Perché è difficile lasciare andare una persona?

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Lasciare andare è un dolore straziante, una ferita aperta che sanguina ricordi e speranze. È difficile perché significa affrontare il vuoto, quellangoscia profonda del dopo. Ci aggrappiamo a ciò che conosciamo, anche se doloroso, perché lignoto è un abisso spaventoso. La paura di quel vuoto, la resistenza al dolore, ci paralizza, impedendoci di guarire e andare avanti. È un processo lento, fatto di piccoli passi, ma necessari.

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Ah, lasciare andare… una di quelle esperienze umane che ci accomunano tutti, un po’ come il raffreddore o la passione per la pizza. Ma a differenza di un raffreddore, che prima o poi se ne va, lasciare andare qualcuno (o qualcosa) può sembrare un’impresa titanica, una scalata all’Everest senza ossigeno.

Io stessa ci sono passata, più di una volta. Ricordo ancora quando ho dovuto dire addio alla mia vecchia Vespa, quella rossa fiammante che mi aveva accompagnato per anni. Sembrava una sciocchezza, lo so, ma era molto più di un semplice mezzo di trasporto. Era un simbolo di libertà, di avventure estive, di spensieratezza. Lasciarla andare significava rinunciare a un pezzetto di me, di un capitolo della mia vita.

Ma perché è così dannatamente difficile? La risposta non è semplice, ma cercherò di sviscerarla un po’, come si fa con un carciofo.

Il Conforto della Familiarità: Un Guscio Protetivo

Innanzitutto, ci aggrappiamo a ciò che conosciamo, anche se non è perfetto. È come indossare un vecchio maglione sformato, pieno di buchi, ma incredibilmente comodo. Conosciamo ogni sua imperfezione, ogni filo tirato. Lasciare andare significa rinunciare a quel comfort, avventurarsi in un territorio sconosciuto. La psicologia ci dice che siamo creature abitudinarie, amiamo la prevedibilità. Un cambiamento, anche se potenzialmente positivo, ci spaventa perché rompe il nostro equilibrio.

La Paura del Vuoto: Un’eco Assordante

Poi c’è la paura del vuoto. Quel silenzio assordante che si crea quando la persona (o la cosa) che amavamo non c’è più. È come se improvvisamente mancasse un pezzo del puzzle della nostra vita. E il vuoto, diciamocelo, fa paura. Ci costringe a confrontarci con noi stessi, con le nostre fragilità, con la nostra solitudine.

L’Investimento Emotivo: Un Tesoro Perduto

Non dimentichiamoci poi dell’investimento emotivo. Lasciare andare significa ammettere che il tempo, le energie, i sentimenti che abbiamo dedicato a quella persona (o a quel progetto) non hanno portato ai risultati sperati. È come perdere un tesoro a cui abbiamo dedicato anni di ricerca. Un esempio? Pensiamo a una relazione finita. Ammettere che non ha funzionato significa anche ammettere (forse) di aver fatto degli errori, di aver investito in qualcosa che non era destinato a durare.

L’Idealizzazione del Passato: Un Filtro Distorcente

E spesso, siamo bravissimi a idealizzare il passato. Ricordiamo solo i momenti belli, i sorrisi, le risate. Dimentichiamo le difficoltà, le litigate, le incomprensioni. Questo filtro distorto rende ancora più difficile lasciare andare, perché ci fa credere che stiamo perdendo qualcosa di perfetto, di irripetibile.

La Speranza: Un’Ancora Invisibile

Infine, c’è la speranza. Quella piccola fiammella che si ostina a rimanere accesa, anche quando tutto sembra perduto. La speranza che le cose possano cambiare, che la persona ritorni, che il progetto si realizzi. Ma la speranza, a volte, può essere un’arma a doppio taglio. Ci tiene ancorati al passato, impedendoci di guardare avanti.

Come Lasciare Andare? Un Percorso Graduale

Ma allora, come si fa a lasciare andare? Non esiste una formula magica, purtroppo. È un processo lento, graduale, fatto di piccoli passi.

  • Accettare il Dolore: La prima cosa è permettersi di sentire il dolore. Non bisogna reprimerlo, negarlo. Bisogna viverlo, elaborarlo. È come un lutto, bisogna attraversarlo.
  • Riconoscere la Realtà: Bisogna essere onesti con se stessi. Riconoscere che la situazione è cambiata, che la persona non è più quella di prima, che il progetto non è più realizzabile.
  • Creare Spazio: Bisogna creare spazio per nuove esperienze, per nuove persone. Aprire la mente e il cuore a nuove possibilità.
  • Prendersi Cura di Sé: Non bisogna dimenticarsi di se stessi. Bisogna dedicarsi del tempo, fare cose che ci piacciono, circondarsi di persone positive.
  • Chiedere Aiuto: Non bisogna aver paura di chiedere aiuto. Parlare con un amico, un familiare, un terapeuta può fare la differenza.

Lasciare andare è difficile, lo so. Ma è necessario per poter andare avanti, per poter vivere una vita piena e felice. È come tagliare un ramo secco, per permettere alla pianta di crescere rigogliosa. E ricordatevi, alla fine del tunnel c’è sempre la luce. Bisogna solo avere il coraggio di cercarla. E di lasciarsi andare.