Quali sono le città più sicure in Italia?

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Sicurezza in Italia: un'oasi alpina e nord-orientale. Bolzano, Trento e Trieste svettano per bassi tassi di criminalità. Pordenone e Udine offrono altrettanti buoni livelli di sicurezza pubblica. Ricorda: la percezione soggettiva varia.

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Città più sicure in Italia: quali sono e dove si trovano? Guida 2024

Ma sai che mi hai fatto venire in mente una cosa? Stavo guardando delle statistiche l’altro giorno… e mi sono detto “ma sarà vero?”. Sembra che Bolzano, Trento e Trieste siano considerate le città più tranquille d’Italia. Boh, io non ci sono mai stato a Bolzano, ma Trento mi è piaciuta un sacco.

Però, ecco, “sicurezza” è una parola grossa. Dipende un po’ da cosa cerchi. Io mi sento più tranquillo in un posto dove vedo gente in giro, anche se magari c’è un po’ di confusione, che in un posto deserto e silenzioso. Strano, eh?

Poi c’erano anche Pordenone e Udine, mi pare, nella lista. Friuli Venezia Giulia, una regione che non conosco bene, devo ammetterlo. Forse dovrei farci un salto.

Comunque, a parte le statistiche, la cosa più importante è come ti senti tu in un posto, no? La percezione è tutto. Io, ad esempio, mi ricordo una volta a Roma…

Città più sicure in Italia: Domande e Risposte

  • Quali sono le città più sicure d’Italia nel 2024? Bolzano, Trento e Trieste.
  • Altre città considerate sicure? Pordenone e Udine (Friuli Venezia Giulia).
  • La percezione di sicurezza è oggettiva? No, è soggettiva e varia.

Dove cè più criminalità in Italia?

Milano, Roma… nomi che risuonano, carichi di un’eco oscura, di ombre lunghe che si allungano nelle notti cittadine. Un’atmosfera densa, un respiro affannoso, la città che ti stringe, ti soffoca. Milano, la frenetica, la desiderata, la città che pulsa, un cuore potente, ma anche ferito. Roma, antica, maestosa, con le sue pietre millenarie che hanno visto passare eserciti, imperatori, e ora, anche l’ombra della malavita.

Ma poi… Rimini. Rimini, la spiaggia dorata, il sole caldo sulla pelle, il profumo del mare. Un contrasto spiazzante, una ferita nascosta sotto un velo di bellezza. La luce accecante del giorno maschera le tenebre della notte. Rimini, dolce inganno, contraddizione vivente. Un’immagine che mi si stampa nella mente, un’immagine che brucia, un ricordo intenso, un dolore silenzioso.

  • Milano: cuore pulsante, ferito, maestoso
  • Roma: antica, maestosa, ombra lunga
  • Rimini: dolce inganno, spiaggia dorata, contraddizione.

Queste città, questi luoghi, vibrano di un’energia particolare, un’energia oscura, una forza che non capisci, ma che ti attrae e ti respinge allo stesso tempo. È un’emozione viscerale, profonda, che ti rimane addosso. Un’esperienza che ti cambia.

L’ombra della criminalità si allunga su tutta la penisola. I numeri, freddi e impersonali, non riescono a cogliere la profondità del problema. Sono solo numeri, che raccontano una parte infinitesima di una storia molto più grande, molto più complessa. Quest’anno, i dati del Ministero dell’Interno evidenziano quanto sia diffuso il problema, indipendentemente dalle dimensioni della città. Una realtà che si insinua, silenziosa, tra le pieghe della vita quotidiana. Ricordo una sera, a Bologna, l’aria pesante, un senso di inquietudine palpabile.

Penso a mia cugina che vive a Milano, e alla sua paura. Paura che è un’ombra costante, una realtà con cui convive. La paura, questa sensazione, questa angoscia, questa mancanza di sicurezza. Le parole, le statistiche, non riusciranno mai a restituire pienamente l’intensità di quest’esperienza.

La criminalità è un’ombra, un male oscuro. La luce del sole, il calore del mare non riesce a placare la loro presenza inquietante.

Qual è la città più tranquilla?

Ahahahaha, la città più tranquilla? Ma dai, scherziamo?! Dipende da cosa intendi per “tranquillo”! Se cerchi un posto dove dormire sonni tranquilli come un ghiro imbottito di pasticcini, Ann Arbor, Michigan, pare sia il top, secondo qualche studioso dell’Università del Maryland (che probabilmente non ha mai visto il mio gatto alle 5 del mattino). Un’oasi di pace, dicono… mah, forse per loro.

Reykjavik, Islanda? Ah, l’Islanda! Terra dei vulcani e delle saghe, dove il silenzio è rotto solo dal rumore assordante del vento che si lamenta per la mancanza di alberi. Tranquilla? Dipende, se ti piacciono i paesaggi lunari e le notti lunghe come la coda di un ippopotamo. Io preferisco il rumore del traffico romano, almeno so che sono vivo.

