica a condizione che la potenza termica degli apparecchi di riscaldamento fissi non superi i 5 kW.

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Liberi dal libretto d’impianto? Quando il calore di casa non richiede burocrazia

Il libretto d’impianto, documento fondamentale per la gestione e la manutenzione degli impianti termici, non è sempre obbligatorio. Esiste infatti una specifica esenzione che riguarda le abitazioni riscaldate esclusivamente tramite apparecchi a combustione quali caminetti e stufe, oppure da sistemi mobili di climatizzazione, come ad esempio i condizionatori portatili. Questa deroga, però, è soggetta ad un vincolo importante: la potenza termica nominale degli apparecchi fissi, quindi caminetti e stufe, non deve superare i 5 kW.

Sotto questa soglia, si presume che l’impianto non rappresenti un rischio significativo in termini di sicurezza ed efficienza energetica, giustificando così l’esenzione dall’obbligo del libretto. Tale limite di potenza è pensato per includere le tipiche situazioni di riscaldamento domestico occasionale o di ambienti di dimensioni ridotte, dove l’utilizzo di caminetti o stufe avviene in modo non continuativo.

È importante sottolineare che l’esenzione riguarda esclusivamente gli immobili riscaldati unicamente con queste tipologie di apparecchi. La presenza anche di un singolo radiatore collegato ad una caldaia, ad esempio, fa decadere immediatamente il diritto all’esenzione e rende obbligatoria la predisposizione del libretto d’impianto, indipendentemente dalla potenza termica di stufe e caminetti presenti.

Allo stesso modo, se si integra il sistema di riscaldamento con un impianto fisso, anche di potenza inferiore a 5 kW, l’obbligo del libretto torna ad essere valido. Si pensi, ad esempio, all’installazione di una stufa a pellet canalizzata per distribuire il calore in più ambienti: in questo caso, pur rientrando potenzialmente nel limite dei 5 kW, la presenza di un impianto fisso richiede la documentazione prevista dalla normativa.

In definitiva, l’esenzione dal libretto d’impianto per caminetti e stufe rappresenta una semplificazione burocratica per specifiche situazioni abitative. È fondamentale però verificare attentamente i requisiti previsti dalla legge per evitare sanzioni e garantire la sicurezza della propria abitazione. In caso di dubbi, è sempre consigliabile consultare un tecnico qualificato che saprà fornire le indicazioni corrette in base alla configurazione specifica dell’impianto termico.