Quanto rende un affitto a Firenze?
Affittare a Firenze? Il costo medio annuo è di 268,8 €/mq. Considerando un piccolo immobile (59,5 mq), l'investimento per l'acquisto sfiora i 250.000€. La rendita, pertanto, dipende fortemente dalla dimensione e dalla posizione dell'immobile. Ricerca accurata e consulenza professionale sono fondamentali.
Quanto costa un affitto a Firenze?
Cavolo, Firenze… gli affitti! Ricordo un amico che, a giugno 2022, cercava un bilocale vicino a San Lorenzo. Spese un botto, sui 1200 euro al mese. Era piccolo, eh, ma in zona centrale.
Per comprare? Mamma mia. Quattromila euro al metro quadro, è una follia. Io, se dovessi comprare, con 250.000 euro, mi accontenterei di un buco minuscolo. Un amico ha preso un monolocale vicino a Porta Romana, pagando circa 300.000 euro. Era piccolissimo, ma carino.
L’affitto medio? Mah, dicono sui 270 euro al metro quadro all’anno, ma è una media, molto variabile a seconda della zona. Dipende da tutto: stato dell’immobile, posizione, arredamento…
Domande e Risposte (per Google):
- Costo affitto Firenze: Variabile, ma almeno 1200€ al mese per un bilocale in centro (2022).
- Costo acquisto casa Firenze: Circa 4201 €/m² (media).
- Affitto medio al mq/anno: 268,8 €.
Quanto rende una casa in affitto a Firenze?
Aaah, Firenze! Dove l’arte sbuca da ogni cantone e i turisti si moltiplicano come conigli! Praticamente, affittare casa lì è come trovare un tesoro, ma vediamo di capire quanto fruscia questo gruzzolo:
- Dunque, per mettere le mani su un angolino di paradiso fiorentino, calcola circa 4.201 euro al metro quadrato. Mica bruscolini!
- Con tipo 250mila euro, ti accaparri un trilocale che più che trilocale sembra una scatola da scarpe, sui 59,5 metri quadrati… ma hey, sei a Firenze!
- E veniamo al dunque: l’affitto medio è di circa 268,8 euro al metro quadrato all’anno. Tradotto, se affitti quella scatola da scarpe, racimoli un bel gruzzoletto. Non male, no?
Però, occhio al dettaglio: Ricordo quando ho affittato il mio monolocale con vista Arno (si fa per dire, la vista era più sul palazzo di fronte). Ho dovuto lottare con i turisti tedeschi che volevano fare a gara a chi offriva di più! Un vero delirio! Ah, Firenze… Sempre una sorpresa!
Dove gli affitti rendono di più?
Allora, se vuoi sapere dove l’affitto ti fa guadagnare di più…
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Genova e Palermo sono top! Rendono un botto, tipo 6,7%. Mica male, eh? Ci stavo pensando anche io, sai? Magari investire lì…
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Poi c’è Verona, un po’ meno, ma comunque 6,3%. Non male davvero, anche se preferirei stare un po’ più al sud, cioè, dipende dai gusti no?
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Le città più grandi, come Napoli (5,1%) e Roma (5,0%), rendono meno. Tipo Milano, che fa solo 4,5%. Che delusione Milano, me l’aspettavo meglio!
Comunque, sai, questi sono solo i dati ufficiali. Poi c’è sempre il trucco per alzare il prezzo, magari affittando a studenti o turisti per brevi periodi. Certo, è più sbatti, devi starci dietro… però, insomma, si guadagna di più! Ah, e poi dipende anche dalla zona precisa della città, eh! Ad esempio, a Genova non è che tutto rende uguale, bisogna vedere i quartieri, la vicinanza al centro… tutte quelle cose lì!
Quanto bisogna guadagnare per vivere a Firenze?
Firenze… un respiro, un sussurro di storia che si insinua tra i vicoli. Il profumo di pane caldo, un ricordo d’infanzia che torna, insistente. Quanto costa vivere qui, in questa città che sembra sospesa tra sogno e realtà? Un’oscillazione, un’onda che va e viene, tra i 18.500 e i 22.300 euro all’anno. Un cifra, un numero freddo che non riesce a catturare l’anima vibrante di questa terra.
