Perché il cibo si blocca alla bocca dello stomaco?

4 visite

Il cibo può bloccarsi a livello dello sfintere esofageo inferiore a causa di una disfunzione nervosa. La compromissione nervosa impedisce ai muscoli esofagei la corretta contrazione e rilassamento, rallentando o bloccando il transito del bolo alimentare verso lo stomaco.

Commenti 0 mi piace

Il nodo nello stomaco: quando il cibo si rifiuta di passare

La sensazione di cibo “bloccato” a livello dello stomaco, spesso descritta come un nodo o un senso di oppressione, è un disturbo più comune di quanto si possa immaginare. Mentre la maggior parte delle volte si tratta di un fastidio passeggero legato a un’alimentazione scorretta o ad un’eccessiva fretta durante i pasti, in alcuni casi questo sintomo può segnalare un problema più serio legato alla fisiologia del tratto digestivo superiore. Il punto critico, spesso responsabile di questo senso di blocco, è lo sfintere esofageo inferiore (LES), una valvola muscolare che regola il passaggio del cibo dall’esofago allo stomaco.

La causa principale di un blocco a livello del LES è spesso una disfunzione della sua normale attività motoria, strettamente dipendente da un’intatta innervazione. In altre parole, un problema neurologico, anche di lieve entità, può compromettere la capacità dello sfintere di rilassarsi e contrarsi adeguatamente. Questa disfunzione nervosa, a seconda della sua gravità e della sua causa sottostante, può rallentare significativamente, o addirittura arrestare completamente, il transito del bolo alimentare verso lo stomaco. Il risultato è la spiacevole sensazione di cibo imprigionato, accompagnata talvolta da bruciore, dolore toracico e rigurgito.

È importante sottolineare che le cause di questa disfunzione nervosa possono essere molteplici e richiedono un’attenta valutazione medica. Tra le possibili cause si annoverano:

  • Acalasia: Una malattia rara caratterizzata da un danno ai neuroni del LES, che lo rende incapace di rilassarsi adeguatamente.
  • Sclerodermia: Una malattia autoimmune che può interessare l’esofago, causando irrigidimento e disfunzione motoria.
  • Reflusso gastroesofageo (GERD): Sebbene il GERD sia più frequentemente associato a risalita di acidi dallo stomaco all’esofago, un reflusso cronico e aggressivo può irritare e infiammare il LES, interferendo con la sua funzione.
  • Disordini motori dell’esofago: Una serie di condizioni che causano alterazioni della motilità esofagea, tra cui la spasticità diffusa dell’esofago e l’ipertensione dello sfintere esofageo inferiore.
  • Fattori legati allo stile di vita: Abitudini alimentari scorrette (pasti abbondanti, ingestione di cibi particolarmente acidi o grassi), stress, fumo e consumo eccessivo di alcolici possono contribuire a creare un ambiente sfavorevole alla corretta funzionalità del LES.

La diagnosi di un blocco a livello del LES richiede un’anamnesi dettagliata, un esame obiettivo e, spesso, indagini strumentali come l’esofagogastroduodenoscopia (EGDS) e la manometria esofagea. Quest’ultima tecnica permette di valutare la pressione e la coordinazione delle contrazioni muscolari dell’esofago e del LES, fornendo informazioni cruciali per individuare la causa del problema.

In conclusione, la sensazione di cibo “bloccato” allo stomaco non va mai sottovalutata. Se questo sintomo si presenta con frequenza o è accompagnato da altri disturbi, è fondamentale rivolgersi a un medico per una corretta diagnosi e per individuare il trattamento più adeguato, che potrà variare a seconda della causa sottostante, dalla modifica dello stile di vita alla terapia farmacologica o, in casi più gravi, all’intervento chirurgico.