Quanto costa far fare sport ai figli?
Iscrivere un figlio a una scuola calcio o fargli partecipare a un campionato giovanile (fino agli Under 19) ha un costo medio annuale di 400-500 euro. A questa cifra si aggiungono circa 110-120 euro per lacquisto del kit sportivo necessario. Il calcio rimane lo sport più popolare tra i giovani.
Il costo del sogno sportivo: quanto pesa sul portafoglio dei genitori far praticare sport ai figli?
Il calcio, passione nazionale, si conferma lo sport più amato dai giovani. Ma quanto costa coltivare questo sogno, e più in generale, quanto pesa sul bilancio familiare permettere ai figli di praticare un’attività sportiva?
Se prendiamo come riferimento il calcio, sport notoriamente diffuso e praticato in Italia, iscrivere un figlio ad una scuola calcio o ad un campionato giovanile (fino alla categoria Under 19) comporta un esborso medio annuo che si aggira tra i 400 e i 500 euro. Questa cifra, che può sembrare relativamente contenuta, rappresenta solo la base di partenza. A questi costi fissi, infatti, si aggiungono spese accessorie non trascurabili.
Innanzitutto, l’acquisto del kit sportivo. Tra scarpe, tute, maglie, pantaloncini e calzettoni, la spesa per l’equipaggiamento necessario può variare, ma si attesta mediamente sui 110-120 euro. E non dimentichiamo che l’attrezzatura sportiva, specie per i ragazzi in fase di crescita, va rinnovata periodicamente.
Oltre a queste spese “prevedibili”, bisogna considerare anche altri costi che possono incidere significativamente sul bilancio familiare: le trasferte per le partite fuori casa, con relativi costi di carburante, autostrada e, talvolta, pernottamento; le quote per eventuali tornei o stage; le visite mediche specialistiche obbligatorie.
Inoltre, la scelta dello sport influisce notevolmente sul costo complessivo. Discipline come il tennis, l’equitazione o il nuoto, ad esempio, richiedono investimenti maggiori rispetto al calcio, sia per le attrezzature specifiche, sia per il costo delle lezioni individuali, spesso necessarie per un apprendimento adeguato.
Infine, non si può trascurare l’impegno in termini di tempo richiesto ai genitori, tra allenamenti, partite e spostamenti. Un impegno che, seppur non quantificabile economicamente, rappresenta un “costo” da considerare.
In conclusione, permettere ai figli di praticare uno sport è un investimento importante, non solo in termini economici, ma anche di tempo ed energie. Un investimento che, tuttavia, ripaga in termini di benessere fisico e psicologico, di socializzazione e di crescita personale. Per questo, è fondamentale pianificare con attenzione le spese, valutando le diverse opzioni disponibili e scegliendo lo sport più adatto alle esigenze e alle possibilità del nucleo familiare. Forse, in futuro, sarebbe auspicabile un maggiore sostegno da parte delle istituzioni per rendere lo sport accessibile a tutti i giovani, indipendentemente dalle possibilità economiche delle famiglie.
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