Perché al mare ci si gonfia?
Laumento delle temperature estive dilata i vasi sanguigni, rallentando il ritorno venoso dagli arti inferiori. Questo ristagno di sangue provoca un accumulo di liquidi, causando gonfiore a caviglie e gambe, un disturbo estivo piuttosto comune.
Perché al Mare Ci Sentiamo Gonfi Come Zampogne? La Verità Dietro un Fastidio Estivo
L’estate, sinonimo di vacanze, sole e mare, porta con sé anche qualche piccolo inconveniente. Uno di questi, spesso taciuto ma diffusissimo, è la sensazione di gonfiore, in particolare a caviglie e gambe, che ci fa sentire quasi come delle zampogne pronte a esplodere. Ma perché questo accade proprio al mare? La risposta non si riduce alla sola ingestione di gelati o a un’eccessiva esposizione al sole, bensì ad un complesso meccanismo fisiologico innescato dalle alte temperature.
Il principale responsabile di questa sensazione di “pienezza” è il calore. Quando la temperatura ambiente aumenta, il nostro corpo, macchina perfetta, cerca di mantenere una temperatura interna costante attraverso la vasodilatazione. In parole povere, i vasi sanguigni, soprattutto quelli periferici come quelli nelle gambe e nei piedi, si dilatano per permettere al calore interno di dissiparsi meglio.
Questo processo, sebbene benefico per la termoregolazione, ha un effetto collaterale: rallenta il ritorno venoso. Immaginate i vasi sanguigni come delle autostrade. Quando si restringono (vasocostrizione, tipica delle temperature fredde), il flusso è rapido e efficiente. Quando si allargano (vasodilatazione), il traffico rallenta. Analogamente, la dilatazione dei vasi venosi rallenta il flusso di sangue dalle gambe verso il cuore.
Questo rallentamento del flusso sanguigno venoso favorisce il ristagno di liquidi. Il sangue, ricco di acqua e altre sostanze, tende a “infiltrarsi” nei tessuti circostanti, causando l’edema, ovvero il gonfiore che tanto ci infastidisce. Le caviglie e le gambe, per via della forza di gravità, sono le zone più colpite da questo accumulo di liquidi.
Ma non è solo il calore diretto a causare il problema. Anche la prolungata esposizione al sole, tipica delle giornate al mare, contribuisce. Il sole, con i suoi raggi ultravioletti, può danneggiare i vasi sanguigni, rendendoli più permeabili e facilitando ulteriormente la fuoriuscita di liquidi.
Inoltre, un altro fattore da considerare è l’attività fisica ridotta. Durante le vacanze, spesso tendiamo a essere più sedentari, preferendo il relax sulla spiaggia a lunghe passeggiate. La mancanza di movimento muscolare, soprattutto dei muscoli del polpaccio che agiscono come una “pompa” per favorire il ritorno venoso, aggrava il problema del ristagno di liquidi.
Quindi, la prossima volta che vi sentirete gonfi come zampogne sulla spiaggia, ricordatevi che la colpa non è solo del gelato di troppo, ma di un complesso intreccio di fattori legati al calore, all’esposizione al sole e alla sedentarietà. Per fortuna, esistono diverse strategie per contrastare questo fastidio estivo: mantenere una buona idratazione, sollevare le gambe quando possibile, indossare calze compressive e fare attività fisica leggera, come passeggiate in acqua, possono fare la differenza. In questo modo, potrete godervi appieno la vostra vacanza al mare, senza sentirvi delle mongolfiere pronte a decollare!
#Estate#Idrica#RitenzioneCommento alla risposta:
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