Quando i neonati iniziano a mettersi le mani in bocca?

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Verso i tre mesi, i neonati mostrano un maggiore controllo del capo, sia prono che seduti. Iniziano a scoprire le proprie mani, aprendo e chiudendo le dita e portandole alla bocca per esplorarle. Possono anche afferrare e scuotere oggetti, per poi lasciarli cadere.

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Il Fascino Inesorabile della Bocca: Quando il Neonato Inizia a Esplorare il Mondo con le Mani

Il percorso di crescita di un neonato è un viaggio straordinario, costellato di piccole conquiste che, una dopo l’altra, aprono le porte alla scoperta del mondo. Tra queste tappe fondamentali, l’atto di portare le mani alla bocca rappresenta un momento cruciale, un segnale che il bambino sta evolvendo non solo fisicamente, ma anche cognitivamente. Ma quando esattamente i genitori possono aspettarsi di assistere a questo affascinante spettacolo?

Come spesso accade nello sviluppo infantile, non esiste una regola precisa e universalmente valida. Tuttavia, la maggior parte dei neonati inizia a mostrare un interesse crescente per le proprie mani, e a portarle alla bocca, intorno ai tre mesi di età. Questo periodo coincide con un progresso significativo nello sviluppo motorio. Intorno a questa età, infatti, i bambini acquisiscono un maggiore controllo del capo, sia quando sono proni (a pancia in giù) che quando vengono sostenuti in posizione seduta. Questa maggiore stabilità e controllo del corpo permette loro di dedicare più attenzione all’esplorazione delle proprie estremità.

Ed è proprio in questo momento che le mani, prima percepite come oggetti estranei, iniziano ad attirare l’attenzione del bambino. Il piccolo esploratore inizia ad aprire e chiudere le dita, a osservarle con curiosità, quasi a voler decifrarne il mistero. L’attrazione diventa irrefrenabile e, inevitabilmente, le mani si avvicinano alla bocca.

Ma perché questo impulso così forte? La bocca, per un neonato, è molto più di un semplice organo per l’alimentazione. È un sensore potentissimo, ricco di terminazioni nervose che permettono di percepire il mondo in modo intenso. Attraverso la suzione e l’esplorazione orale, il bambino acquisisce informazioni preziose su consistenza, forma e temperatura degli oggetti.

Quindi, quando il neonato si mette le mani in bocca, non sta semplicemente succhiando. Sta compiendo un vero e proprio atto di esplorazione sensoriale. Sta imparando a conoscere il proprio corpo e, indirettamente, il mondo che lo circonda.

Oltre a esplorare le proprie mani, in questo periodo il bambino inizia anche a mostrare interesse per gli oggetti esterni. Inizia ad afferrarli, spesso in modo goffo e incerto, e a scuoterli con entusiasmo. Anche questi oggetti, prima o poi, finiscono inevitabilmente nella bocca, ampliando ulteriormente l’esperienza sensoriale del bambino.

È importante sottolineare che questo comportamento è del tutto normale e positivo. Non bisogna scoraggiare il bambino dal portare le mani alla bocca, a meno che non vi siano rischi concreti per la sua salute (ad esempio, se le mani sono sporche o se sta mettendo in bocca oggetti pericolosi).

In conclusione, l’esplorazione orale delle mani, che inizia intorno ai tre mesi, rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo del neonato. È un segnale di progresso motorio, cognitivo e sensoriale, un’ulteriore prova della straordinaria capacità del bambino di imparare e crescere attraverso l’esperienza diretta con il mondo che lo circonda. Un momento da osservare con stupore e da accogliere con consapevolezza, supportando il piccolo esploratore nel suo affascinante viaggio di scoperta.