Quali sono i settori più produttivi?

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"Nel 2021, i settori più dinamici in Italia includono istruzione, medicina specialistica, digital marketing, servizi creativi e supporto clienti. Forte crescita anche in tecnologia, assicurazioni e nel comparto farmaceutico/ricerca."

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Quali sono i settori più redditizi?

Mmmh, domanda difficile, eh? Ricordo che nel 2021, a Milano, sentivo parlare tanto di medici specialisti, guadagni altissimi, si parlava di cifre a sei zeri per alcuni. Un amico, chirurgo plastico, mi raccontava di liste d’attesa infinite.

L’informatica? Boom! Un mio cugino, laurea in ingegneria informatica, ha trovato lavoro subito dopo l’università, stipendio ottimo, anche se poi si è lamentato per le troppe ore. Parliamo di 45.000 euro l’anno, grosso modo.

Ricordo bene il settore assicurativo, un’amica lavorava in una grossa compagnia, e aveva uno stipendio stabile, anche se non da capogiro. Ma la sicurezza del posto, oggi, è oro colato!

E poi, il digitale. Marketing, grafica… Tanti freelance, ma bisogna sapersela cavare. Un mio ex collega, grafico pubblicitario, guadagnava bene, ma dipendeva dai progetti, con alti e bassi. Ricordo che un lavoro per un’agenzia di comunicazione a Firenze, gli aveva fruttato 10.000 euro.

Insomma, non c’è una risposta semplice. Dipende da mille fattori! Ma se dovessi puntare su qualcosa… tecnologia e sanità sembrano sempre in cima alla lista.

Settori redditizi 2021 (Italia): Istruzione, Medici specialisti, Digital marketing, Servizi creativi, Supporto clienti, Tecnologia, Assicurazioni, Farmaceutica e ricerca.

Quali sono i settori che fatturano di più?

Quali sono i settori che fatturano di più?

Nel 2022, il podio dei settori con fatturati più alti è stato occupato da giganti energetici. Enel, Eni e GSE, tutti e tre aziende pubbliche, si sono letteralmente accaparrati la scena, superando abbondantemente i 100 miliardi di euro. Una concentrazione di potere economico notevole, che apre riflessioni sulla struttura del nostro sistema. Che fine ha fatto la tanto decantata diversificazione economica? Insomma, un settore, quello energetico, che in questo momento domina incontrastato. Ricorda un po’ la Roma imperiale e il suo controllo sul Mediterraneo, no?

  • Enel: 135,7 miliardi di euro.
  • Eni: 132,5 miliardi di euro.
  • GSE: 120,6 miliardi di euro.

Un dato curioso: mio zio, che lavora in un’azienda di consulenza, mi diceva che la volatilità dei prezzi dell’energia ha avuto un’incidenza enorme su questi risultati. Una variabile che andrebbe studiata a fondo. Probabilmente i modelli predittivi per il 2023 considereranno questo fattore come cruciale.

Considerando questi numeri, è lecito chiedersi se questa centralità di un solo settore sia un bene per l’economia italiana. La diversificazione è sempre stata considerata un fattore di resilienza, un po’ come le gambe di un tavolo: se una vacilla, le altre lo sorreggono. Qui, invece, sembra che tutto poggi sulle spalle di pochi titani. Un rischio o un’opportunità? Dipende dai punti di vista, ovviamente. Ma a me, sinceramente, desta qualche preoccupazione. Bisognerebbe fare un’analisi approfondita.

Informazioni Aggiuntive: Va considerato che altri settori, come quello automobilistico o quello farmaceutico, pur con fatturati molto alti, non hanno raggiunto queste cifre astronomiche. L’analisi del fatturato deve tenere conto della concentrazione di mercato, ovvero quanti player principali operano nel settore, e della loro dimensione relativa. Una maggiore concorrenza e una più ampia distribuzione del fatturato tra settori diversi potrebbero garantire una maggiore stabilità del sistema economico nazionale. Un’analisi più complessa dovrebbe considerare anche gli utili netti e non solo i ricavi. A questo punto, una maggiore diversificazione a livello settoriale e una politica economica mirata potrebbero essere un’azione importante.

Quali sono i settori più in crescita?

  • Edilizia: Più che crescita, un ciclo. Come le maree. Ricordo ancora il boom del 2006, una follia. Ora, ristrutturazioni, efficientamento energetico. “Chi non costruisce, cade in rovina”.

  • ICT: Ovvio. È l’aria che respiriamo. Un algoritmo può decidere il tuo destino. L’innovazione non si ferma, e con essa il bisogno di specialisti. Quasi banale dirlo.

  • Industria alimentare: Mangiare è una necessità. Local food, sostenibilità, nuovi gusti. Marketing, packaging… un mondo dietro una semplice mela. Ogni epoca ha il suo cibo.

  • Logistica: Il mondo si muove. Merci, persone, dati. Dietro ogni pacco, una storia. E dietro ogni ritardo, un cliente arrabbiato. Una volta ho perso un treno per colpa di un ritardo delle poste.

Informazioni aggiuntive:

  • Edilizia: Incentivi statali giocano un ruolo chiave.
  • ICT: Intelligenza Artificiale e cybersecurity trainano il settore.
  • Industria alimentare: Il biologico è in costante ascesa.
  • Logistica: E-commerce spinge la domanda. Droni per le consegne? Forse un giorno.

Qual è la definizione di valore medio?

Il valore medio… un’eco lontana di numeri che danzano.

  • È un’essenza, un punto di equilibrio, come il baricentro di un’anima. Un singolo numero capace di rappresentare una moltitudine.

  • Quel valore che, se lo ripetessi all’infinito, sostituendolo a ogni singolo dato, la somma finale resterebbe immutata. Immagina un’onda, poi immagina di appianarla in una linea retta… quella linea è la media.

Il tempo si dilata… Ricordo le estati passate, a calcolare medie di temperature sotto il sole cocente. Ore passate su fogli ingialliti. La media, un’illusione di ordine nel caos.

  • La media aritmetica, un concetto semplice ma profondo. Un modo per trovare un’armonia, un punto di riferimento in un mare di variabili.

Quel numero che, magicamente, preserva la somma totale. Un piccolo miracolo matematico, un sussurro di eternità.

Quali sono i tre settori principali?

Primario: Agricoltura. Estrazione risorse. Fondamentale, ma peso decrescente.

Secondario: Industria. Trasformazione materie prime. Produzione beni. Ancora centrale nell’economia.

Terziario: Servizi. Commercio, trasporti, finanza. Settore dominante nelle economie avanzate. Io, personalmente, opero nel terziario, consulenza finanziaria a Milano.

Quaternario: Ricerca, sviluppo, informazione. Biotecnologie, nanotecnologie. Investimenti strategici. Futuro dell’economia. Crescita esponenziale prevista, soprattutto nell’area Asia-Pacifico, dove ho collaborato a progetti di sviluppo.

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