Chi non sa nuotare può fare sub?

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"Non è indispensabile essere nuotatori provetti per iniziare a fare immersioni. I corsi base richiedono generalmente la capacità di galleggiare, ma non è necessario uno stile di nuoto specifico. L'importante è non andare a fondo!"

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Si può fare immersioni subacquee se non si sa nuotare? Requisiti e consigli.

Ok, allora, vediamo un po’. Immersioni e non saper nuotare? Mmm, domanda interessante.

Allora, guarda, non è che ti chiedano di essere Phelps, però ecco, se affoghi come un sasso, forse l’immersione non è proprio la tua passione del momento. Mi spiego?

Diciamo che “galleggiare” è il minimo sindacale. Tipo, se ti butto in piscina e rimani a galla senza panico, beh, sei già a buon punto. Poi, ovvio, dipende dal corso e dall’istruttore.

Mi ricordo, un’estate a Cala Gonone, Sardegna (wow, che posto!), ho visto un signore un po’ in sovrappeso fare fatica a tornare sulla barca dopo l’immersione. Era un po’ impacciato, ecco, ma si vedeva che era a suo agio sott’acqua. Quindi, vedi, non è tutto una questione di stile libero perfetto.

Però, diciamocelo, un po’ di acquaticità aiuta. Ti senti più sicuro, più rilassato, e godi di più l’esperienza. Poi, oh, magari impari a nuotare dopo, chi lo sa?

Domanda: Si può fare immersioni subacquee se non si sa nuotare?

Risposta: In genere, i corsi base richiedono di saper galleggiare. Non è necessario essere un nuotatore esperto.

Chi non può fare subacquea?

Sai, a quest’ora… penso a chi non può immergersi. Mi viene in mente mio zio, aveva avuto un collasso polmonare, un pneumotorace, gli dissero di non farlo mai più. Gli occhi gli si riempivano di tristezza quando parlava del mare.

E poi il diabete… leggevo di programmi speciali, per chi lo ha, ma… un amico, Marco, lo aveva, ha rinunciato. Troppa paura, diceva, che qualcosa andasse storto. Preferiva stare a terra a guardare le onde. Lui che amava tanto il mare…

  • Collasso polmonare (pneumotorace): Assolutamente vietato. Mio zio lo sa bene, purtroppo.
  • Diabete: Ci sono programmi, ma molti rinunciano, come Marco, per i rischi.
  • Consulenza medica: Fondamentale, in ogni caso. Meglio prevenire.

Quest’anno, però, ho saputo che un centro subacqueo vicino a casa mia offre corsi di immersione adattati per persone con disabilità. Non so molto, ma sembra una bella cosa. Un piccolo raggio di sole. Magari… magari Marco… magari anche mio zio… ma è solo un pensiero notturno. Un desiderio, forse.

Cosa serve per fare il sub?

Serve roba seria.

  • Maschera, pinne, muta. Base.
  • GAV, bombola, erogatore: respirazione assicurata.
  • Cintura pesi, essenziale per la galleggiabilità.
  • Coltello, torcia: sicurezza prima di tutto. Non scherziamo.
  • Bussola, computer subacqueo: orientamento preciso. Mai improvvisare.
  • Guida subacquea, carte nautiche: indispensabili. Punto.

Quest’anno, ho aggiunto un faro subacqueo alla mia attrezzatura. Potenza extra. Ho cambiato il computer, modello nuovo, più preciso. Il mio vecchio era lento.

  • Guanti, calzari: protezione adeguata. Cruciale.
  • Taccuino: appunti immersione. Necessario per me.

Ogni immersione è a rischio. Preparazione impeccabile. Nessuna eccezione.

Perché chi non sa nuotare affonda?

Sai, è strano pensare all’acqua. Sembra così innocua, ma… poi ti prende, ti trascina giù. Ricordo mio fratello, più piccolo, che piangeva perché non riusciva a galleggiare. Aveva paura, una paura vera, che gli stringeva la gola.

Questa cosa del non saper nuotare… è una mancanza di controllo, no? Non è solo non sapere come muoversi, è non avere il potere di decidere dove stare. Ti ritrovi sotto, e non puoi farci niente. È una sensazione di impotenza, terribile.

Perché affonda? Perché il corpo è più denso dell’acqua, semplice. Ma la densità non spiega la paura, la disperazione… quella sensazione di vuoto nello stomaco. È la lotta per respirare, quella che ti soffoca davvero.

