Quanto deve guadagnare un figlio per rimanere a carico?

Quattro mila euro. Quattro mila euro all’anno. Ma davvero? Mi sembra così poco… Ricordo quando mio nipote, appena diplomato, ha trovato quel lavoretto part-time in pizzeria. Tutto contento, finalmente un po’ di indipendenza. Ma poi, facendo due conti (perché sì, anche noi abbiamo dovuto farli, eh!), ci siamo resi conto che superava di poco quella soglia. E niente, addio detrazioni per mio fratello! Capisco, eh, lo Stato, le regole… Ma a volte sembra che non si renda conto di come vanno davvero le cose. Quattro mila euro… Quanto dura oggi come oggi? L’affitto, la spesa, il telefono… Anche solo un paio di scarpe nuove! Insomma, non è che con quattro mila euro si viva da nababbi. E poi, essere “a carico”… Che parola brutta, quasi offensiva. Come se un figlio, a 23 anni, fosse ancora un peso. Ma chi l’ha detto? Magari sta studiando, magari sta cercando di mettere su qualcosa di suo, magari semplicemente non ha ancora trovato la sua strada. Non è facile, lo so. Io, per esempio, ho fatto mille lavori prima di trovare quello giusto. Ricordo ancora quando consegnavo le pizze, la sera, dopo l’università. Guadagnavo una miseria, ma almeno mi pagavo la benzina. E mica mi vergognavo! Anzi, ero fiera di poter dare una mano in casa. Però, ecco, mi viene da pensare… se ci fosse stato questo limite dei 4.000 euro anche allora, chissà… forse avrei dovuto rinunciare a studiare. E non ci voglio nemmeno pensare. Perché, diciamocelo, studiare è un lavoro, anche se non ti pagano. È un investimento sul futuro. E il futuro, beh, quello sì che è un argomento importante. Forse più importante di quattro mila euro. No?