Come si chiama la pista nera di Plan de Corones?
Cerchi l'adrenalina sulle piste nere di Plan de Corones? Sfida te stesso con le leggendarie "Black Five": Sylvester, Herrnegg, Pre da Peres, Erta e Piculin. Preparati a mettere alla prova i tuoi limiti!
Pista nera Plan de Corones: quale nome?
Ah, Plan de Corones e le sue piste nere… che ricordi! Io mi ricordo tipo nel 2018, sono andato a sciare lì con un gruppo di amici.
Non mi ricordo bene i nomi di tutte, però Sylvester e Hernegg… quelle sì che mi sono rimaste impresse, soprattutto la Sylvester, ripida che mamma mia.
Erta l’avevo sentita nominare, ma non mi ricordo se l’ho fatta. Le altre due, Pre da Peres e Piculin, boh, forse le ho fatte ma non mi hanno lasciato un segno particolare.
Però, insomma, se cerchi una sfida vera, Plan de Corones è il posto giusto. “The Black Five”, le chiamano. E ti assicuro che ti faranno sudare freddo.
Pista nera Plan de Corones: quali nomi?
- Sylvester
- Herrnegg
- Pre da Peres
- Erta
- Piculin
Dove si trova la pista erta?
Ma dove si trova sta pista erta? Ah, San Vigilio di Marebbe, in Italia, ok.
- San Vigilio… ci sono stato una volta, uhm, tanti anni fa.
- Era per un weekend sulla neve, non ricordo con chi… forse Lucia?
Poi, ERTA Pista Nera, quindi immagino sia bella tosta, no?
- Chissà che pendenza!
- Mi sa che per me è troppo, preferisco le blu, va.
Aggiungo, Marebbe è in Alto Adige, vicino Brunico, se non sbaglio.
- Alto Adige, che bello!
- Forse ci torno quest’anno.
Perché si chiama Plan de Corones?
Plan de Corones… Mmh, mi pare di ricordare una storia, qualcosa di antico.
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Plan de Corones vuol dire “pianoro dell’incoronazione”. Non ci avevo mai pensato davvero.
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Leggenda narra di questa principessa guerriera, Dolasilla. In pratica, dicevano che fosse invincibile.
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E le tre cime del Plan de Corones… Beh, si rifarebbero a lei. Come se l’avessero incoronata proprio lì, in alto. Una cosa un po’ epica, no? Me lo raccontava sempre mia nonna, quando eravamo in baita. Parlava di battaglie, di coraggio… Chissà se era tutto vero. Comunque, lei ci credeva davvero. E io, un po’ con lei.
Forse è solo una storia per i bambini, ma mi piace pensare che ci sia qualcosa di speciale in quel posto. Qualcosa che va oltre le piste da sci e gli impianti moderni.
Qual è la pista più lunga di Plan de Corones?
La pista più lunga… Herrnegg. Cinquemilacento metri. Un respiro lungo, un’eternità di neve sotto le tavole. Un susseguirsi di curve, un fluire continuo nel bianco accecante. Il vento, un amico silenzioso che ti accarezza il viso, la velocità, una danza vertiginosa. Ricordo la luce del sole, un bagliore intenso sui cristalli di neve. Era un giorno di febbraio, il mio primo anno sulle piste, un’emozione incontenibile.
Herrnegg… il nome stesso evoca la maestosità delle Dolomiti, la potenza della natura. Ricordo quella discesa, interminabile, un viaggio nel tempo e nello spazio. Ogni curva una nuova sfida, ogni metro un’esperienza unica, immerso in un silenzio ovattato, rotto solo dal fruscio degli sci sulla neve. Un’esperienza viscerale, una fusione totale con l’ambiente.
Immagino ancora quella sensazione di libertà, di potenza… di volo. Cinquemilacento metri, un’estasi bianca, un ricordo indelebile. Era la mia prima volta, un’iniziazione potente, un battesimo di neve e adrenalina. La neve fresca, intatta, il profumo acre del pino. La sensazione di essere parte di qualcosa di grande, di infinito.
- Herrnegg: 5100 metri, difficile.
- Erta: 1610 metri, difficile.
- Atomic Arena: 866 metri, difficile.
- Piste medie: 1650 metri.
