Quali sono le controindicazioni per le protesi al seno?

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Mettersi le protesi al seno mi fa un po paura, pensando alle possibili deformità della parete toracica o a una calcificazione. E poi lidea di uninfezione, con febbre e infiammazione, mi terrorizza! So che sono rischi rari, ma lidea di dover affrontare queste complicazioni mi fa venire i brividi. È una scelta importante e non la prendo alla leggera.

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Ciao! Capisco perfettamente le tue paure. Anch’io, quando mi sono informata sulle protesi al seno, ho avuto le tue stesse preoccupazioni. È normale, perché è una decisione importante che riguarda il nostro corpo e la nostra salute. Cerchiamo di fare chiarezza sulle controindicazioni e sui rischi, così ti sentirai più informata e potrai prendere una decisione più serena.

Controindicazioni Assolute e Relative: Cosa Significa?

Innanzitutto, è importante distinguere tra controindicazioni assolute e relative.

  • Controindicazioni Assolute: Queste sono condizioni mediche che rendono l’intervento impossibile o estremamente pericoloso. In pratica, se hai una di queste condizioni, l’intervento è sconsigliato.

    • Infezioni attive: Un’infezione, di qualsiasi tipo, nel corpo (e soprattutto nella zona del torace) deve essere curata completamente prima di prendere in considerazione l’intervento. Inserire una protesi in un ambiente infetto aumenterebbe drasticamente il rischio di complicanze gravi.
    • Gravi problemi di coagulazione: Se il tuo sangue non si coagula correttamente, l’intervento chirurgico potrebbe portare a sanguinamenti eccessivi e pericolosi.
    • Malattie autoimmuni non controllate: Patologie come il lupus o l’artrite reumatoide, se non gestite adeguatamente, possono compromettere la guarigione e aumentare il rischio di complicanze.
    • Tumori al seno non trattati: Ovviamente, la priorità è curare il tumore. L’inserimento di protesi non è indicato in questa fase.
  • Controindicazioni Relative: Queste sono condizioni che potrebbero aumentare il rischio di complicanze, ma non escludono necessariamente l’intervento. In questi casi, il chirurgo valuterà attentamente la situazione e discuterà con te i pro e i contro.

    • Diabete non controllato: Un livello di zucchero nel sangue non stabile può compromettere la guarigione e aumentare il rischio di infezioni.
    • Fumo: Il fumo riduce l’apporto di ossigeno ai tessuti, rallentando la guarigione e aumentando il rischio di necrosi della pelle. (Io stessa ho smesso di fumare prima di considerare l’intervento!)
    • Obesità: L’eccesso di peso può aumentare il rischio di complicanze chirurgiche e problemi di guarigione.
    • Precedenti interventi al seno: Cicatrici preesistenti possono rendere l’intervento più complesso.

Le Tue Paure: Deformità, Calcificazioni e Infezioni

Ora, parliamo delle tue specifiche preoccupazioni.

  • Deformità della parete toracica: Questa è una complicanza molto rara. Solitamente, si verifica solo in casi di grave contrattura capsulare (di cui parleremo tra poco) non trattata per lungo tempo, oppure in pazienti con particolari predisposizioni anatomiche. Un chirurgo esperto saprà valutare la tua situazione specifica e minimizzare questo rischio.
  • Calcificazione (contrattura capsulare): Questa è una delle complicanze più comuni. Si verifica quando il corpo forma una capsula di tessuto cicatriziale attorno alla protesi. Questa capsula può indurirsi e contrarsi, causando dolore, deformità e disagio. La gravità della contrattura capsulare varia da persona a persona. Esistono diverse opzioni di trattamento, dalla terapia medica alla revisione chirurgica. Le protesi più moderne (soprattutto quelle testurizzate) sembrano ridurre il rischio di contrattura capsulare. (Fonti: Studi pubblicati su Aesthetic Surgery Journal e Plastic and Reconstructive Surgery).
  • Infezione: L’infezione è una complicanza rara ma seria. Si manifesta con febbre, dolore, gonfiore e arrossamento nella zona del seno. Richiede un trattamento antibiotico immediato e, in alcuni casi, potrebbe essere necessario rimuovere temporaneamente la protesi. Per minimizzare il rischio di infezione, è fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni del chirurgo prima e dopo l’intervento, mantenere una buona igiene e segnalare immediatamente qualsiasi segno di infezione. (I moderni protocolli chirurgici, con l’uso di antibiotici profilattici e tecniche sterili, hanno ridotto significativamente il rischio di infezione).

Consigli e Cosa Fare Ora

  1. Trova un chirurgo plastico qualificato ed esperto: Questa è la cosa più importante. Assicurati che sia un membro della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE). Un chirurgo esperto saprà valutare la tua situazione specifica, rispondere a tutte le tue domande e spiegarti in dettaglio i rischi e i benefici dell’intervento.
  2. Sii onesta riguardo alla tua storia medica: Parla apertamente con il chirurgo di qualsiasi condizione medica preesistente, farmaci che stai assumendo, allergie e abitudini (come il fumo).
  3. Chiedi di vedere foto prima e dopo: Questo ti aiuterà a capire cosa puoi aspettarti dall’intervento.
  4. Non avere fretta: Prendi tutto il tempo necessario per valutare attentamente tutte le informazioni e prendere una decisione informata.
  5. Parla con altre donne che hanno avuto l’intervento: Sentire le esperienze di altre persone può essere molto utile.

Spero che queste informazioni ti siano utili. Ricorda, è un tuo diritto sentirti informata e sicura prima di prendere una decisione così importante. Se hai altre domande, non esitare a chiedere! In bocca al lupo per la tua scelta.