Cosa cambia tra artigiano e commerciante?

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Secondo lINPS, un artigiano è chi esercita personalmente, come titolare, unimpresa volta alla produzione di beni (compresi i semilavorati) o alla prestazione di servizi. Sono escluse le attività agricole e commerciali.

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Artigiano o Commerciante? Le Differenze

Nel panorama economico italiano, la distinzione tra artigiano e commerciante è fondamentale per comprendere i requisiti fiscali, contributivi e normativi specifici applicabili a ciascuna categoria.

Artigiano

Secondo l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), un artigiano è un soggetto che esercita personalmente, in qualità di titolare, un’impresa finalizzata alla produzione di beni (compresi i semilavorati) o alla prestazione di servizi. Sono escluse le attività agricole e commerciali.

L’attività artigiana comprende quindi la lavorazione e la trasformazione di materie prime, la creazione di oggetti e manufatti, nonché la fornitura di servizi correlati, come la riparazione e la manutenzione.

Gli artigiani possono operare in vari settori, tra cui:

  • Lavorazione del legno e del metallo
  • Produzione di tessuti e abbigliamento
  • Edilizia e arredamento
  • Attività alimentari
  • Servizi alla persona

Commerciante

Un commerciante, invece, è un soggetto che esercita professionalmente un’attività di compravendita di merci o prodotti. Non produce direttamente i beni che vende, ma li acquista da terzi per poi rivenderli al dettaglio o all’ingrosso.

Le attività commerciali possono essere svolte in diversi contesti, tra cui:

  • Negozi fisici
  • Siti di e-commerce
  • Fiere e mercati

Differenze principali

La principale differenza tra artigiano e commerciante risiede nel tipo di attività esercitata:

  • Artigiano: Produzione di beni o prestazione di servizi.
  • Commerciante: Compravendita di merci o prodotti.

Inoltre, vi sono altre differenze significative:

  • Personale: L’artigiano opera personalmente nella propria impresa, mentre il commerciante può avvalersi di dipendenti o collaboratori.
  • Imposta sul valore aggiunto (IVA): Gli artigiani sono soggetti ad aliquota IVA ridotta del 4% o del 10%, mentre i commercianti sono soggetti ad aliquota ordinaria del 22%.
  • Contributi previdenziali: Gli artigiani versano contributi previdenziali all’INPS in base al proprio reddito, mentre i commercianti versano contributi alla Gestione Separata INPS.
  • Iscrizioni: Gli artigiani sono iscritti alla Camera di Commercio e all’INPS nella Sezione Speciale Artigiani, mentre i commercianti sono iscritti alla Camera di Commercio e alla Gestione Separata INPS.

La corretta classificazione tra artigiano e commerciante è essenziale per adempiere correttamente agli obblighi fiscali, contributivi e normativi, evitando sanzioni o irregolarità.