Quali sono i sintomi della sindrome gastro-cardiaca?

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La sindrome di Roemheld, o gastro-cardiaca, si manifesta con gonfiore addominale, senso di peso allo stomaco, dolore epigastrico, palpitazioni e tachicardia. Può includere anche digestione lenta, reflusso, sudorazione e ansia.

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Il cuore in subbuglio: riconoscere i sintomi della Sindrome Gastro-Cardiaca

La Sindrome di Roemheld, più comunemente nota come Sindrome Gastro-Cardiaca, è una condizione fastidiosa che lega disturbi gastrici a sintomi cardiaci, creando un quadro clinico spesso fonte di ansia e preoccupazione. Sebbene non rappresenti una vera e propria patologia cardiaca, i suoi sintomi possono mimare problematiche ben più serie, rendendo fondamentale una corretta diagnosi differenziale.

Il meccanismo alla base di questa sindrome risiede nella stretta vicinanza anatomica tra stomaco e cuore, separati solo dal diaframma. Un’eccessiva distensione gastrica, causata da aria, cibo non digerito o rallentamento della motilità intestinale, può esercitare una pressione sul diaframma e, di conseguenza, sul cuore. Questa pressione anomala può innescare una serie di disturbi, sia a livello digestivo che cardiaco.

I sintomi gastrointestinali più frequenti includono:

  • Gonfiore addominale: sensazione di pienezza e tensione nella parte alta dell’addome, spesso associata a rumori intestinali.
  • Senso di peso allo stomaco: una sensazione di oppressione e fastidio nella regione epigastrica, localizzata tra sterno e ombelico.
  • Dolore epigastrico: un dolore sordo o crampiforme nella parte superiore dell’addome, che può peggiorare dopo i pasti.
  • Digestione lenta: difficoltà a digerire, con sensazione di cibo che permane nello stomaco per lungo tempo.
  • Reflusso gastroesofageo: risalita di acido dallo stomaco all’esofago, causando bruciore e rigurgito.

A questi sintomi digestivi si aggiungono manifestazioni cardiache, che possono essere particolarmente allarmanti:

  • Palpitazioni: percezione del battito cardiaco accelerato, irregolare o più forte del normale.
  • Tachicardia: aumento della frequenza cardiaca a riposo, che può superare i 100 battiti al minuto.
  • Extrasistoli: battiti cardiaci prematuri, percepiti come “colpi” o “sussulti” al petto.

Il quadro clinico può inoltre essere completato da sintomi aspecifici come:

  • Sudorazione: improvvisa e abbondante, spesso associata all’ansia.
  • Ansia: sensazione di apprensione, irrequietezza e paura, amplificata dalla percezione dei sintomi cardiaci.

È importante sottolineare che la presenza di questi sintomi non implica necessariamente la Sindrome Gastro-Cardiaca. Condizioni cardiache vere e proprie possono manifestarsi con sintomi simili. Pertanto, è fondamentale rivolgersi al proprio medico per una valutazione accurata e una diagnosi differenziale. Solo dopo aver escluso patologie cardiache più serie, si può considerare la diagnosi di Sindrome Gastro-Cardiaca e impostare un trattamento mirato a migliorare la funzionalità digestiva e ridurre i sintomi associati. Questo può includere modifiche dello stile di vita, come l’adozione di una dieta leggera e frazionata, l’eliminazione di cibi che producono gas, la pratica di attività fisica regolare e tecniche di rilassamento per gestire l’ansia. In alcuni casi, può essere necessario ricorrere a farmaci specifici, prescritti dal medico, per alleviare i sintomi digestivi e ridurre la produzione di gas.