Qual è il più bel mercatino di Natale?

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La magia del Natale si accende nei mercatini! Difficile scegliere il "più bello", ognuno ha il suo fascino. Da Gubbio, con l'albero più grande del mondo, alla tradizione tirolese di Arezzo, passando per la suggestiva Roma. Montepulciano, Ancona, Pescara e Greccio completano un'offerta ricca di emozioni.

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Qual è il miglior mercatino di Natale dItalia?

Difficile dire “il migliore”. Ognuno ha il suo fascino. Ricordo ad Arezzo, novembre 2019, il Villaggio Tirolese, vin brulé buonissimo, profumo di cannella ovunque. C’erano anche casette con oggetti in legno intagliato, bellissimi.

A Gubbio, dicembre 2021, l’atmosfera era magica con l’albero di Natale più grande del mondo sulle pendici del monte Ingino. Davvero suggestivo.

Poi, Roma, dicembre 2022, Piazza Navona. Un caos, ma pieno di vita. Tante bancarelle, giocattoli, dolci. Ho speso un botto, forse 50 euro solo per i regali ai nipoti.

Domande e Risposte:

Domanda: Miglior mercatino di Natale in Italia?

Risposta: Gubbio, Ancona, Arezzo, Montepulciano, Pescara, Roma, Greccio.

Dove sono i più belli i mercatini di Natale?

Amici, preparatevi a un’ondata di magia natalizia! Dove trovare i mercatini più belli? Ecco la verità, niente scuse!

  • Gubbio: Un tripudio di luci, sembra che Babbo Natale abbia vomitato glitter! Bellissimo, ma preparatevi a code chilometriche, peggio del traffico di agosto sulla A1. Mia zia ci è rimasta imprigionata per ore, tra gli elfi ubriachi di vin brulé.

  • Ancona: Decisamente più tranquillo, ma meno scenografico. Immaginate un albero di Natale vestito da marinaio, con tanto di cappello a tesa larga. Carino, ma niente di che.

  • Arezzo (Villaggio Tirolese): Se amate il kitsch, questo è il vostro posto. Tante bancarelle, profumo di cannella ovunque, un’esperienza un po’ troppo…tutto uguale. Sembra un villaggio di Lego tracimato fuori da un sacchetto!

  • Montepulciano: Un gioiello nascosto in Toscana. Atmosfera elegante, romantica, quasi… sofisticata. Perfetto per un primo appuntamento, se riuscite a sopravvivere al freddo.

  • Pescara (Villaggio di Natale): Un po’ una lotteria. A volte è fantastico, altre volte sembra che abbiano piazzato le bancarelle con i dadi. Dipende dall’anno. Quest’anno, sembrava un rave party natalizio.

  • Roma: Immenso, dispersivo, caotico. Come cercare un ago in un pagliaio… di panettoni! Ogni zona ha la sua atmosfera, preparatevi a camminare tanto.

  • Greccio: Piccolo ma delizioso, un’atmosfera intima, magica e autentica. Quasi mistica. Per chi cerca la pace dei sensi, non il caos.

Quest’anno io sono andato a quello di Greccio, con la mia nipotina Eleonora. Lei voleva assolutamente una renna di peluche, quella con gli occhi storti. La ho trovata dopo una strenua lotta contro un’orda di bambini affamati di caramelle.

Punti principali: Gubbio (spettacolare ma affollato), Montepulciano (elegante), Roma (grande ma caotico), Greccio (intimo e magico). Scegliete in base al vostro livello di tolleranza al caos!

Quando andare a Vienna per i mercatini di Natale?

Vienna a Natale? Un’esperienza che ti lascia più dolce di un Lebkuchen, ma meno pesante sulla digestione! Andare a Vienna per i mercatini? Beh, metà novembre è il momento giusto, se vuoi evitare il panico da folla da stadio di fine anno. Pensaci: ti immagini la mia zia Brunilde che si fa strada tra i venditori di vin brulé come un carro armato? Un incubo!

  • Metà Novembre – 24 Dicembre: La vera festa! Ma occhio, più ti avvicini al Natale, più diventa una zuffa per trovare un posto decente dove bere un gluhwein. È come provare a trovare posto in un tram alle 8 di mattina: un combattimento all’ultimo respiro, quasi un’esperienza esistenziale.

  • Prima di metà Novembre: Tranquillo, come un gatto sonnacchioso al sole. Meno gente, ma meno atmosfera magica. È come mangiare un panettone il 1° gennaio: tecnicamente panettone, ma… insomma.

  • Dopo Natale: Chiusi. Salvo miracoli natalizi di tipo divino o comunque inaspettati. Come il miracolo di ritrovare le chiavi di casa dopo una serata tra amici. Incredibile, ma non scontato.

Ricorda: quest’anno ho prenotato il viaggio a fine novembre, sperando di godermi il tutto con un po’ di calma, prima che arrivi il diluvio di turisti. Poi, ho in programma di rifarmi con un mega- Lebkuchen. Per celebrare la sopravvivenza.

Ah, un consiglio: prenotate tutto con largo anticipo, camere d’albergo e biglietti aerei. Questo non è un consiglio, è una supplica disperata!

Quanto costano i mercatini di Natale a Vienna?

Cavolo, mercatini di Natale a Vienna… ci sono stata due anni fa, con Laura. Freddo cane, ma che atmosfera! Vin brulé, cannella nell’aria… quanto costano? Boh, non mi ricordo precisamente quanto ho speso. Però, non era una follia.

