Cosa succede se investo una persona?

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Investire una persona, senza causarne la morte, comporta responsabilità penale per lesioni stradali, la cui gravità (grave o gravissima) dipende dalle conseguenze subite dalla vittima. La denuncia è possibile dufficio, anche da terzi non coinvolti direttamente nellincidente. La pena varia a seconda della gravità delle lesioni.

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Oltre l’impatto: le conseguenze giuridiche dell’investimento di una persona

L’investimento di una persona, anche in assenza di esito fatale, costituisce un evento grave con pesanti ripercussioni a livello penale e civile. L’apparente semplicità della fattispecie – un veicolo che colpisce un individuo – nasconde una complessità normativa che va ben oltre la semplice valutazione delle lesioni riportate dalla vittima. Infatti, la responsabilità dell’investitore si configura nell’ambito del reato di lesioni personali colpose stradali, disciplinato dagli articoli 589 e seguenti del codice penale.

La gravità del reato, e di conseguenza la pena inflitta, dipende direttamente dalle conseguenze subite dalla persona investita. Si parla di lesioni gravi quando la vittima subisce una malattia che metta in pericolo la vita, ovvero una malattia che renda necessario un ricovero ospedaliero per un periodo superiore a 40 giorni, o che determini una permanente incapacità lavorativa superiore al terzo. Se le conseguenze sono ancora più severe, si configura il reato di lesioni gravissime, che si verificano in caso di perdita di un senso, di un arto o di una sua funzione, di una grave e permanente malattia o di una permanente incapacità lavorativa superiore ai due terzi.

È fondamentale sottolineare che la denuncia per investimento non richiede necessariamente la presentazione di una querela da parte della vittima. La natura del reato, infatti, permette una denuncia d’ufficio, che può essere presentata dalle forze dell’ordine o dal pubblico ministero, anche sulla base di testimonianze di terzi che abbiano assistito all’evento. Questo aspetto è cruciale, perché garantisce che anche in caso di vittima impossibilitata a sporgere denuncia (a causa delle lesioni stesse, ad esempio), il responsabile sia comunque perseguito.

La pena prevista per le lesioni colpose stradali è variabile, e va dalla reclusione da sei mesi a tre anni alla multa da € 300 a € 1.800 per le lesioni gravi. Per le lesioni gravissime, la pena è più severa e prevede la reclusione da tre a sette anni. A queste pene base si possono aggiungere aggravanti, come la guida sotto l’effetto di alcol o droghe, la fuga dal luogo dell’incidente o la violazione delle norme del codice della strada.

Inoltre, oltre alle conseguenze penali, l’investitore è responsabile anche civilmente, dovendo risarcire la vittima per i danni subiti, sia materiali che non patrimoniali (come il dolore fisico e morale). L’entità del risarcimento è determinata in base alla gravità delle lesioni, al danno biologico, alla perdita di guadagno e ad altri elementi.

In conclusione, investire una persona comporta responsabilità di notevole gravità, indipendentemente dall’intenzionalità dell’azione. La complessità delle norme in vigore sottolinea l’importanza di una guida prudente e responsabile, che ponga sempre la sicurezza delle persone al primo posto. La semplice imprudenza, o anche una distrazione momentanea, possono avere conseguenze penali e civili drammatiche e di lungo termine, sia per l’investitore che per la vittima.