Chi esce dalla Champions va in Europa?

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La nuova formula Champions League elimina le retrocessioni verso Europa League e Conference League. La vincente della Conference League 2023-2024 ottiene un posto nella fase a gironi della prossima Champions League.

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Addio retrocessioni, benvenuta meritocrazia: la Champions League si chiude a riccio.

La riforma della Champions League, entrata in vigore dalla stagione 2024-2025, introduce un cambiamento significativo che rivoluziona il rapporto tra le tre principali competizioni europee per club: l’eliminazione delle retrocessioni da Champions League a Europa League e Conference League. Un vero e proprio terremoto nel panorama calcistico continentale, che disegna scenari inediti e accende il dibattito sulla meritocrazia e sulla competitività delle coppe.

Fino alla scorsa stagione, le squadre classificatesi terze nei gironi di Champions League “retrocedevano” in Europa League, garantendosi comunque la possibilità di proseguire il cammino europeo. Allo stesso modo, le terze classificate nei gironi di Europa League trovavano spazio in Conference League. Questo meccanismo, pensato per offrire una seconda chance alle squadre eliminate dalla massima competizione continentale, creava però una sorta di “paracadute” che poteva in alcuni casi demotivare le squadre impegnate nelle coppe minori.

Con la nuova formula, chi esce dalla Champions esce definitivamente dalle competizioni europee. Niente più Europa League o Conference League come “ripescaggio”. Una scelta drastica che aumenta la pressione sulle squadre impegnate nella fase a gironi di Champions, obbligate a dare il massimo fin dalla prima partita per evitare una prematura e definitiva eliminazione. L’intensità e la spettacolarità delle partite, di conseguenza, sono destinate ad aumentare, con ogni incontro che assume un’importanza cruciale.

Questo cambio di regolamento ha anche un impatto significativo sulla Conference League, che acquisisce maggiore prestigio e rilevanza. Infatti, la squadra vincitrice della Conference League si guadagna l’accesso diretto alla fase a gironi della successiva Champions League. Un premio ambito che trasforma la “terza coppa” in un trampolino di lancio per la massima competizione continentale, incentivando le squadre a competere con maggiore impegno e determinazione. Un esempio concreto è la vittoria della Roma nella Conference League 2022-2023, che però, con il vecchio regolamento, non ha garantito l’accesso diretto alla Champions. Con la nuova formula, invece, i giallorossi avrebbero potuto festeggiare una doppia vittoria.

In conclusione, l’eliminazione delle retrocessioni tra le coppe europee segna un punto di svolta epocale, introducendo un elemento di maggiore incertezza e competitività. Resta da vedere se questa nuova formula riuscirà a raggiungere gli obiettivi prefissati, ovvero aumentare l’interesse del pubblico e garantire un livello qualitativo più elevato in tutte e tre le competizioni. Certo è che il panorama calcistico europeo è cambiato, e non poco.