Come vengono chiamati i milanisti dagli interisti?

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I tifosi dellInter, per via della loro origine popolare, furono chiamati bauscia dai milanisti, termine dialettale meneghino che significa sbruffone. I milanisti, invece, ricevettero lappellativo di casciavit, cacciavite, riferimento alla loro storica base operaia.

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Oltre il Derby: Un’analisi dei soprannomi tra Interisti e Milanisti

Il Derby della Madonnina, più che una semplice partita di calcio, è un’affascinante rappresentazione di una rivalità cittadina radicata nella storia sociale ed economica di Milano. Questa rivalità, sedimentatasi nel tempo, si manifesta anche attraverso i soprannomi che le due tifoserie si scambiano, soprannomi che, lungi dall’essere semplici insulti, rivelano aspetti profondi dell’identità di ciascuna fazione.

L’appellativo “bauscia”, utilizzato dai milanisti per indicare gli interisti, è un termine dialettale meneghino che, nella sua semplicità apparente, racchiude una complessa stratificazione semantica. Non si tratta semplicemente di un’offesa generica; “bauscia”, infatti, evoca l’immagine di un individuo sbruffone, arrogante, ma anche, in una certa misura, furbo e abile nel cavarsela. Questo riflette, forse inconsciamente, la percezione che i tifosi rossoneri avevano (e in parte hanno ancora) dei sostenitori nerazzurri, visti come provenienti da un ambiente popolare e meno agiato, ma capaci di un’astuzia e di una forza di volontà che permetteva loro di superare le difficoltà. L’etichetta, dunque, non è priva di un certo rispetto, mescolato a una punta di ironica rivalità.

Dall’altra parte, i milanisti sono spesso chiamati “casciavit” (o “cacciavite”) dagli interisti. Questo soprannome, apparentemente meno elaborato del precedente, allude alla storica base operaia del Milan. Il cacciavite, strumento del lavoro manuale, diventa metafora della concretezza, della forza fisica e della tenacia dei tifosi rossoneri, legati a un’immagine di club più tradizionale e legato all’operosità della città. L’appellativo, quindi, non è privo di una certa ammirazione per la determinazione e la resistenza, ma allo stesso tempo sottolinea una presunta mancanza di raffinatezza o di una certa “rigidità” caratteriale, in contrapposizione all’immagine più “flessibile” ed “astuta” associata alla tifoseria interista.

In definitiva, i soprannomi “bauscia” e “casciavit” tra Inter e Milan trascendono la semplice derisione, rappresentando un complesso scambio di percezioni e stereotipi, profondamente radicati nella storia sociale di Milano e nella lunga rivalità tra le due squadre. Sono etichette che, analizzate a fondo, rivelano una stratificazione sociale e culturale, arricchendo la complessa narrazione del Derby della Madonnina e trasformandolo in qualcosa di più di una semplice partita di calcio.