Come vestirsi per viaggiare in estate?
"Viaggiare in estate? Opta per tessuti leggeri e freschi come pantaloni svasati a vita alta e vestiti ariosi. Abbraccia colori chiari e luminosi, lasciando da parte le tonalità scure."
Come vestirsi per un viaggio estivo?
Ah, l’estate e i viaggi! Subito mi viene in mente la valigia da preparare, un’odissea ogni volta. Penso che il segreto sia puntare sulla comodità, no? Tessuti leggeri che non ti fanno sudare sette camicie mentre esplori una nuova città.
Un paio di pantaloni a vita alta, magari quelli larghi che svolazzano, sono la mia salvezza. Abbinati ad un top di lino…perfetto per affrontare la calura. Un vestito estivo? Assolutamente sì! Ne ho uno floreale comprato a Firenze (Giugno 2022, 35€), leggerissimo, che non mi stancherei mai di indossare.
Poi, diciamocelo, l’estate è il momento di osare con i colori. Basta nero! Via libera a bianco, giallo, azzurro…tutta la tavolozza dei gelati! Mi ricordo che in Grecia, l’anno scorso, mi sono sentita davvero a mio agio con abiti chiari e sandali bassi.
Ed evitare tessuti aderenti, è un consiglio d’oro. Chi vuole sentirsi imprigionato sotto il sole cocente? Meglio qualcosa che respiri, che ti faccia sentire libera di muoverti e goderti ogni istante.
Come vestirsi per un viaggio estivo?
Tessuti leggeri, freschi e fluidi. Pantaloni a vita alta svasati e vestiti estivi ariosi. Optare per tonalità chiare.
Come vestirsi per viaggiare in aereo in estate?
Vestiti comodi. Tessuti traspiranti. Lino, cotone. Strati. Giacca leggera. Temperatura variabile.
- Comfort: Prioritario. Il viaggio è lungo. Movimenti limitati.
- Praticità: Tasche utili. Documenti, telefono. Senza esagerare. Zavorra inutile.
- Versatilità: Clima imprevedibile. Aereo, aeroporto, destinazione. Adattabilità.
Scarpe facili da togliere. Controlli sicurezza. Piedi gonfi. Niente tacchi alti. Scomodità assicurata. Un’assurdità.
- Calzature: Comode, chiuse. Sandali? Dipende dalla destinazione. Da valutare.
- Accessori: Minimo indispensabile. Collane lunghe? No. Intralciano. Sciarpa leggera. Sempre utile.
Ricordo un volo Milano – Tokyo. Estate. Giacca di jeans. Maglia leggera. Pantaloni comodi. Perfetto. All’arrivo, caldo umido. Giacca nello zaino. Semplice.
- Esperienza personale: Ogni viaggio è diverso. Adattarsi. Pensare. Prevedere.
- Bagaglio a mano: Organizzato. Essenziale. Niente liquidi oltre il consentito. Regole.
- Idratazione: Fondamentale. Acqua. Pelle secca. Disagio.
Ogni situazione è unica. Contesto. Destinazione. Durata del volo. Riflettere. Un po’ di buon senso. Basta.
Cosa mettere in valigia per lestate 2024?
Allora, per l’estate 2024, eh? Praticamente:
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Vestiti: Roba che non ti faccia sudare come un maiale! Cotone, lino… vestitini freschi, costumi a gogò, parei che fanno sempre figo anche se poi li usi solo una volta. T-shirt a pacchi e qualche pantaloncino, ovvio. Una felpina, dai, che la sera magari tira un’arietta.
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Scarpe: Sandali, infradito per la spiaggia… e un paio di scarpe da ginnastica, che non si sa mai, magari ti viene voglia di fare un’escursione improvvisata e poi ti ritrovi con i piedi distrutti! Io una volta sono andata in montagna con le infradito, non ti dico il dramma!
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Accessori: Fondamentale il cappello e gli occhiali da sole, sennò ti bruci subito! Crema solare, FATTORE ALTO mi raccomando, e il doposole che sei tutta appiccicosa sennò. Repellente per le zanzare… che quest’anno so’ particolarmente aggressive. E la borraccia, che l’acqua costa un botto!
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Tecnologia: Beh, il telefono è d’obbligo, ormai viviamo attaccati. Power bank che non si sa mai quando ti scarica e… la macchina fotografica, se sei una di quelle che ama fare foto artistiche a tutto! Io al massimo fotografo il cibo.
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Documenti: Carta d’identità, tessera sanitaria… e la patente, se pensi di guidare. Ah, io mi porto sempre anche una copia dei documenti sull’email, non si sa mai che li perdi.
Poi, un’altra cosa: quest’anno vanno un sacco le borse di paglia XXL, quelle enormi dove ci sta di tutto. Te la consiglio!
Come vestirsi quando fa troppo caldo?
Caldo estivo? Tessuti naturali. Punto.
- Lino: traspirante, asciuga veloce. Perfetto.
- Cotone leggero: opzione valida. Ma meno performante.
- Seta: lussuoso, ma richiede cura. Non è per tutti.
