Come si tirano i muchi ai neonati?

1 visite

Liberare il nasino dei neonati:

Utilizzare soluzione fisiologica e una siringa senza ago. Instillare delicatamente poche gocce in ciascuna narice per ammorbidire il muco. Aspettare qualche istante e poi aspirare delicatamente con lapposita pompetta nasale. Evitare spray o docce nasali per i più piccoli.

Commenti 0 mi piace

Ok, proviamo a rendere questo articolo un po’ più… umano, diciamo. Ecco come lo riscriverei, un po’ più alla buona, come se stessi parlando con un’amica che è appena diventata mamma:

Come si tirano i muchi ai neonati? Aiuto!

Ok, parliamoci chiaro: vedere il proprio neonato che fatica a respirare per via del nasino tappato… ti si stringe il cuore, vero? Io mi ricordo ancora la prima volta che mi è successo, panico totale! Ma niente paura, ci sono dei trucchetti che funzionano.

La cosa più importante, e me l’hanno ripetuto fino alla nausea, è usare la soluzione fisiologica. Praticamente acqua e sale, ma fa miracoli. E poi, una siringa SENZA AGO, mi raccomando! So che può sembrare strano, ma serve per spruzzare delicatamente la soluzione nelle narici. Pochi gocci, eh, giusto per ammorbidire quel malefico muco.

Poi, armati di pazienza. Aspetta un attimo, tipo qualche secondo… lo so, sembra un’eternità quando il tuo piccolo sta lì a faticare, ma devi dargli tempo.

A questo punto entra in gioco la pompetta nasale. Ecco, qui ci vuole delicatezza. Aspira piano, senza esagerare. Io, all’inizio, avevo paura di fargli male… ma poi impari a dosare la forza.

Un consiglio spassionato? Evita come la peste gli spray o le docce nasali. Almeno, per i neonati più piccoli. Un pediatra me lo disse chiaramente: “Sono troppo forti, rischiano di irritare”. E, fidati, non vuoi un nasino irritato, vero?

Io mi ricordo che la mia pediatra mi diceva sempre: “Un nasino libero significa un bambino più felice”. E aveva ragione. Magari non è una formula scientifica, però… vuoi mettere la differenza tra un bimbo che dorme sereno e uno che russa come un trattore?! 😉

Ah, un’ultima cosa: non ti abbattere se non riesci al primo colpo. Ci vuole un po’ di pratica. E ricorda, ogni bambino è diverso. Quello che funziona per uno, magari per l’altro no. L’importante è non perdere la calma e… tanta pazienza! Te la farai. 😉