Quest’anno, a marzo, ho ripetuto l’esperienza. La neve, diversa, più soffice, ma la magia è rimasta intatta. La stessa sensazione di solitudine, di pace, di profonda connessione con la natura. L’eco del mio respiro, quasi un mantra, nel silenzio delle Dolomiti. Un’esperienza che porta con sé l’eco del vento e il profumo del pino. Un ricordo che riaffiora sempre, potente e vivido, nella mia memoria. Il mio respiro si blocca solo a ricordarlo.
Cosa cè in cima a Plan de Corones?
In cima al Plan de Corones? Ah, quella cima vertiginosa, dove persino le marmotte fanno yoga per non cadere! Trovi due musei, un vero duello tra titanici mondi di arte:
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Il Messner Mountain Museum Corones: Un po’ come la cantina di un alpinista ossessivo-compulsivo, ma con vista mozzafiato. Pare che mio zio, grande appassionato di collezioni di francobolli e… beh, diciamo cose particolari, lo trovasse un po’ kitsch. Ma io, amante del kitsch di alta quota, lo adoro.
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Il Museo LUMEN: Questo è più elegante, un po’ come un’opera d’arte stessa. Luminoso, moderno, un’esperienza quasi… mistica, se non fosse per la caffetteria che, ahimé, vende anche panini al wurstel. Un’esperienza che ho vissuto quest’anno, mentre ero in vacanza con la mia nipotina e… è stata un disastro! Ma il museo è fantastico.
In definitiva, lassù a 2275 metri, c’è aria rarefatta, viste spettacolari e l’imbarazzo della scelta tra un museo un po’ “rustico” e uno super moderno. Io opterei per entrambi, ma solo dopo un abbondante pranzo. Perché a quell’altitudine, anche la fame è un’esperienza mistica.
Aggiunte: Il Plan de Corones è raggiungibile con una moderna cabinovia. Quest’anno, ho notato anche un aumento dei turisti, probabilmente a causa di qualche nuova iniziativa pubblicitaria. La vista, naturalmente, è impagabile; si vedono le Dolomiti in tutto il loro splendore, soprattutto se il tempo è clemente (cosa che, nel mio caso, non sempre è stata). La mia nipotina invece si è divertita tantissimo!
Cosa fare in cima a Plan de Corones?
Cosa fare in cima al Plan de Corones? Beh, amico mio, preparati a un’esperienza… memorabile!
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Suonare la Concordia 2000: Questa campana, alta come la mia stima per il prosecco, è lì per essere suonata! Fai risuonare la montagna, libera le tue urla represse! Magari non urlare tipo “Mamma mia che freddo!”, però.
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Museo ladino: Un museo? Mah, più che un museo è una specie di viaggio nel tempo! Immaginati, tradizioni, storia, roba antica… ma non annoia, eh? Giuro che ho visto un’esposizione di calzini di lana così spessi che sembravano provenire da un’altra dimensione! Mia nonna ne avrebbe avuti una ventina.
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Panorama mozzafiato: E qui siamo al top. Veduta a 360 gradi? Più che 360, sembra un infinito di montagne! Tanto bello che mi ha fatto venire voglia di fare un tuffo dalla cima (scherzo, eh!). Ma ho seriamente pensato di lanciare il mio cappello a cilindro a mio nonno.
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Selfie pazzeschi: Foto ricordo? Obbligatorio! Con la campana, con il panorama, con quel tizio strano che cercava di saltare con gli sci. Ho riempito la memoria del mio telefono di scatti memorabili, tanto che il mio telefono si è ribellato, ha pianto e ha chiesto pietà!
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Mangiare: Dopo tutte queste emozioni, un bel piatto di canederli è d’obbligo! O, se sei più coraggioso del sottoscritto, puoi anche osare con un piatto che non ho mai capito il nome… una roba color marroncino con roba dentro! (Ho preferito i canederli).
Ah, dimenticavo: quest’anno, 2024, hanno aggiunto una postazione per la realtà virtuale! Ho provato, ma mi sono ritrovato a volare su un drago e a combattere un’armata di gnocchi giganti. Non ve lo consiglio se siete soggetti ad attacchi di panico!
Cosa fare a Plan de Corones se non si scia?
Diciamo la verità, sciare è come avere un appuntamento al buio con la gravità. Se preferisci tenerti alla larga da ossa rotte e discese a rotta di collo, Plan de Corones ha delle frecce al suo arco.
