La frutta alza la glicemia?

Frutta e glicemia… una questione spinosa, eh? Mi viene in mente quella volta che, dopo un bel bicchiere di succo d’arancia – fresco, fatto in casa! – mi sono sentita strana, un po’ giramento di testa, leggera… Poi ho capito. Boom, glicemia alle stelle! Chi l’avrebbe mai detto? Un innocente succo d’arancia… È vero, la frutta alza la glicemia. E come no, con tutto lo zucchero che contiene! Ma è anche vero che non possiamo mica farne a meno. Pensate a un’estate senza anguria o un inverno senza mandarini… impossibile, no?

Il problema, credo, sia il come la mangiamo. I succhi, ad esempio. Tutta quella dolcezza concentrata, senza la fibra che la rallenta… è una bomba! Via libera agli zuccheri nel sangue, in un attimo. Ricordo mia nonna che mi diceva sempre: “La frutta va mangiata, non bevuta!”. Saggezza popolare, ma quanta verità.

Anche la frutta intera, però, non scherza. Certo, è mille volte meglio del succo – lì non ci piove! –, però contiene comunque zuccheri, quelli naturali sì, ma pur sempre zuccheri! Quindi, che fare? Eliminarla? Ma va! Sarebbe un delitto! Piuttosto, moderazione. Un frutto a colazione, uno a merenda… non di più. E se si ha il diabete, ancora più attenzione, magari sentendo il parere del medico. Non è facile, lo so. A volte mi chiedo: ma perché proprio la frutta, così buona e sana, deve avere questo effetto? Boh, misteri del corpo umano! Però, alla fine, con un po’ di buon senso, si può trovare un equilibrio. Io, per esempio, ho imparato a gustarmi una bella mela invece di un succo, e devo dire che mi sento molto meglio. Piccoli cambiamenti, grandi risultati!

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