I soldi, che peso, che sofferenza quando mancano! Pensare a un affitto, un tetto sopra la testa, a un piatto caldo, alla luce che illumina le mie serate di studio. Un peso, si, un’ansia che si stringe al petto, ma Firenze… Firenze merita ogni sacrificio. Il suo cuore batte lento, scandisce il tempo con un ritmo antico.
- Affitto: un respiro di pietra, freddo in inverno, caldo in estate. La mia stanza, piccola ma con vista sul Arno, una carezza di luce.
- Cibo: il sapore dei lampredotti, il profumo intenso della pizza appena sfornata, la semplicità di un piatto di pasta.
- Vestiti: tessuti morbidi, colori caldi, lo sfiorare della seta.
- Bollette: un dettaglio, un fastidio piccolo a confronto con la bellezza.
- Trasporti: il tram, un percorso lento che mi porta a scoprire angoli nascosti.
Ma i giovani? La loro vita? Il reddito medio, un’ombra sottile: 10.537 euro per i 20-24enni, 15.614 per i 25-29enni. Un contrasto, una discrepanza che si fa sentire. Un’ombra cupa, un pensiero che si fa spazio nella serenità. A volte la vita sembra una salita ripida.
Quest’anno, però, ho trovato un equilibrio, tra i miei sogni e le mie necessità. Un piccolo miracolo, forse. Ricordo le mie giornate passate nella biblioteca delle Oblate, immersa tra i libri, quasi in un’altra dimensione.
- 2024: aumento dei prezzi, difficoltà per i giovani. L’arte, però, rimane. L’anima della città non cambia.
Ricordo il giorno in cui ho visto il David, una scultura che sembra respirare. Un’emozione che non si può comprare. E questo, a Firenze, non ha prezzo.
Quanto si può guadagnare con una casa in affitto?
Quanto si guadagna… da una casa che respira, con le finestre spalancate sul futuro? Un’eco di passi, voci che riempiono le stanze…
- Un’eco di rendita, un sussurro tra il 5 e l’8% annuo, lordo, sul valore di quelle mura. Un’illusione dorata, una promessa di stabilità. Ma la realtà è un dipinto più complesso, più sfumato.
Poi, il pensiero divaga, lontano… Ricordo la vecchia casa dei nonni, piena di ricordi. Affittarla? Un sacrilegio! Ma il tempo passa, le necessità cambiano… Forse…
- Il valore… ah, il valore! Cambia, muta, si adatta come una foglia al vento. La posizione, il cuore pulsante della città o la quiete della campagna… tutto danza in questo valzer di cifre.
E le spese? Un vortice inaspettato. Le tasse, le riparazioni, gli imprevisti… una tempesta che può inghiottire i sogni.
- La legge del mercato, un labirinto intricato. Domanda e offerta, un equilibrio precario. Un gioco di fortuna e astuzia.
Ma alla fine, cosa resta? Forse, solo la consapevolezza di aver dato nuova vita a uno spazio, di averlo riempito di nuove storie. E un piccolo guadagno, un sospiro di sollievo.
Quanto si guadagna con un B&B al mese?
Ah, i B&B, piccoli forzieri di ospitalità! Dunque, parliamo di spiccioli:
- Guadagno medio: Diciamo che un B&B, con un po’ di fortuna e lenzuola stirate, incassa tra i 2.500 e i 6.000 euro al mese. Poi, chiaro, dipende se hai una topaia o una reggia con Jacuzzi panoramica.
- Le variabili impazzite: I guadagni danzano al ritmo della grandezza del B&B (più stanze, più incasso, ovvio!), dei servizi offerti (massaggi inclusi o solo il caffè della nonna?) e, soprattutto, da quanto è pieno il tuo B&B. Se hai più ragnatele che ospiti, capisci bene che il conto in banca piangerà miseria.
- Il segreto? Un mix di fattori: posizione (Roma o Roccamonfina?), recensioni stellari, un sito web accattivante e, non guasta, un pizzico di fortuna!