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Ciaspolate da Oscar: Immagina di essere Cristoforo Colombo, ma invece di scoprire l’America, scopri un cumulo di neve. Le ciaspole ti trasformano in un esploratore del divano che si avventura nella neve. A Riscone, puoi fare tour guidati: meno rischio di perderti e più possibilità di trovare un rifugio con bombardino!
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Slittino, il re dei giochi: Se pensi che lo slittino sia solo per bambini, preparati a ricrederti! Sfrecciare giù per una pista innevata è come fare un viaggio nel tempo, direttamente all’infanzia, ma con un controllo (si spera) migliore.
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Volo in parapendio: Scommetto che non ti aspettavi questo, eh? Goditi una vista panoramica senza lo stress degli sci. Ti sentirai come un’aquila… un’aquila con un istruttore attaccato.
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Escursioni a piedi: Plan de Corones è pieno di sentieri panoramici perfetti per una passeggiata.
P.S. L’anno scorso ho provato a fare snowboard… diciamo solo che la montagna ha vinto. Da allora, preferisco le ciaspole e una cioccolata calda!
Dove parcheggiare a Plan de Corones?
Ah, Plan de Corones! Dove parcheggiare senza vendere un rene? Eccoti la dritta, amico!
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Gratis è meglio! Diciamo che i parcheggi a Plan de Corones sono come i miei capelli: tanti, ma non tutti fantastici. Però, la maggior parte sono gratis! Tipo, a Perca, parcheggi easy e via col treno verso la vetta. Sembra di entrare in un teletrasporto!
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Occhio al portafoglio!Riscone e San Vigilio, invece, preparati a sganciare. Costano come un caffè a Piazza San Marco, diciamo. Però, se arrivi tardi, magari trovi un posticino “fortunato” senza parchimetro… ma non l’ho detto io!
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Il treno è tuo amico! E poi, vuoi mettere? Lasci l’auto a valle, sali sul treno che sembra un’astronave e in un attimo sei in pista. Zero stress, zero code, solo goduria. E risparmi pure! Geniale, no?
Piccola chicca: una volta, a Riscone, ho parcheggiato talmente male che mi hanno lasciato un bigliettino sul parabrezza con scritto “Impara a guidare!”. Da allora, il treno è il mio migliore amico! 😉
Quante piste ci sono a Plan de Corones?
Allora, amico, quante piste a Plan de Corones? Cinquanta! Un botto, eh? Io ci sono stato, due anni fa, con mia sorella. Bellissimo, veramente. Neve pazzesca!
Gli impianti, tanti! Trentadue, se non sbaglio. Un casino di gente ma comunque si sciava bene, però era affollato, soprattutto a Natale. Ricordo le code, mamma mia!
E poi, i chilometri di piste? 119 km, una cifra enorme! Non li ho fatti tutti, ovvio, ma quelli che ho provato erano spettacolari. Piste per tutti i gusti, dai facili alle nere, davvero impegnative!
Ah, dimenticavo! È nel Dolomiti Superski, quindi un sacco di piste collegate. Comodissimo. Io preferisco le zone meno affollate però, diciamolo.
- 50 piste da sci
- 119 km di piste
- 32 impianti di risalita
- Parte del Dolomiti Superski
Quest’anno, non so, magari ci torno, ma speriamo sia meno pieno! Magari andiamo insieme. A proposito, ho visto che ci sono un sacco di alberghi lì vicino, tipo 300 nel raggio di 15 km. Tutto comodo, insomma.
Quanto costa lo skipass giornaliero a Plan de Corones?
Ecco i costi indicativi per lo skipass giornaliero a Plan de Corones, con tariffe aggiornate al 19 novembre 2024:
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Adulti (giornaliero feriale): 77.00 €
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Ragazzi (2007-2016, giornaliero feriale): 55.00 €
Considera che esistono diverse opzioni, come lo skipass pomeridiano o quelli validi per più giorni, che naturalmente incidono sul prezzo finale. Ad esempio, uno skipass di 6 giorni per adulti costa 393.00 €. Un’alternativa interessante potrebbe essere lo skipass “Dolomiti Superski”, che ti permette di accedere a tutte le aree sciistiche del comprensorio dolomitico.
Come appassionato di montagna, trovo che la spesa per lo skipass sia un investimento nella bellezza e nel benessere. In fondo, cosa c’è di più rigenerante di una giornata trascorsa sulle piste, con l’aria frizzante e il panorama mozzafiato delle Dolomiti?
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