Quanto costa vivere in Portogallo per un pensionato italiano?
Il Portogallo, un’oasi di risparmio per i pensionati italiani?
Il Portogallo sta diventando una destinazione sempre più appetibile per i pensionati italiani in cerca di un clima mite, una cultura ricca e, soprattutto, un costo della vita più accessibile. Ma quanto costa realmente vivere in Portogallo per un pensionato italiano? E l’idea di un risparmio significativo rispetto all’Italia è realistica?
La risposta, come spesso accade, non è univoca e dipende da diversi fattori, tra cui lo stile di vita, la città scelta e le esigenze individuali. Tuttavia, prendendo come riferimento Lisbona, la capitale portoghese, e confrontandola con Milano, possiamo tracciare un quadro più preciso.
Secondo alcune stime, a Lisbona un pensionato può mantenere uno stile di vita paragonabile a quello milanese con circa 2.630 euro al mese, contro i 3.900 euro richiesti nel capoluogo lombardo. Questa differenza di circa 1.270 euro rappresenta un risparmio potenziale considerevole, pari a oltre il 30%.
Ma cosa si intende per “stile di vita paragonabile”? Significa potersi permettere un alloggio di dimensioni simili, frequentare ristoranti, dedicarsi ad attività culturali e ricreative, e sostenere le spese per la salute e i trasporti, mantenendo uno standard qualitativo analogo.
È importante sottolineare che questa cifra è una stima e può variare in base a scelte individuali. Ad esempio, chi preferisce vivere in un quartiere centrale di Lisbona dovrà mettere in conto un affitto più elevato rispetto a chi opta per una zona periferica. Allo stesso modo, chi ha esigenze particolari in termini di assistenza sanitaria potrebbe dover sostenere costi aggiuntivi.
Oltre all’affitto, incidono sul costo della vita anche le spese per alimentari, che in Portogallo sono generalmente inferiori rispetto all’Italia, soprattutto per quanto riguarda frutta, verdura e pesce fresco. Anche i trasporti pubblici risultano più economici, così come i servizi di ristorazione.
Un altro fattore da considerare è la tassazione agevolata per i pensionati stranieri che trasferiscono la residenza in Portogallo. Il regime NHR (Non-Habitual Resident) prevede infatti l’esenzione totale dall’imposta sui redditi da pensione di fonte estera per un periodo di 10 anni, un incentivo non trascurabile che contribuisce ad aumentare il potere d’acquisto.
Tuttavia, è fondamentale pianificare il trasferimento con attenzione, informandosi sulle procedure burocratiche, valutando attentamente la località più adatta alle proprie esigenze e, possibilmente, effettuando un soggiorno esplorativo prima di prendere la decisione definitiva. Spostarsi in un altro paese, anche se all’interno dell’Unione Europea, richiede un’attenta valutazione di tutti gli aspetti, non solo economici, ma anche sociali e culturali.
In conclusione, il Portogallo può rappresentare un’opportunità interessante per i pensionati italiani che desiderano vivere con un budget più contenuto senza rinunciare alla qualità della vita. Tuttavia, è importante affrontare la scelta con consapevolezza, analizzando attentamente la propria situazione personale e pianificando il trasferimento con cura per evitare spiacevoli sorprese.
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