Cosa succede se non dichiaro ospiti?

Omissione di dichiarazione ospiti: conseguenze e sanzioni

L’obbligo di dichiarazione degli ospiti è sancito dall’art. 109, comma 3, del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), in vigore dal 18 giugno 1931. Tale norma impone ai gestori di strutture ricettive di comunicare alla Questura o al Commissariato di Pubblica Sicurezza competente, entro le 24 ore successive all’arrivo, i dati degli ospiti alloggiati.

L’omessa dichiarazione degli ospiti costituisce una violazione di legge, punita dall’art. 17 del TULPS con l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro.

La dichiarazione degli ospiti è un atto importante, finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati. Permette alle autorità di conoscere le persone presenti sul territorio e di intervenire tempestivamente in caso di necessità. Inoltre, rappresenta uno strumento utile per la lotta all’immigrazione clandestina e al terrorismo.

Esistono specifiche modalità per effettuare la dichiarazione degli ospiti, che devono essere seguite scrupolosamente dai gestori delle strutture ricettive. In particolare, la comunicazione deve essere effettuata utilizzando un apposito modulo, disponibile presso gli uffici di Polizia, e deve contenere le informazioni relative all’identità degli ospiti, al periodo di soggiorno, al luogo di provenienza e alla destinazione finale.

È importante sottolineare che l’obbligo di dichiarazione degli ospiti non riguarda solo gli alberghi e le pensioni, ma anche altre tipologie di strutture ricettive, come bed & breakfast, case vacanze e campeggi.

Pertanto, i gestori di tali strutture sono tenuti a rispettare l’obbligo di dichiarazione degli ospiti, al fine di evitare le sanzioni previste dalla legge e di contribuire alla sicurezza del territorio nazionale.