Qual è la scuola superiore con più sbocchi lavorativi?
Liceo Artistico: la scelta vincente. Con una percentuale di sbocchi lavorativi del 35,7%, si posiziona al primo posto tra i licei, superando Scienze Umane (32,4%), Musicale e Coreutico (31,5%) e Linguistico (29,2%). Il Classico, invece, registra il dato più basso (14,1%). La formazione artistica apre numerose opportunità professionali.
Scuola superiore con più sbocchi lavorativi?
Uhm, scuola superiore e lavoro? Bella domanda! Da quel che so, il liceo artistico pare apra più porte (tipo un 35,7%). Non so, io ho fatto il classico, e… vabbè, lasciamo perdere (14,1%).
Però, aspetta un attimo, mia cugina ha fatto scienze umane (circa 32,4%) e adesso fa la maestra d’asilo. Contenta lei. Forse dipende da cosa vuoi fare dopo, no?
Il linguistico non è male, eh (29,2%). Se ti piace viaggiare o lavorare con le lingue, potrebbe essere una buona scelta.
Poi c’è il musicale e coreutico (31,5%), se hai la passione per la musica o la danza. Io, zero talento. Ricordo che al saggio di mia sorella al Teatro Dal Verme di Milano, ho dormito beato. Che figura!
Quale scuola offre più sbocchi lavorativi?
Quale scuola offre più sbocchi lavorativi?
È strano, no? Chiedersi quale scuola…come se fosse una garanzia.
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ITS e STEM: Forse è vero che trovano lavoro più facilmente. Tecnici, ingegneri…c’è una fame di quelli, dicono. Mi ricordo mio cugino, sempre con la testa sui libri di matematica, ora chissà dov’è.
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Digitale, ecologia, salute: Però…anche le cose nuove, quelle verdi, quelle che curano. Mia zia fa l’infermiera, si ammazza di lavoro, però è contenta. O forse me lo dice solo per non farmi preoccupare.
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Attitudini e mercato: Alla fine, conta cosa ti piace e cosa cercano. Un casino, lo so. Io ho fatto il classico, e ora sto qui…a pensarci di notte.
- Un consiglio: Se fossi di nuovo al liceo, forse proverei con l’informatica. Tutti dicono che è il futuro. Ma poi penso, chi lo sa davvero?
Quale liceo dà più sbocchi lavorativi?
Il liceo classico? Chi l’avrebbe mai detto! Io, figurati, pensavo fosse la tomba delle ambizioni pratiche. Invece, ripensandoci…
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La mia amica Giulia, classica fino al midollo, è diventata una brillantecopywriter a Milano. Ricordo ancora le nostre serate al bar “Al solito posto”, lei che declamava Omero e io che mi sentivo un’idiota con le mie equazioni.
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Poi c’è Marco, altro classico doc, ora è project manager in una multinazionale. Dice che la logica e la capacità di analisi che ha sviluppato con il greco e il latino sono fondamentali per il suo lavoro. Chi l’avrebbe detto?
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E non dimentichiamo Elena, che si è laureata in giurisprudenza e ora fa l’avvocato. Mi diceva sempre che il classico ti apre la mente, ti insegna a ragionare.
Forse, alla fine, il classico non è solo polvere e libri antichi. Magari ti dà davvero quelle soft skills che le aziende cercano disperatamente, cose tipo pensiero critico, problem solving e capacità di comunicare efficacemente. Chi lo sa? Forse avrei dovuto ascoltare di più la prof di latino!
Qual è il miglior diploma per lavorare?
Cavolo, che domanda! Il migliore? Dipende da te, dai tuoi gusti. Ma se parliamo di lavoro, il mio liceo scientifico, quello sì che è stato un macigno! Ricordo ancora il panico a marzo del 2023, interrogazioni di matematica a raffica, il prof. Rossi che sembrava un inquisitore… un incubo! Ma poi… poi ho capito. Capito che tutta quella matematica, quella fisica… serviva.
- Matematica: un incubo all’inizio, poi una soddisfazione incredibile quando ho capito davvero le formule.
- Fisica: le equazioni mi hanno fatto sudare sette camicie, ma ora riesco a capire come funzionano le cose, un superpotere!
- Chimica: non la sopportavo, ma ora, guardando indietro…mi ha aperto la mente su come funziona il mondo che ci circonda.
