Come si traduce il piuccheperfetto greco in italiano?

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Il più-che-perfetto greco si traduce in italiano con il trapassato prossimo. Questo tempo verbale indica unazione passata anteriore ad unaltra azione passata, rappresentando un evento già concluso prima di un altro evento passato. Esempio: Aveva mangiato (più-che-perfetto) prima che arrivasse (imperfetto) il suo amico.

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Ma come si traduce quel maledetto piuccheperfetto greco? Ogni volta mi viene un’ansia… Ricordo quando studiavo a scuola, che casino! Mi sembrava una roba aliena, incomprensibile. Ricordo la prof, la Signora Rossi, che cercava di spiegarcelo con esempi assurdi, tipo… boh, non ricordo più. Ma l’idea generale, quella sì, mi è rimasta.

In italiano, si usa il trapassato prossimo, giusto? Giusto, sì. Ma poi, nella pratica… è diverso. È come se ci fosse una sfumatura che non riesci a mettere a fuoco. Sai, quel senso di anteriorità rispetto ad un’altra azione passata… è delicato, no? Non è una cosa semplice come sembra.

Per esempio, io una volta, ero a Roma, già avevo visitato il Colosseo (trapassato prossimo, ecco!), quando incontrò per caso quella mia vecchia amica delle medie. Incredibile, vero? Avevo già visto tutta quella meraviglia, ero stanca morta, e poi lei, apparsa dal nulla! Ecco, quella “avevo visto” è il nostro piuccheperfetto greco, che trasmette proprio quel senso di azione conclusa prima di un’altra azione passata (l’incontro con l’amica).

Qualcuno dice che il trapassato remoto sarebbe più preciso in certi casi, ma io, sinceramente, mi sono sempre persa un po’ tra i due. Forse è una questione di sfumature… di contesto… o forse, più semplicemente, di quanto bene si è capita la lezione di greco alle superiori! Magari se avessi prestato più attenzione… ah, ma chi se lo ricorda più! Comunque, l’importante è capire il concetto di anteriorità, no? E quello, in fondo, si capisce. Speriamo!

#Greco Antico #Tempi Verbali #Traduzione Ita