Quanto tempo impiegano i piselli a nascere?

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I piselli, una volta seminati in un terreno ben lavorato, hanno un ciclo colturale che varia tra 80 e 120 giorni. La semina richiede di creare solchi poco profondi e di mantenere il terreno umido, innaffiando una volta a settimana.

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Dall’anima al piatto: il viaggio dei piselli, dalla semina al raccolto

I piselli, simbolo di primavera e di freschezza, allietano le nostre tavole con il loro sapore dolce e delicato. Ma quanto tempo occorre per gustare il frutto di questo piccolo seme? La risposta, come spesso accade in natura, non è univoca, ma dipende da una serie di fattori che influenzano il ciclo vitale di questa leguminosa.

In condizioni ottimali, ovvero con un terreno ben lavorato, fertile e costantemente umido, la germinazione dei piselli avviene piuttosto rapidamente. Dopo la semina, che prevede la creazione di solchi superficiali (circa 2-3 cm di profondità) per evitare di seppellire eccessivamente i semi e comprometterne la germinazione, si assiste alla comparsa dei primi germogli in un periodo compreso tra 7 e 14 giorni. Questo lasso di tempo può variare a seconda della temperatura del suolo: temperature più elevate accelerano il processo, mentre temperature più basse lo rallentano. È dunque fondamentale una corretta preparazione del terreno e una semina al momento opportuno, tenendo conto delle temperature medie stagionali.

Una volta germogliati, i piselli iniziano la loro crescita vigorosa. La fase vegetativa, che porta alla fioritura e poi alla formazione dei baccelli, richiede circa 60-80 giorni, a seconda della varietà coltivata. Esistono infatti diverse cultivar di pisello, alcune a ciclo precoce e altre a ciclo tardivo, che influenzano significativamente la durata complessiva del ciclo colturale.

Il ciclo completo, dalla semina al raccolto dei baccelli maturi pronti per la consumazione, si completa dunque in un arco di tempo che va dagli 80 ai 120 giorni. Questo significa che, seminando i piselli in primavera, potremmo godere dei loro deliziosi frutti già a partire dall’estate. È importante, in questa fase, mantenere un’adeguata umidità del terreno, evitando ristagni idrici che potrebbero favorire malattie fungine, ma garantendo comunque un apporto idrico regolare, solitamente con innaffiature settimanali. Un’irrigazione eccessiva, così come una siccità prolungata, possono compromettere la resa e la qualità del raccolto.

In conclusione, il viaggio dei piselli, dal seme al piatto, è un processo affascinante che richiede pazienza e attenzione. Con le giuste cure e conoscenze, possiamo godere di un raccolto abbondante e gustare il sapore autentico di questi piccoli gioielli della natura. Ma soprattutto, il tempo impiegato per la loro crescita ci ricorda il valore della lentezza e della stagionalità, principi fondamentali di una corretta alimentazione e di un rapporto equilibrato con la terra.