Qual è il marcatore tumorale per lo stomaco?

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Il CEA (antigene carcino-embrionario) è un marcatore tumorale utilizzato per monitorare il carcinoma dellapparato digerente, in particolare lo stomaco e lintestino.

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Il CEA e il Carcinoma Gastrico: Un Marcatore Incompleto ma Utile

Il carcinoma gastrico, un tumore che colpisce la mucosa dello stomaco, rappresenta una sfida diagnostica significativa. La diagnosi precoce, fondamentale per la prognosi e l’efficacia del trattamento, spesso si scontra con la natura silente della malattia nelle sue fasi iniziali. In questo contesto, i marcatori tumorali svolgono un ruolo, seppur limitato, nel monitoraggio della malattia e nella valutazione della risposta alla terapia. Tra questi, l’antigene carcino-embrionario (CEA) è spesso menzionato in relazione al carcinoma gastrico.

È importante chiarire fin da subito che il CEA non è un marcatore specifico per il cancro allo stomaco. Si tratta di una glicoproteina normalmente presente a basse concentrazioni nel sangue di individui sani, ma i cui livelli possono aumentare in presenza di diversi tipi di cancro, tra cui quelli del tratto gastrointestinale, del pancreas, del fegato e del colon-retto. Pertanto, un aumento dei livelli di CEA non costituisce una diagnosi definitiva di carcinoma gastrico, ma piuttosto un campanello d’allarme che richiede ulteriori approfondimenti diagnostici.

L’utilità del CEA nel monitoraggio del carcinoma gastrico risiede principalmente nella sua capacità di fornire informazioni sulla progressione della malattia e sulla risposta alla terapia. Nei pazienti già diagnosticati con carcinoma gastrico, un aumento dei livelli di CEA potrebbe indicare una recidiva o una metastasi. Al contrario, una diminuzione dei livelli di CEA dopo un intervento chirurgico o chemioterapia può suggerire un’efficace risposta al trattamento. È fondamentale, tuttavia, sottolineare che il CEA non è un indicatore affidabile per la diagnosi precoce.

La mancanza di specificità del CEA limita fortemente la sua applicazione come strumento diagnostico autonomo. Altri marcatori tumorali, come il CA 19-9 o il CA 72-4, sono stati investigati nel contesto del carcinoma gastrico, ma anche questi presentano limitazioni in termini di sensibilità e specificità. Attualmente, la diagnosi del carcinoma gastrico si basa su una combinazione di tecniche, tra cui l’endoscopia digestiva alta con biopsia, la radiografia del tratto gastrointestinale superiore e la tomografia computerizzata (TC).

In conclusione, il CEA rappresenta uno strumento diagnostico ausiliario, utile nel monitoraggio post-trattamento e nella valutazione della risposta alla terapia nei pazienti già affetti da carcinoma gastrico. Tuttavia, la sua mancanza di specificità preclude il suo utilizzo come test di screening o per una diagnosi precoce. La diagnosi di carcinoma gastrico richiede un approccio multidisciplinare basato su una combinazione di tecniche diagnostiche avanzate, e il CEA dovrebbe essere interpretato solo in questo contesto più ampio. Ricerche future si concentreranno sullo sviluppo di marcatori tumorali più specifici e sensibili per migliorare la diagnosi precoce e la gestione di questa grave patologia.