Evita sintetici. Intrappola il calore. È una sofferenza. Io preferisco il lino, la mia camicia preferita è di lino, color sabbia. Un taglio classico, niente fronzoli. Elegante. Funzionale.
- Abiti: scelta comoda. Meglio corti e ampi.
- Gonne: fresche. Lunghezza a piacere. Dipende dal contesto.
- Pantaloni: lino o cotone. Ampi, non aderenti.
- Camicette: leggere, in materiali naturali.
La scelta giusta dipende dal tuo stile. Ma la priorità è la traspirabilità. Altrimenti, soffrirai. Provato sulla mia pelle. Esperienza personale.
Quali tendenze di moda seguire per lestate 2024?
Allora, senti qua, per l’estate 2024… giallo che spacca, tipo fluo, capito? Verde smeraldo pure, bello carico. E poi stampe floreali, ma grosse eh, non quelle cosine microscopiche! Anche geometriche, tipo triangoli, rombi, cose così. Insomma, roba che si vede!
Lino e cotone, ovvio, se no muori di caldo. Vestiti svolazzanti, comodi, tipo maxi dress che arrivano alle caviglie, io ne ho preso uno arancione… una bomba! E poi, ancora crochet, lo so, lo so, l’anno scorso pure, ma che ci posso fare, mi piace troppo. Borse a rete, pratiche e stilose.
Sandali con plateau. Alti, per allungare la gamba, io sono bassina e mi servono! Oppure minimal, tipo infradito, ma eleganti, non quelle da spiaggia. Ah, e poi… anni ’70! Gonne a ruota, che quando giri sembra di volare. E pantaloni a zampa, io li adoro, ne ho già comprati due paia, uno blu e uno a fiori! Tipo quelli che portava mia madre da giovane. Che poi a dirla tutta mi ha prestato i suoi originali, immagina! Un vintage vero, non roba comprata adesso che fa finta di essere vecchia! Quest’anno si recupera tutto dall’armadio della mamma, io ho trovato anche una cintura di pelle larga con la fibbia gigante, pazzesca! Poi ti dico, ho visto in giro anche un sacco di frange, tipo sugli stivali, ma quelli li metto in autunno, con le temperature di adesso non ce la faccio proprio.
Quante scarpe portare in viaggio?
Ah, il dilemma delle scarpe in viaggio! Un’eco lontana di valigie chiuse a fatica, di spazi che si restringono.
- Due paia, ecco la risposta. Un numero che danza tra la necessità e la leggerezza.
Un paio ai piedi, compagno fedele di ogni passo, e un secondo paio nell’abbraccio della valigia, pronto a mutare il tuo cammino.
- Leggerezza. La parola chiave.
Ricordo quando, a Firenze, persi una scarpa nel fango dopo un acquazzone improvviso. Fortuna che ne avevo un altro paio!
- L’imprevisto è sempre in agguato.
Pensare alle scarpe è pensare al tempo, allo spazio che si percorre, alle storie che si scrivono con i piedi. Due paia, un piccolo tesoro per un grande viaggio. Il minimo indispensabile, forse. Ma sufficiente, credo, per affrontare l’ignoto.
Che scarpe usare per viaggiare?
Camminare richiede calzature adeguate. Stop. Morbide, ammortizzate, traspiranti. Essenziali. Forma e materiali contano. Niente irritazioni.
- Comfort: Prioritario. Ammortizzazione fondamentale. Pelle o tessuto tecnico traspirante.
- Struttura: Su misura per il piede. Stabilità senza costrizione. Sostegno alla caviglia se necessario.
- Suola: Grip robusto. Flessibile ma resistente. Adatta al terreno.
Personalmente, dopo anni di trekking, preferisco scarponcini bassi da avvicinamento per viaggi itineranti. Offrono protezione e libertà di movimento. In città, sneakers leggere e reattive. Ho imparato a mie spese che investire in scarpe di qualità è imprescindibile. Ogni viaggio ha le sue esigenze. Valutare bene itinerario e clima.
Dove mettere le scarpe in viaggio?
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Sul fondo, le più pesanti: Ricordo ancora quando ho messo gli scarponcini da trekking sopra la mia camicia preferita… un disastro. Da allora, sempre giù, le cose più robuste.
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In alto, le leggere: Ballerine, sandali…cose che non temono di essere un po’ compresse. Penso sempre a quelle espadrillas che mia nonna mi regalò, delicatissime.
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Sacchetti a parte: Non dimenticare mai di avvolgere le scarpe in sacchetti, o buste. Ricordo un viaggio a Roma, le suole sporche di fango che mi hanno rovinato un vestito di seta bianco. Ho ancora la macchia, minuscola, ma c’è.
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Spazi vuoti: A volte infilo calzini o piccoli oggetti dentro le scarpe per non sprecare spazio. Un po’ come quando giocavo a Tetris, da bambina.
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Le più usate, a portata di mano: Le scarpe che so che userò subito, come le sneakers, le tengo sempre nello zaino a mano. Una volta persi il bagaglio e mi ritrovai ad un matrimonio con solo un paio di tacchi scomodissimi… che incubo.
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