Come si dice nero in dialetto veneto?
In Veneto, nero si può esprimere con la locuzione avèr el samòro, che letteralmente indica la presenza di un colore scuro intenso. La sfumatura del significato varia a seconda del contesto.
Come si dice “Nero” in dialetto veneto
In dialetto veneto, il colore nero non viene espresso direttamente con un singolo termine, ma attraverso una particolare locuzione: “avèr el samòro”.
Letteralmente, “avèr el samòro” significa “avere il samòro”, dove il termine “samòro” indica un colore scuro e intenso, simile al nero. Questa locuzione viene utilizzata per descrivere sia oggetti che persone, e assume sfumature di significato diverse a seconda del contesto.
In senso letterale, “avèr el samòro” si riferisce alla presenza di un colore nero intenso, come nel caso di un abito nero elegante o di una notte buia. Tuttavia, può essere utilizzato anche in senso figurato per indicare qualcosa di negativo o poco piacevole, come una situazione difficile o una persona malvagia.
Ad esempio:
- “Quel vestito xe proprio nero” (Quel vestito è davvero nero)
- “La note xe tanto scura, go el samòro davanti ai oci” (La notte è molto buia, ho il nero davanti agli occhi)
- “Quel tipo xe un samòro” (Quel tipo è una persona cattiva)
- “Sta storia xe proprio un samòro” (Questa storia è davvero triste)
Oltre a “avèr el samòro”, esistono altri modi per esprimere il concetto di nero in dialetto veneto, sebbene siano meno comuni. Tra questi, troviamo:
- “Nero come la pegola” (nero come la pece)
- “Nero come el carbone” (nero come il carbone)
- “Nero come la notte” (nero come la notte)
Queste espressioni sono solitamente utilizzate per enfatizzare l’intensità del colore nero o per creare un effetto poetico o drammatico.
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