Perché la leccarda si chiama così?

2 visite

La parola leccarda deriva dallaggettivo leccardo, attestato dal Vocabolario Treccani. Fonti ottocentesche, come il Vocabolario domestico dellOlivieri, e luso tradizionale associano leccardo al significato di ghiottone o persona golosa, un termine che trova radici nellitaliano antico.

Commenti 0 mi piace

Perché la leccarda si chiama così?

La parola “leccarda” deriva dall’aggettivo “leccardo”, attestato dal Vocabolario Treccani. Già nel XIX secolo, fonti come il “Vocabolario domestico dell’Oliveri” e l’uso tradizionale associavano “leccardo” al significato di ghiottone o persona golosa, un termine che affonda le sue radici nell’italiano antico.

La leccarda è quindi un recipiente che prende il suo nome dalla golosità. Infatti, la sua funzione primaria è quella di accogliere cibi appetitosi e invitanti, che stuzzicano il palato e fanno venire l’acquolina in bocca. La leccarda diventa così un simbolo della golosità e della passione per il buon cibo.

Nel corso del tempo, il termine “leccarda” ha acquisito anche un significato più ampio, indicando qualsiasi cosa o persona che sia particolarmente attraente o desiderabile. Ad esempio, si può parlare di una “leccarda” di libro o di una “leccarda” di film, intendendo un’opera che suscita un forte interesse o un grande desiderio di possesso.

In definitiva, la parola “leccarda” incarna la gioia e il piacere legati all’esperienza gustativa e alla soddisfazione dei propri desideri. Che si tratti di cibo delizioso o di altre tentazioni, la leccarda rappresenta una fonte di gratificazione e appagamento.