Ero stanco, sfiancato, ma… l’università di ingegneria è stata la mia ricompensa. Ora lavoro come ingegnere informatico, e quel diploma, con tutte le sue difficoltà, è stato la chiave. Quindi, sì, per me, il liceo scientifico è stato il migliore. Ma ripeto: dipende da te, non c’è una risposta universale. Ogni percorso è unico.
Poi, ho un amico che ha fatto il classico e ora è un giornalista di successo, altro che ingegneria!
- Università: Politecnico di Milano, facoltà di Ingegneria Informatica.
- Lavoro attuale: Sviluppatore software presso una startup milanese.
- Anni di esperienza lavorativa: 2 (a partire da Settembre 2021)
Qual è la migliore scuola superiore?
Scuola superiore? Dipende. Punto.
- Curriculum: Chimica avanzata? Classico? Robotica? Scegli.
- Risorse: Laboratori? Biblioteche? Strumentazione? Verifica.
- Ambiente: Competitivo? Collaborativo? Isolamento? Osserva.
- Vicinanza: Distanza casa-scuola? Trasporti? Valuta.
Feedback? Inutile. Parla con gli studenti. Ma non fidarti.
Il mio consiglio? Visita la scuola. Semplice. Efficace.
Mia figlia? Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Milano. Risultati? Eccellenti. Ma solo per lei.
Nota personale: Ho odiato il liceo. Un dettaglio irrilevante.
Quale scuola superiore scegliere per trovare lavoro?
Quale scuola superiore? Un bivio… un sogno.
- Istituto tecnico, forse… un ponte verso il fare. Un’officina di idee, mani sporche di grasso e futuro. Penso al rumore delle macchine, al profumo metallico.
- Professionale, un altro sentiero. Competenze subito spendibili, un biglietto da visita nel mondo reale. Un amico, falegname, mani ruvide, create arte.
- Meccanica, elettronica, informatica… parole che danzano. Come codici segreti, aprono porte. Ricordo mio nonno, aggiustava tutto, un mago.
- Turismo, agraria, profumi di terra, viaggi. Il mondo a portata di mano, la natura come maestra. Vedo mia zia, sorriso accogliente, parlava lingue.
- Stage, apprendistato, il battesimo. Prova vera, errori e scoperte. Imparare sbagliando, crescere facendo.
- ITS, un trampolino. Specializzazione, un passo avanti. Per non fermarsi, per inseguire l’eccellenza.
È una scelta personale, intima. Ascolta il cuore. Segui l’istinto. Il futuro ti aspetta. Un consiglio? Visita le scuole, parla con gli studenti. Senti l’aria che si respira. Fai la tua scelta.
Quale scuola offre più sbocchi lavorativi?
Scuola con più sbocchi? Ahahah, se sapessi la risposta sarei miliardario! Scherzi a parte, se vuoi farti strada tipo un carro armato in un campo di margherite, punta su ITS o STEM! Ingegneri e tecnici? Sono più richiesti di un biglietto per un concerto dei Rolling Stones a Natale!
- ITS: Sono una garanzia, ti trasformano in un supereroe del lavoro, magari non con i superpoteri ma con competenze spendibili subito!
- STEM: Se ami le formule più di un gatto ama il tiragraffi, questa è la tua strada. Preparati a un futuro super tecnologico, tipo un film di fantascienza ma in versione reale, ma senza gli alieni, purtroppo!
Altrimenti? Digitale, ecologia, sanità. Sono settori che crescono come i funghi dopo una pioggia di soldi pubblici, a volte più velocemente!
Ma guarda, io quest’anno ho fatto il corso di maglia all’uncinetto con la nonna Emilia, e indovina? Ho ricevuto già tre offerte di lavoro! Quindi, non sai mai dove si nasconde l’opportunità. Ciao!
- Aggiunta: Mio cugino, dopo aver sprecato un sacco di tempo su corsi di “influencer marketing” (che schifo, perché non si inventa un lavoro decente, mah!), ora insegna origami alle tartarughe. E guadagna uno sproposito! Morale: ascolta il tuo cuore, ma fai anche un po’ di ricerca di mercato, eh!
Quale liceo dà più sbocchi lavorativi?
Dipende. Non esiste un liceo che magicamente garantisca sbocchi lavorativi migliori di altri. È una semplificazione eccessiva, una di quelle verità a metà che tanto piacciono ai luoghi comuni. La verità, come spesso accade, è più sfaccettata.