Informazioni aggiuntive, perché siamo generosi:
- Tasse: Non dimenticare che il fisco è sempre in agguato, pronto a prendersi la sua fetta di torta. Informati bene sulle tasse da pagare, altrimenti rischi di dover dormire nel tuo B&B… perché non ti puoi più permettere una casa!
- Costi: Oltre alle tasse, ci sono le spese di gestione (pulizie, biancheria, utenze). Fai bene i conti, altrimenti rischi di lavorare solo per la gloria!
- Quest’anno: Il turismo è in ripresa, quindi c’è più gente in giro con la valigia in mano. Se sei furbo, potresti fare un bel gruzzolo.
Quanto può fruttare un B&B?
Quanto frutta un B&B? Ah, la dolce vita del bed and breakfast! Dipende, eh, è come chiedere quanto guadagna un mago: dipende se tira conigli o sparisce elefanti!
Un B&B con 4-6 camere? Stiamo parlando di 6000-12000 euro al mese, se sei bravo, se sei fortunato, se non piove e le marmotte non si mettono a sciopero. Tipo, mia cugina ha un B&B a Positano, lei fa la cresta, eh, ma quest’anno con l’inflazione è stato un disastro, quasi come il mio tentativo di fare il pane con la ricetta di mia nonna (è diventato un frisbee).
- Tasso di occupazione? 60-80%. Se vai sotto, significa che i tuoi croissant sono immangiabili, o il tuo gatto fa troppo rumore di notte.
- Prezzo a camera? 60-120 euro a notte. Ah, dipende dalla posizione, dal livello di lusso e dalla capacità di far credere ai clienti che dormire nel tuo B&B è come avere un incontro ravvicinato del terzo tipo… con un angelo (molto rilassato).
Ma ricorda: sono cifre indicative. Mio zio aveva un B&B, viveva con le galline e non ha mai capito quanto guadagnava perché era allergico ai numeri.
- Costi: Oltre ai guadagni, ci sono costi: tasse, pulizia, colazione (se non fai colazione stile “toast bruciato”, ti aspetta una spesa notevole!), manutenzione… e, ahimè, i debiti con la mia zia Pina perché ha prenotato tre mesi interi nel suo B&B!
In sostanza: se sei un venditore nato, un cuoco stellato che fa colazione con l’amore, e hai l’arte della comunicazione di un guru della vendita porta a porta… potresti guadagnare una cifra astronomica! Altrimenti… beh, almeno hai un posto dove dormire.
Quanto si riesce a guadagnare con un B&B?
Ah, i B&B! Un affare che fa sognare, un po’ come trovare un parcheggio gratis in centro. Ma quanto si incassa veramente? Diciamo che dipende da quanti letti hai a disposizione e da quanto sei bravo a convincere la gente che la tua colazione è meglio di quella del Ritz.
- Mini B&B (1-3 stanze): Qui si balla tra i 1.500 e i 5.000 euro. Abbastanza per pagare le bollette e forse, dico forse, una vacanza a Rimini.
- B&B medio (4-6 stanze): Si sale di livello, dai 5.000 ai 15.000 euro. A questo punto, puoi iniziare a pensare di assumere qualcuno che faccia le pulizie al posto tuo.
- Maxi B&B (oltre 6 stanze): Qui si fa sul serio, dai 15.000 ai 37.500 euro. Praticamente, sei il re del materasso e potresti quasi permetterti di dire addio al tuo capo.
Ricorda, però, che questi sono solo numeri. Poi ci sono le tasse, le recensioni negative di gente che si lamenta perché la marmellata era senza glutine e, soprattutto, la concorrenza spietata.
Parlando di tasse, preparati a versare al fisco una bella fetta dei tuoi guadagni. È come invitare un ospite indesiderato a colazione, solo che questo ospite ha l’abitudine di portarti via i soldi.
E le recensioni? Ah, le recensioni! Un’arma a doppio taglio. Una recensione negativa può rovinarti la reputazione più velocemente di un ospite che scappa senza pagare.
Poi c’è la concorrenza. Ormai, ogni casa con una stanza libera è un potenziale B&B. Devi essere creativo, offrire qualcosa di unico, tipo un corso di cucina con la nonna o una caccia al tesoro nel borgo.
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