Quante camere può avere un b&b senza partita IVA?

Ma dimmi, quante stanze può avere un B&B senza partita IVA? Questa è una domanda che mi sono fatta anche io, sai? Perché, diciamocelo, l’idea di aprire un piccolo B&B, così, intimo, mi ronza in testa da un po’. Tre stanze? Sei? Mi sembrava una follia, all’inizio. Poi ho iniziato a informarmi, e la cosa è diventata… complicata.

Ho letto da qualche parte che si parla di 3-6 stanze, distribuite al massimo in due appartamenti. Venti posti letto, dicevano. Venti! Ma è un’enormità, no? Io immaginavo qualcosa di più piccolo, più… mio. Magari tre stanze, tranquille, con un piccolo giardino dove poter bere il caffè la mattina, come facevo a casa dei miei nonni. Ricordo ancora l’odore delle piante, quel profumo di terra umida… Mi piacerebbe ricreare quella sensazione, sai?

Dipende dalla regione, dicono. Certo, è ovvio, ogni regione ha le sue leggi. Ma a me, sinceramente, questa variabilità un po’ mi spaventa. Non voglio ritrovarmi a fare i conti con mille permessi e regolamenti che non capisco. Vorrei qualcosa di semplice, di pulito. Un piccolo nido, ecco, questo è quello che voglio. Magari con qualche stanza in più, se poi trovo il posto giusto, chi lo sa? Ma non più di cinque, sei al massimo, giuro! Ricordo la zia Emilia, che aveva un piccolo agriturismo… aveva solo quattro camere, ma erano sempre piene, e lei era felice così, senza stress. E poi, a me, che sono un disastro con la burocrazia, l’idea di una cosa grande mi fa venire l’orticaria, se proprio devo essere sincera.

Insomma, il numero delle stanze è solo un punto di partenza. L’importante è creare un ambiente accogliente, familiare. E forse, alla fine, tre stanze tranquille saranno perfette. O magari quattro. Chi lo sa? Questo, lo scoprirò solo quando troverò il posto giusto.

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