Chi è più soggetto ai tumori?
Nel 2020, su oltre 18 milioni di diagnosi di 36 tipi di cancro (escluso il carcinoma basocellulare e squamocellulare), lincidenza è risultata più elevata negli uomini (9,3 milioni) rispetto alle donne (8,8 milioni). Questa differenza di genere evidenzia una maggiore suscettibilità maschile a diverse forme tumorali.
Il peso del genere sul rischio di cancro: perché gli uomini sono più colpiti?
Nel 2020, oltre 18 milioni di persone in tutto il mondo hanno ricevuto una diagnosi di cancro (escludendo i tumori della pelle non melanoma, come il carcinoma basocellulare e squamocellulare). Un dato allarmante, ulteriormente complicato da una disparità di genere: 9,3 milioni di diagnosi negli uomini contro 8,8 milioni nelle donne. Questa differenza, seppur apparentemente contenuta, solleva interrogativi importanti sulla maggiore suscettibilità maschile a diverse forme tumorali e sulle possibili cause sottostanti.
Non si tratta di un singolo fattore, ma di un’interazione complessa tra elementi genetici, ormonali, comportamentali e ambientali. Analizziamo più nel dettaglio le possibili spiegazioni:
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Fattori genetici: Sebbene entrambi i sessi condividano la maggior parte del patrimonio genetico, il cromosoma Y, presente solo negli uomini, potrebbe giocare un ruolo nella predisposizione a specifici tumori. Inoltre, la diversa espressione di alcuni geni, influenzata dagli ormoni sessuali, potrebbe contribuire alla differente suscettibilità.
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Fattori ormonali: Gli ormoni sessuali, come testosterone ed estrogeni, influenzano la crescita e lo sviluppo cellulare. Il testosterone, in particolare, è stato associato ad un aumentato rischio di alcuni tipi di cancro, come quello alla prostata. Al contrario, gli estrogeni possono avere un effetto protettivo contro alcuni tumori, ma anche aumentare il rischio di altri, come quello al seno.
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Fattori comportamentali: Storicamente, gli uomini hanno mostrato una maggiore propensione a comportamenti a rischio, come il fumo, il consumo di alcol e una dieta squilibrata. Questi fattori di rischio sono noti per aumentare significativamente la probabilità di sviluppare diversi tipi di cancro, inclusi quelli al polmone, alla gola, al fegato e all’esofago.
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Fattori ambientali: L’esposizione ad agenti cancerogeni nell’ambiente lavorativo, come amianto o radiazioni, ha storicamente riguardato maggiormente gli uomini a causa di una distribuzione di genere nelle professioni. Questa disparità nell’esposizione potrebbe contribuire alla maggiore incidenza di alcuni tumori.
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Diagnosi tardiva: La minore propensione degli uomini a sottoporsi a controlli medici regolari potrebbe portare ad una diagnosi più tardiva, quando la malattia è già in uno stadio avanzato e le possibilità di successo terapeutico sono ridotte. Questo fattore, pur non influenzando l’incidenza del cancro, ne impatta significativamente la mortalità.
È importante sottolineare che la ricerca in questo campo è in continua evoluzione e che la comprensione dei meccanismi che determinano la diversa suscettibilità al cancro tra uomini e donne è fondamentale per sviluppare strategie di prevenzione e terapie più efficaci e personalizzate. Promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza della prevenzione, incoraggiando l’adozione di stili di vita sani e la partecipazione a programmi di screening, è cruciale per ridurre l’impatto del cancro sulla popolazione, indipendentemente dal genere.
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