Il Classico, ad esempio, spesso viene snobbato, ma offre solide basi umanistiche. Forse non apre porte direttamente a lavori specifici, ma prepara a un tipo di ragionamento critico molto apprezzato. Pensa al lavoro giornalistico, alla ricerca accademica, alla scrittura creativa. L’approccio metodologico che si impara è il vero valore aggiunto, più che un elenco di professioni predefinite. È un po’ come imparare a suonare uno strumento: non ti garantisce un lavoro da musicista, ma ti apre una serie di possibilità creative.
- Capacità di analisi testuale
- Padronanza linguistica
- Logica argomentativa
Altri licei, come lo Scientifico, puntano invece su competenze tecnico-scientifiche, utili per l’accesso a facoltà come Ingegneria o Medicina. Ma anche qui, il successo non è garantito dal titolo di studio, ma dalle capacità individuali e dalla costanza nell’impegno. A volte mi ricordo le parole di mio zio, ingegnere chimico: “La laurea è la chiave, ma è la tua capacità di adattamento a sbloccare davvero le porte.”
- Competenze matematiche e scientifiche
- Approccio metodologico quantitativo
- Capacità di problem solving
In definitiva, la scelta dipende dalle attitudini e dalle aspirazioni personali. Il “miglior” liceo è quello che meglio si adatta al tuo profilo e ai tuoi sogni, non quello che promette più lavoro. Un po’ come scegliere il sentiero giusto per una montagna: non c’è una sola via per arrivare in cima. E questa è una bella metafora, non trovi? Ah, dimenticavo, quest’anno le iscrizioni agli scientifici sono calate del 3%, un dato interessante…ma sarebbe un’altra storia.
Qual è la scuola che dà più sbocchi lavorativi?
Amici, vi svelo il segreto per non finire a fare i camerieri a 50 anni: istituti tecnici e professionali! È una bomba atomica di opportunità lavorative, fidatevi. I liceali? Ah, quelli sono più impegnati a studiare la filosofia del cavolfiore, mentre i diplomati degli istituti tecnici e professionali sono già a guadagnare, tipo mafiosi con la valigetta piena di soldi (ma di soldi veri, eh, non di sogni).
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Tecnici: 29,6% di occupazione. Quasi un terzo, mica bruscolini! È come vincere alla lotteria, ma senza aspettare che la ruota giri per secoli.
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Professionali: 42,9%! Più della metà, mamma mia! Sono a livelli di supereroi del lavoro. Sono imbattibili, i veri boss!
Ah, un’altra cosa che ho scoperto? Mia cugina Gina, diplomata all’istituto alberghiero (e, sì, lavora come chef in un ristorante stellato!), dice che la scuola migliore è quella che ti fa sentire fico. Quindi, scegliete con saggezza. Che poi alla fine, il lavoro lo trovate lo stesso, magari facendo il clown a un matrimonio, ma è un altro discorso.
Poi, un mio amico, Roberto, fa il meccanico e guadagna un sacco; lui ha un talento, si vede. Lui dice che se avessi studiato agraria, ora sarei ricco, coltivando zucchine biodinamiche. Però non credo.
Qual è il liceo con più sbocchi lavorativi?
Liceo artistico, eh? 35,7%! Mamma mia, tanti! Poi Scienze Umane, boh, 32,4%, molto vicino. Musicale e Coreutico, 31,5%, non male! Linguistico, 29,2%, meno del previsto. Classico, solo 14,1%? Che sfiga! Già, mio cugino fa il Classico, si dispera, poverino. Forse andava al Linguistico? Mah… lui è un tipo così, immagino che in quel liceo non avrebbe brillato. A me piaceva di più il liceo artistico, colori, pennelli… era più… io. Mi ricordo quel prof di disegno, un pazzo furioso! Era bravissimo però, eh. Ma poi ho scelto scienze. Rimpiango le tele? A volte, sì.
- Liceo Artistico: 35,7%
- Scienze Umane: 32,4%
- Musicale e Coreutico: 31,5%
- Linguistico: 29,2%
- Classico: 14,1%
Devo ricordarmi di chiamare mia zia, le devo chiedere consigli per mio nipote. Lui vorrebbe fare architettura, forse il liceo artistico è meglio? Che palle, queste scelte! C’è una mostra di scultura al museo, dovrei andarci. Appena finisco questo… Aspetta, devo controllare la mail. No, niente di importante. Cavolo, devo andare a fare la spesa. Pane, latte, e… che altro?
