Come vestirsi per correre con 0 gradi?
Correre a temperature gelide: un’equazione di strati e protezione
Correre con temperature intorno agli zero gradi è un’esperienza che richiede un approccio oculato, diverso dal semplice vestirsi “caldamente”. L’obiettivo non è solo quello di resistere al freddo, ma di mantenere un comfort termico che permetta di esprimere al meglio le proprie performance e, soprattutto, di prevenire infortuni legati al freddo. Non si tratta semplicemente di indossare abiti pesanti: è un’arte dello strato, della traspirazione e della protezione.
La chiave per affrontare le corse a 0 gradi, e anche temperature leggermente più basse, risiede nella stratificazione. Questo principio, ben noto in montagna o in ambienti estremi, si adatta perfettamente anche a chi desidera correre in inverno. L’idea è quella di creare un “sandwich” di strati, ciascuno con una funzione specifica:
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Primo strato (baselayer): fondamentale è l’utilizzo di un tessuto tecnico, termico e aderente. Questo strato, a diretto contatto con la pelle, deve favorire la traspirazione, assorbendo il sudore prodotto durante l’attività fisica e impedendo che la pelle si raffreddi troppo velocemente. Tessuti come merino wool o microfibra sono ideali per questa funzione. L’obiettivo è quello di evitare il contatto diretto con il freddo e mantenere il corpo asciutto.
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Secondo strato (intermedio): Un tessuto traspirante, come un pile leggero, o un tessuto tecnico con caratteristiche simili, rappresenta il secondo strato. Questo strato serve per regolare la temperatura corporea durante l’esercizio. La presenza di una mezza zip o di aperture regolabili è essenziale per permettere una maggiore termoregolazione, consentendo di ventilare il corpo quando si supera la soglia di calore e di chiudersi rapidamente se si sente freddo.
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Terzo strato (esterno): Uno strato antivento e impermeabile, o comunque con caratteristiche di protezione contro gli elementi. Un tessuto tecnico, leggero e impermeabile, fondamentale per proteggere dal vento gelido e dalla neve, se presente. La scelta del tessuto giusto può fare la differenza in quanto a comfort e performance.
Ma la stratificazione non è sufficiente. La protezione di testa, mani e piedi è altrettanto critica.
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Testa: Un cappellino, anche uno in tessuto sottile ma traspirante, è fondamentale per proteggere il capo. Capelli lunghi o pettinature elaborate possono favorire la dispersione del calore.
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Mani: Guanti o una coppia di maniche aggiuntive in tessuto traspirante per mani sono cruciali. Anche in questo caso, tessuti tecnici traspiranti e caldi sono da preferire. Il freddo alle mani può compromettere la capacità di maneggiare i dispositivi tecnologici o la concentrazione.
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Piedi: Scarpe da running adeguate e calze tecniche o calze in pile rappresentano un’altra fondamentale protezione. Assicurarsi che le scarpe non siano troppo strette o troppo larghe, in quanto possono influenzare la postura e, di conseguenza, la performance.
L’approccio alla corsa invernale richiede una combinazione di preparazione, conoscenza dei propri limiti e consapevolezza del clima. In caso di dubbi, optare per uno strato in più, piuttosto che per un numero inferiore, e sempre con un’attenzione alle sensazioni del proprio corpo. L’obiettivo è quello di rimanere comodi e al caldo, senza incappare in eccessi di sudorazione o in situazioni di raffreddamento.
#Abbigliamento#Corri#InvernoCommento alla risposta:
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