Cosa succede se si uccide una persona per sbaglio?

Uccidere qualcuno per sbaglio… Ci pensi mai? Un attimo di distrazione, una scelta sbagliata, e poi… il vuoto. Non riesco nemmeno ad immaginare. Mi si gela il sangue solo a pensarci. Ricordo una volta, guidavo sotto la pioggia, visibilità pessima, ed ho frenato di colpo. Per un soffio non ho preso un ciclista. Mi è venuto un colpo al cuore, le gambe tremavano. E se…? Non ci voglio nemmeno pensare.

Quella legge, quella dei sei mesi a cinque anni… Sembra quasi poco, no? Una vita spezzata, una famiglia distrutta… e solo qualche anno. Però, d’altro canto, è stato un incidente, una tragedia, non un atto voluto. Chi è che può giudicare? Dove finisce la colpa, dove inizia la sfortuna? Non lo so, davvero non lo so.

E se poi è per colpa di quelle maledette norme sulla sicurezza? Altro che cinque anni, arrivano a sette! Mio zio lavorava in un cantiere, sempre a lamentarsi delle misure di sicurezza, diceva che erano solo scartoffie. Poi un giorno… un’impalcatura pericolante, un volo di diversi metri. Non ce l’ha fatta. E chi è responsabile? Chi paga davvero? Sette anni a qualcuno cambiano qualcosa? A lui no di certo.

Insomma, ‘sta storia della reclusione da due a sette anni… boh, mi lascia un po’ perplesso. Lo so che ci sono leggi, procedure, perizie… ma la vita, quella vera, è molto più complicata di un paragrafo di codice penale. Bisogna chiamare subito le autorità, questo sì, è fondamentale. Ma poi… poi cosa succede? Come si fa a convivere con un peso del genere? Spero di non doverlo mai scoprire.

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