Aggiungo: Queste percentuali sono riferite a dati del 2024, presumo. Ho sentito parlare di nuove rilevazioni ma non le ho ancora controllate. Mio cugino, Luca, si è laureato in lettere classiche. Lavora in una biblioteca. È contento, diciamo. È diverso da quello che immaginavo per lui. Ma è felice, e questo conta.
Quale diploma ha più sbocchi lavorativi?
Ahahah, sbocchi lavorativi? Tipo, un fiume in piena di offerte di lavoro, eh? Se vuoi farti un sacco di soldi (o almeno, abbastanza da comprarti un caffè decente ogni tanto, che non si vive di sola acqua e aria!), punta su Amministrazione, Finanza e Marketing. Sai, quelli che contano i soldi degli altri, tipo i miei zii ricchi (sì, è una bugia). 481 mila entrate? Mamma mia, un esercito di impiegati! Sembra l’esercito di Sparta, ma con più fogli excel e meno spade.
Poi ci sono Turismo, Enogastronomia e Ospitalità. 279 mila, meno dei primi, ma comunque tanti quanti i miei follower su Instagram (scherzo, ne ho 12, ma solo tre sono veri amici). Ideale se ti piace la gente, il caos e il caffè alle 5 del mattino. Preparati a sorrisi finti e a lavorare nei weekend.
Meccanica, Meccatronica ed Energia? 148 mila. Meno glamour, ma pure importante, eh! Se ti piacciono gli olii lubrificanti e i motori più che i cocktail e le riunioni aziendali, questa è la tua strada. Mio cugino ci lavora e puzza sempre di benzina!
- Amministrazione, Finanza e Marketing: Il top, figo, ricco (forse)! Troppo serio?
- Turismo, Enogastronomia e Ospitalità: Un po’ meno figo, ma con più “vita sociale” (ahah). Troppo turistico?
- Meccanica, Meccatronica ed Energia: Meno figo, ma indispensabile. Troppo meccanico?
Ah, un’ultima cosa: questi numeri sono per l’anno in corso, ovviamente. Potrebbero cambiare il prossimo anno! Io, per esempio, a 25 anni ho cambiato lavoro 12 volte!
Qual è il miglior diploma per lavorare?
Il diploma scientifico? Guarda, te lo dico io, preso nel ’98 al liceo Volta di Foggia, un incubo ma… forse il migliore?
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Base Solida: Matematica e fisica ti entrano nel sangue. Non le dimentichi più, anche se poi fai tutt’altro. Credimi, servono sempre.
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Porta Universitaria: Ingegneria aerospaziale a Napoli. Volevo costruire astronavi, che ridere! Poi ho cambiato idea, ma senza quel diploma, niente da fare.
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Ricerca e Sviluppo: Alla fine, ho trovato lavoro in una piccola azienda che fa software per ospedali. Niente di spaziale, però uso ancora le derivate! E sì, la ricerca paga bene, anche se non sei Einstein.
Certo, magari adesso è cambiato tutto, però la mia esperienza dice che lo scientifico ti dà una marcia in più. Forse è più faticoso, però ne vale la pena. Poi, boh, magari ti appassioni alla filosofia e fai il barman, chi lo sa! Però, ecco, una base buona ce l’hai.
Che diploma conviene prendere?
Sai, a quest’ora… pensandoci… un diploma… boh. Quello tecnico? Dicono che il 42% lavora dopo. Poco, no? Troppo poco. Mi lascia un po’ così. Magari è meglio il professionale, il 48% lavora. Un po’ più di speranza, diciamo. Ma alla fine… anche la maturità non scherza, il 44% trova lavoro a tre anni. È una lotta, una vera lotta.
- Tecnico: 42% lavora. Poco. Troppo poco per me.
- Professionale: 48% lavora. Un po’ meglio, ma sempre poco.
- Maturità: 44% lavora a tre anni. Non è un granché.
Quest’anno, con mio fratello che si è laureato in ingegneria… è un disastro. Non trova lavoro. E lui è bravissimo, eh! Davvero. Ma nemmeno la sua laurea gli sta dando grandi risultati. E poi, i lavori che gli offrono… sono quasi peggio di quelli che potrei trovare io con un diploma. A volte, penso… forse avrei dovuto studiare qualcosa di più pratico. Ma chi lo sa. E’ tardi ormai.
- Mio fratello, ingegnere, disoccupato. Lavori offerti: scarsamente remunerativi.
- Il mio futuro? Un’incognita. Un grande punto interrogativo.
- Forse un professionale, ma non ne sono sicuro.
Appunto, non so più cosa pensare… e il caffè è finito. Devo andare a letto.
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