Cosa fare se la febbre non scende con la Tachipirina bambino?

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Persistendo la febbre nonostante lassunzione di Tachipirina, è fondamentale consultare il pediatra. Egli valuterà la situazione e deciderà se proseguire con la terapia attuale o se sia necessario un trattamento alternativo, eventualmente antibiotico.

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La Tachipirina non basta: Cosa fare quando la febbre del bambino persiste

La febbre è un sintomo comune nell’infanzia, spesso segno di una battaglia del sistema immunitario contro virus o batteri. Come genitori, la nostra reazione immediata è cercare di abbassarla, ricorrendo spesso alla Tachipirina, un farmaco antipiretico ampiamente utilizzato e considerato sicuro per i bambini. Ma cosa succede quando la Tachipirina sembra non funzionare? Quando la febbre persiste, nonostante la dose corretta e i tempi di somministrazione rispettati, l’ansia sale e la domanda sorge spontanea: cosa fare?

Non farsi prendere dal panico è il primo passo cruciale. La febbre, di per sé, non è una malattia, ma un segnale. Il corpo sta reagendo e innalzando la temperatura per combattere l’infezione. L’obiettivo non è azzerare la febbre, ma alleviare il disagio del bambino e permettergli di riposare e recuperare.

Cosa fare prima di allarmarsi:

  • Verificare la dose: Assicurarsi di aver somministrato la dose corretta di Tachipirina, calcolata in base al peso del bambino. Un dosaggio errato, per difetto, potrebbe rendere il farmaco inefficace.
  • Controllare la temperatura: Utilizzare un termometro affidabile (rettale, ascellare o auricolare, a seconda dell’età del bambino) e accertarsi che la temperatura sia effettivamente elevata.
  • Idratazione: Incoraggiare il bambino a bere molti liquidi (acqua, brodo leggero, tisane tiepide). La febbre può portare alla disidratazione, che peggiora il malessere.
  • Ambiente: Assicurarsi che l’ambiente sia fresco e ben ventilato. Evitare di coprire eccessivamente il bambino.
  • Monitorare il bambino: Osservare attentamente il bambino, prestando attenzione ad altri sintomi come tosse, raffreddore, mal di gola, eruzioni cutanee, vomito, diarrea o difficoltà respiratorie.

Quando la Tachipirina non funziona: il parere del pediatra è ESSENZIALE

Nonostante le misure sopra descritte, se la febbre persiste ostinatamente, o peggio, se si accompagna ad altri sintomi preoccupanti, è assolutamente fondamentale consultare il pediatra. L’automedicazione nei bambini è sempre sconsigliata, soprattutto quando la febbre non risponde ai trattamenti comuni.

Cosa farà il pediatra:

  • Valutazione clinica: Il pediatra esaminerà attentamente il bambino, ricercando la causa della febbre. Cercherà segni di infezioni virali, batteriche o di altra natura.
  • Diagnosi: In base alla visita e ai sintomi, il pediatra formulerà una diagnosi. Potrebbe richiedere esami del sangue o delle urine per confermare il sospetto diagnostico.
  • Terapia: Il pediatra deciderà se la Tachipirina è ancora il farmaco più appropriato e, in caso contrario, prescriverà un trattamento alternativo. Questo potrebbe includere un altro antipiretico, come l’ibuprofene (sempre sotto stretto controllo medico), oppure, in caso di infezione batterica, un antibiotico.

Perché è importante l’intervento del pediatra?

La febbre persistente, in alcuni casi, può essere sintomo di patologie più serie che richiedono un trattamento specifico. Solo un medico può escludere cause più gravi e individuare la terapia più adatta. Ritardare la consultazione può ritardare la diagnosi e, di conseguenza, il trattamento appropriato.

In conclusione, la Tachipirina è un valido alleato per abbassare la febbre nei bambini, ma quando non funziona, è un segnale d’allarme. Non sottovalutare il problema, non improvvisare e affidati sempre al giudizio del tuo pediatra. La salute del tuo bambino è la priorità assoluta.