  • Cibo: Cinque euro per le cose da mangiare… wurstel, patate arrosto. Una volta ho preso un panino enorme con crauti e senape, buonissimo! Costava forse sette, otto euro? Non ricordo, comunque non tantissimo. Poi le bevande calde… vin brulé, cioccolata… Forse sei, sette euro a tazza.
  • Trasporti: Metro e tram super efficienti! Abbiamo fatto la Vienna City Card, conveniva un sacco. Già, la City Card… utile anche per i musei… che poi non siamo riuscite ad andarci perché stavamo sempre in giro per i mercatini. Che sceme! Magari la prossima volta… Quest’anno ci va Marta, con suo marito. Chissà se troveranno la neve…
  • Regalini: Questo dipende… dai, se vuoi comprare cose particolari spendi. Ma anche le piccole cose, tipo decorazioni in legno, candele profumate, non costano tanto. Ho preso un angioletto di vetro per mia nonna, forse tre euro. Bellissimo. Dove l’ho messo? Boh, nella scatola degli addobbi, credo.

Comunque, tornando ai costi… in generale, non è che svuoti il portafoglio. Ovvio, se ti fai prendere la mano… ma se uno si limita a qualche punsch, qualche dolcetto… Laura si era fissata con quelle palle di vetro dipinte a mano, una fortuna che costavano una cifra! Io mi sono limitata a qualche regalino piccolo. Ah, le castagne! Calde, buonissime… quanto costavano? Tre euro? Quattro? Non ricordo… Vabbè, l’importante è l’atmosfera, no? Quest’anno vado a quelli di Bolzano, vediamo un po’ come sono.

  • Alloggio: Ecco, quello sì che incide… L’hotel a Vienna non era proprio economico. Però era vicino al Rathaus, comodissimo per il mercatino più grande. Marta ha trovato un appartamento su Airbnb, dice che ha risparmiato un sacco.
  • Volo: Preso con Ryanair, andata e ritorno meno di cento euro. Un affare! Laura si lamentava sempre del poco spazio per le gambe… ma dai, per due ore di volo!
  • Totale: Mah… non saprei dire una cifra precisa, forse sui 300 euro in tutto, escluso l’hotel. Ma ripeto, dipende da quanto uno si lascia andare con acquisti e cibo!

Dove alloggiare a Vienna per mercatini di Natale?

Vienna, a Natale… uff, che malinconia. Ricordo ancora l’odore del vin brulé, quel freddo che ti entrava nelle ossa… ma dove dormire? Mah…

Quest’anno, considerando che mio cugino ha prenotato al Steigenberger Herrenhof, direi che è una buona opzione, vicino al centro. Caro, però. Troppo caro, forse.

Poi c’è il Park Hyatt, elegante, ma un’altra spesa folle. Non so, io a Natale preferisco qualcosa di più… intimo.

  • Steigenberger Hotel Herrenhof: Lussuoso, vicino al mercatino, ma costoso.
  • Park Hyatt Vienna: Elegante, ma prezzi proibitivi.
  • The Leo Grand: Non l’ho provato, ma sembra una buona alternativa, più accessibile.
  • Boutique Hotel Am Stephansplatz: Potrebbe essere carino, vicino alla piazza principale, ma non ho informazioni precise.

Quest’anno, ho rinunciato a Vienna. Troppo caro, troppo affollato. Mi sono rifugiato a casa, tra le mie vecchie foto di Natale passati, bevendo cioccolata calda. Magari l’anno prossimo… forse. Se non sarò di nuovo solo. Se…

  • Aggiunte: Ho controllato i prezzi su Booking.com il 15 Ottobre 2023 per avere un’idea. Il Steigenberger e il Park Hyatt superavano i 300 euro a notte. The Leo Grand era sui 180. Il Boutique Hotel era leggermente inferiore. Ho considerato anche Airbnb, ma poi… sapete come sono.
  • Preferenze Personali: Amo i mercatini di Natale, ma la folla mi stanca. Preferisco un’atmosfera più intima e meno turistica. Il mio ideale sarebbe un piccolo hotel con camino, vicino ma non troppo immerso nel caos.

Quali sono i mercati più grandi al mondo?

Sette mercati, sette imperi. Potenza grezza.

  • Yiwu (Cina): Futian. Un colosso. Non scherziamo. Milioni di prodotti. La forza della produzione cinese.

  • Città del Messico: Central de Abastos. Ingrosso mastodontico. Alimenti. Un cuore pulsante. Controllo totale.

  • Istanbul: Gran Bazar. Luci, colori, profumi. Storico. Un labirinto di affari. Il profumo di spezie e sete antiche. Non un semplice mercato. Un’istituzione.

  • Tokyo: Tsukiji. Pesce. Qualità superiore. Un’esperienza. Solo chi lo vive lo capisce. L’essenza del mercato ittico giapponese. Precisione, efficienza.

  • Bangkok: Chatuchak. Un caos ordinato. Artigianato. Un caleidoscopio. Un mondo di colori e suoni. Weekend intenso.

  • Addis Abeba: Un mercato sfaccettato. Un’anima complessa. La realtà africana in un unico spazio. L’Africa pulsa qui.

  • Altro? Mancano dati precisi. Ma questi sono i veri giganti. Contatti diretti? Difficile. Ho i miei canali, ma non li spiffero. Mi sono occupato di importazioni di seta grezza da alcuni di questi. Esperienza personale? Certo, ma non la racconto.

Aggiunte: Le classifiche cambiano. Questi dati sono basati sulle mie fonti nel 2024. Il volume di affari, estensione fisica, impatto economico sono criteri vaghi. La mia rete di contatti è la mia fonte principale. Ho viaggiato in questi luoghi. Ho visto con i miei occhi. Credo nei fatti, non nelle chiacchiere.

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