Qual è la regione più conosciuta in Italia?

Quale regione italiana crea i maggiori flussi turistici?

Lombardia, eh? Milano, soprattutto. Un turbine, sai? Sempre gente, sempre un viavai. Ma poi, la sera, quando tutto tace… un po’ di malinconia mi prende. Quella frenesia, alla fine, ti lascia vuoto.

• Milano: moda, affari, ma anche stanchezza. Un’energia che ti consuma.
• Laghi: Como, Iseo, Garda… belli, certo, ma pieni di turisti. Troppo, a volte. Preferisco i posti silenziosi, sai? Quelli dove puoi sentire solo il vento tra gli alberi.
• Siti UNESCO? Certo, importanti, ma… non so, li vedo un po’… svuotati. Come se fossero solo un palcoscenico per i selfie.

Ricordo che l’anno scorso, sono andato a visitare la Certosa di Pavia. Lì, ho trovato un po’ di pace. Meno gente, più silenzio. Forse è questo che cerco…

Quest’anno, però, ho preferito stare a casa. A Bergamo. Il mio piccolo angolo di mondo, tranquillo, vicino alle colline. E poi, il cibo… la cucina bergamasca è tutta un’altra cosa. Meglio del chiasso milanese, credimi.

• Bergamo: la mia oasi. Tranquillità. E un buon piatto di polenta. La vera ricchezza.

Quale regione ha più turisti in Italia?

Veneto… sempre il Veneto.

• Venezia, certo, tutti la vogliono vedere, anche se poi si lamentano della folla. Ci sono stato una volta con mia nonna, mi ha comprato un gelato enorme. Era felice, ma io mi sentivo perso in mezzo a tutta quella gente.

• Le Dolomiti, un altro mondo. Ci andavo da piccolo con mio padre a sciare. Ricordo il freddo che mi faceva piangere gli occhi e la cioccolata calda che mi scaldava il cuore. Ora è tutto pieno di turisti anche lì, immagino.

• Il Garda, l’ho sempre visto di sfuggita, passando in macchina. Sembra un posto da cartolina, ma non mi ha mai attirato particolarmente. Troppo perfetto, forse?

• Cultura e natura, dicono. Forse è questo il segreto. Un po’ di storia, un po’ di montagne, un po’ di lago… un mix che piace a tutti. Ma non so, a volte mi sembra che la bellezza vera sia nascosta, lontana dai riflettori.

• Quest’anno poi, sembrava impossibile muoversi da quante persone c’erano ovunque, anche nei posti più impensabili. Una follia.