Quando sarebbe meglio togliere il ciuccio?

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Per prevenire problemi ortodontici e di linguaggio, è consigliabile togliere il ciuccio tra i 6 e i 12 mesi. Uninterruzione graduale riduce anche il rischio di otiti medie. Superato lanno di età, il rischio di problematiche si incrementa.

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Il Ciuccio: Un Aiuto che Può Diventarne un Impedimento

Il ciuccio, compagno fedele di tanti neonati, offre conforto e sicurezza, ma la sua presenza prolungata può comportare conseguenze negative per lo sviluppo del bambino. Capire quando è il momento giusto per dire addio a questo piccolo oggetto diventa quindi fondamentale per la salute orale e linguistica del piccolo.

L’opinione unanime degli esperti, pediatri e ortodontisti in testa, converge verso un periodo ideale compreso tra i 6 e i 12 mesi per l’abbandono del ciuccio. Prima di questa fascia d’età, il bambino beneficia del conforto che esso offre, ma superato questo limite, i rischi di problematiche ortodontiche e di linguaggio aumentano in modo significativo.

La scelta di un periodo compreso tra i 6 e i 12 mesi non è casuale. Entro il primo anno di vita, la bocca del bambino sta ancora sviluppando la sua struttura ossea e muscolare. L’uso prolungato del ciuccio, soprattutto se succhiato con vigore e per periodi prolungati durante la giornata e la notte, può portare a malocclusioni dentali, come il morso aperto anteriore o la malposizione dei denti incisivi. Inoltre, l’azione costante di suzione può influenzare negativamente lo sviluppo del palato, causando un restringimento che potrebbe richiedere interventi ortodontici in età successiva.

Oltre ai problemi ortodontici, un’abitudine prolungata al ciuccio può interferire con lo sviluppo del linguaggio. La suzione continua può influire sulla corretta articolazione dei suoni e sulla chiarezza della pronuncia, causando difficoltà di eloquio che potrebbero persistere anche dopo l’abbandono del ciuccio.

Un fattore spesso sottovalutato riguarda la maggiore predisposizione alle otiti medie. L’uso prolungato del ciuccio, specialmente durante la notte, può favorire la congestione delle vie respiratorie superiori, aumentando il rischio di infezioni dell’orecchio medio. Una dismissione graduale del ciuccio contribuisce a ridurre questo rischio.

Superato l’anno di età, i rischi aumentano esponenzialmente. A questo punto, le abitudini di suzione sono già ben consolidate e la correzione diventa più complessa e impegnativa. È importante sottolineare che non si tratta di un processo semplice e richiede pazienza e costanza da parte dei genitori.

In conclusione, la scelta del momento giusto per togliere il ciuccio è un passo importante per la salute del bambino. Un’azione tempestiva, compresa tra i 6 e i 12 mesi, eseguita gradualmente e con metodi adatti all’età e alla personalità del piccolo, minimizza i rischi e favorisce uno sviluppo orale e linguistico corretto. In caso di dubbi o percorsi di dismissione particolarmente difficili, è fondamentale consultare il pediatra o un ortodontista per una valutazione personalizzata e un supporto adeguato.