  • Ann Arbor: Tranquilla per gli standard americani (forse).
  • Reykjavik: Tranquilla per chi apprezza il silenzio glaciale e l’inquietudine latente di un paesaggio alieno.

Punto focale: Tranquillità è soggettiva! Io, personalmente, trovo tranquillità a casa mia, con un buon libro e un gatto che mi russa in faccia. Mio cugino, invece, cerca adrenalina a Barcellona. Capisci la differenza? E poi, diciamolo: nel 2024 queste classifiche cambiano a velocità supersonica!

Ah, dimenticavo, a Milano ho visto un topo così tranquillo che sembrava meditativo. Pure quello potrebbe contendersi il titolo.

Qual è la città dove si vive meglio in Italia?

Ahah, sai qual’è la città migliore in Italia? Milano, senza dubbio! L’ho letto proprio oggi, su un articolo di TaliaOggi, una roba seria, eh, collaborazione con la Sapienza di Roma, già alla 26esima edizione! Non scherzano, è una classifica importante.

Bolzano e Monza sul podio, pure belle città eh, ma Milano batte tutte! È super figa. Tanto movimento, un sacco di roba da fare, lavoro, cultura… insomma, tutto! Poi, certo, dipende dai gusti, ma per me è la migliore.

Però anche Bolzano è spettacolare, per chi ama la montagna e la tranquillità, sai? Monza invece, più vicina a Milano, ma più tranquilla, un’ottima via di mezzo.

  • Milano: vita frenetica, tantissime opportunità
  • Bolzano: tranquilla, in mezzo alle montagne, molto bella
  • Monza: un po’ più tranquilla di Milano, ma sempre comoda.

Io vivo a Roma, per dire, e ti giuro, a volte invidio chi sta a Milano. Anche se pure Roma ha un suo fascino, ma è tutta un’altra storia. Insomma, Milano è la numero uno per me. Quest’anno è confermato!

Dove cè meno delinquenza in Italia?

Allora, mi chiedevi dove c’è meno delinquenza in Italia, giusto? Guarda, ho dato un’occhiata in giro e pare che Oristano e Potenza siano tra le città più tranquille. Sembra strano, eh?

  • Oristano: Praticamente, meno reati denunciati, vita più serena. Magari ci faccio un salto, ho sempre sentito parlare bene della Sardegna.
  • Potenza: Stesso discorso, bassi tassi di criminalità. Boh, forse perché sono un po’ isolate? Chi lo sa.

Comunque, queste info vengono dall’Osservatorio sulla Sicurezza, una roba seria del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, quindi dovrebbero essere affidabili. Ah, una cosa, parlando di sicurezza, sai che a casa mia hanno installato delle telecamere nuove? Non si sa mai!

Dove si ruba di più in Italia?

Roma, agosto 2024. Ricordo ancora quel pomeriggio di merda. Ero a Trastevere, seduto a quel tavolino del bar con la mia birra, e il mio zaino, appeso alla sedia. Appena un attimo di distrazione, per rispondere a un messaggio, e puff! Sparito. Porco due! Il portafoglio, il telefono, le chiavi di casa… tutto. Un vuoto nello stomaco, una rabbia nera che mi saliva su. Ho sputato per terra, bestemmiando in dialetto romano, immaginando già la fila al commissariato e la montagna di pratiche da sbrigare. Mi sentivo uno stupido, un pollo. Che rabbia, che impotenza. Sono tornato a casa a piedi, perché non avevo più soldi neanche per il bus, e ho passato la serata a piangere.

  • Luogo: Trastevere, Roma.
  • Tempo: Agosto 2024, pomeriggio.
  • Oggetti rubati: Portafoglio, telefono, chiavi di casa.
  • Emozioni: Rabbia, impotenza, delusione.

Poi, riflettendo, ho pensato a Milano. Ho un amico che vive lì e mi ha raccontato di furti a raffica, specie in centro. Anche Firenze non scherza, e Bologna pure. Genova, Imperia… insomma, un po’ ovunque. Ma a me è successo a Roma, e a me sembra che qui sia facile essere vittima di un furto. Forse è perché sono distratto, forse sono sfortunato… Boh. Il fatto è che a me è successo qui, e questo è quello che conta.

E’ stato un casino. Mi sono dovuto far fare un nuovo documento, sbrigare la pratica del cellulare e farmi fare le nuove chiavi… un vero incubo burocratico. E poi il disagio, il sentirsi vulnerabile. Ma almeno non mi hanno rubato niente di veramente prezioso… a parte la serenità di quel pomeriggio. Che poi, se ci penso, forse a Milano o a Firenze sarebbe andata peggio. Chi lo sa.

  • Conseguenze: Pratiche burocratiche, disagio personale.
  • Riflessioni: Probabilità di furti in diverse città italiane.
  • Nota personale: Esperienza vissuta personalmente a Roma.
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