Come si legge il codice ATECO?
Il codice ATECO si legge gerarchicamente, da una lettera iniziale (Sezione) a un massimo di sei cifre (Sottocategoria). Ogni livello aggiunge dettaglio: due cifre per la Divisione, tre per il Gruppo, quattro per la Classe, cinque per la Categoria e sei per la Sottocategoria, specificando progressivamente lattività economica.
Decifrare il codice ATECO: una guida alla lettura gerarchica
Il codice ATECO, acronimo di “ATtività ECOnomiche”, rappresenta un sistema di classificazione fondamentale per identificare in modo preciso e univoco le attività svolte dalle imprese italiane. Capire come leggerlo correttamente è essenziale per orientarsi nel panorama economico e comprendere la natura specifica di un’azienda. La sua struttura gerarchica, simile a un albero che si ramifica progressivamente, consente una lettura a diversi livelli di dettaglio, partendo da una visione generale fino ad arrivare ad una specifica nicchia di mercato.
La chiave per decifrare il codice ATECO risiede nella sua progressiva articolazione, che si sviluppa attraverso una sequenza alfanumerica. Il primo livello, rappresentato da una lettera maiuscola, identifica la Sezione di appartenenza dell’attività. Ad esempio, la lettera “F” corrisponde alle “Costruzioni”. Questo livello offre una panoramica macro del settore economico di riferimento.
Proseguendo nella lettura, si incontrano le Divisioni, rappresentate dalle prime due cifre del codice. Sempre prendendo come esempio il settore delle costruzioni (“F”), la divisione “41” indica le “Costruzioni di edifici residenziali e non residenziali”. A questo livello si inizia a delineare con maggiore precisione il tipo di attività svolta.
Il terzo livello, costituito dalle prime tre cifre, definisce il Gruppo. Ad esempio, “412” identifica le “Costruzioni di edifici residenziali”. La specificità aumenta ulteriormente, restringendo il campo d’azione dell’impresa.
Aggiungendo una quarta cifra, si arriva alla Classe, che fornisce un ulteriore livello di dettaglio. “4120” indica genericamente le “Costruzioni di edifici residenziali”, mentre “4120.01” – con l’aggiunta “.01” specificata nella tabella ATECO 2007 e nella sua versione aggiornata – potrebbe indicare, ad esempio (ipotesi a scopo esemplificativo, non presente nella classificazione ufficiale), “Costruzioni di villette unifamiliari”.
Il quinto livello, rappresentato dalle prime cinque cifre, definisce la Categoria. Qui la precisione si fa ancora più chirurgica, individuando una specifica tipologia di attività all’interno della classe. Ipotizzando sempre l’esempio precedente (fittizio), “4120.01.1” potrebbe indicare “Costruzioni di villette unifamiliari in legno”.
Infine, il sesto e ultimo livello, composto da sei cifre, individua la Sottocategoria. Questo livello rappresenta il massimo grado di dettaglio nella classificazione ATECO, definendo una nicchia di mercato estremamente specifica. Seguendo l’esempio (sempre fittizio), “4120.01.10” potrebbe indicare “Costruzioni di villette unifamiliari in legno prefabbricate”.
In sintesi, la lettura del codice ATECO procede in modo gerarchico, aggiungendo progressivamente dettagli e specificità all’attività economica considerata. Dalla Sezione, che offre una visione generale del settore, si arriva alla Sottocategoria, che individua una nicchia di mercato estremamente precisa. Comprendere questa struttura gerarchica è fondamentale per interpretare correttamente il codice ATECO e ottenere informazioni precise sull’attività svolta da un’impresa.
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