Quando sei a dieta lo stomaco si restringe.?
Sebbene ridurre lapporto calorico diminuisca lappetito, non è chiaro se questo porti anche alla riduzione delle dimensioni dello stomaco. La misurazione precisa della capienza dello stomaco è complessa, ma alcuni studi hanno osservato riduzioni significative dopo un notevole calo calorico.
Il Mito dello Stomaco che si “Ristringerebbe” a Dieta: Verità e Falsità di una Credenza Diffusa
La credenza popolare che lo stomaco si “ristrignisca” durante una dieta dimagrante è diffusa, spesso accompagnata da aneddoti personali e affermazioni non sempre supportate da evidenze scientifiche solide. Sebbene sia vero che ridurre l’apporto calorico porta a una diminuzione dell’appetito, la questione della reale riduzione del volume gastrico è più complessa di quanto sembri. Non è sufficiente, infatti, parlare di “ristrignimento”, termine che evoca un’immagine semplicistica di un organo che si contrae fisicamente come un palloncino sgonfio.
La difficoltà principale nel valutare l’effettiva variazione della capacità gastrica risiede nella complessità della sua misurazione. Non esiste un metodo universalmente accettato e standardizzato per quantificare precisamente il volume dello stomaco. Le tecniche utilizzate, che spaziano dalla valutazione radiologica alla gastroscopia con misurazioni di volume, presentano limiti e margini di errore considerevoli, rendendo difficile comparare i risultati ottenuti da diversi studi.
Tuttavia, alcuni studi, pur con le limitazioni metodologiche sopra citate, hanno segnalato una riduzione significativa della capacità gastrica dopo periodi prolungati di dieta ipocalorica, in particolare in soggetti che hanno perso una quantità di peso rilevante. È importante sottolineare, però, che questa riduzione non è da attribuire a una vera e propria modificazione strutturale dello stomaco, ovvero a una diminuzione del numero di cellule muscolari della parete gastrica.
Piuttosto, la diminuzione percepita del volume dello stomaco sembra essere correlata a diversi fattori:
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Adattamento del sistema nervoso enterico: Il cervello, ricevendo un apporto calorico inferiore, regola la sensazione di sazietà, inviando segnali di pienezza anche con quantità di cibo ridotte. Questo meccanismo di regolazione contribuisce alla diminuzione dell’appetito e alla sensazione di “stomaco più piccolo”.
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Modificazioni della flora batterica intestinale: La composizione del microbiota intestinale può influenzare la sensazione di fame e sazietà. Diete ipocaloriche possono alterare la composizione della flora batterica, potenzialmente influenzando la percezione del volume gastrico.
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Modificazioni del tessuto adiposo viscerale: La riduzione del tessuto adiposo addominale, spesso associata a diete di successo, può contribuire a una sensazione di maggiore spazio nella cavità addominale, dando l’impressione di un restringimento dello stomaco.
In conclusione, affermare che lo stomaco si “ristringesse” a dieta è un’oversemplificazione. Mentre alcuni studi suggeriscono una riduzione della capacità gastrica in seguito a un significativo calo ponderale, questo fenomeno sembra più legato ad adattamenti neurologici, modificazioni della flora batterica e cambiamenti nella distribuzione del grasso corporeo, piuttosto che a una vera e propria riduzione delle dimensioni dell’organo. È fondamentale approcciare l’argomento con cautela, evitando generalizzazioni e affidandosi a informazioni scientificamente validate.
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