  • Densità corporea superiore a quella dell’acqua: questo è il motivo fisico.
  • Mancanza di capacità motorie acquatiche: incapacità di galleggiare o di propulsione.
  • Panico: l’elemento più pericoloso, ti fa consumare energie inutilmente.

Quest’anno, ho visto un corso di salvamento, nella mia piscina comunale a Roma. Hanno spiegato tutto bene, ma… non so, forse la teoria non basta mai. Magari un giorno, ci provo anch’io, a imparare a nuotare. Magari. Ma stasera, preferisco solo pensare a questo, al peso dell’acqua. E a mio fratello.

Chi non può fare immersioni subacquee?

Chi NON si immerge:

  • Diabetici senza controllo: Protocolli specifici, ma il rischio resta. Ignorarli è follia.

  • Pneumotorace pregresso: Un polmone collassato una volta, collasserà di nuovo sott’acqua. Fatale.

  • Dubbio? Medico: Non c’è scusa. La vita vale più di un’immersione. Sempre.

Informazioni extra:

Il rischio di immersioni con patologie preesistenti è esponenziale in profondità. L’azoto, l’ossigeno, la pressione: tutto amplifica le debolezze del corpo. Fidati. Non sfidare il mare.

Cosa non si deve fare quando si ha la pressione alta?

Ecco cosa evitare con la pressione alta:

  • Formaggi stagionati, insaccati, carni salate e pesce in salamoia: sono ricchi di sodio, un nemico giurato dell’ipertensione. Un pizzico di parmigiano ogni tanto non farà crollare il mondo, ma meglio non esagerare!
  • Eccesso di sale (e derivati): il sodio è ovunque, anche dove non te lo aspetti. Leggi sempre le etichette!
  • Picchi glicemici: i dolci, ahimè, possono alzare la pressione. Meglio optare per frutta fresca o un quadratino di cioccolato fondente.

Curiosità: sapevi che anche lo stress influisce sulla pressione? Trovare un modo per rilassarsi è fondamentale. Io, ad esempio, suono il sassofono! E tu?

Chi soffre di pressione alta può stare al sole?

Assolutamente sì, chi soffre di ipertensione può godere del sole, ma con alcune accortezze fondamentali.

  • Moderazione è la parola chiave: L’esposizione prolungata e intensa può causare vasodilatazione, un meccanismo che, sebbene possa abbassare temporaneamente la pressione, rischia di affaticare il sistema cardiovascolare. Immagina sia come una danza: un passo falso e l’equilibrio si perde.

  • Protezione solare: Fondamentale proteggere la pelle con creme ad alto fattore di protezione. Le scottature stressano l’organismo e possono influire sulla pressione. Non dimenticare un cappello a tesa larga e occhiali da sole.

  • Idratazione costante: Bere molta acqua aiuta a mantenere la pressione stabile, specialmente quando si suda. Un corpo ben idratato è un corpo che funziona meglio.

  • Evitare le ore più calde: Concentrati nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, quando il sole è meno aggressivo. Personalmente, preferisco una passeggiata all’alba.

  • Ascoltare il proprio corpo: Se si avvertono vertigini, mal di testa o altri sintomi, è importante fermarsi e cercare un luogo fresco. Il corpo sa sempre cosa è meglio per sé.

Alcuni studi suggeriscono che la vitamina D, prodotta grazie all’esposizione solare, può avere effetti benefici sulla pressione arteriosa. Tuttavia, è essenziale bilanciare questo aspetto con i rischi di un’esposizione eccessiva.

Chi soffre di pressione alta può fare immersioni?

L’ipertensione e le immersioni subacquee possono coesistere, ma con prudenza.

  • Controllo medico: Fondamentale il parere di un medico esperto in medicina subacquea. Valuterà la stabilità pressoria e l’idoneità all’immersione.
  • Farmaci: Alcuni farmaci antipertensivi sono compatibili, altri meno. La scelta va discussa col medico.
  • Stile di vita: Dieta equilibrata e attività fisica moderata aiutano a tenere sotto controllo la pressione.
  • Profondità: Evitare immersioni profonde, che possono stressare l’apparato cardiovascolare.
  • Stress: Gestire lo stress è cruciale. Tecniche di rilassamento come la meditazione possono essere utili.

L’immersione è un’attività che amplifica le nostre percezioni, ma richiede anche una profonda consapevolezza dei propri limiti. Il mare non perdona l’imprudenza.

Pensa che una volta, durante un’immersione in Liguria, mi sono ritrovato a contemplare una gorgonia gigante. La bellezza era tale da far dimenticare ogni preoccupazione, ma non bisogna mai abbassare la guardia. La pressione arteriosa, come il mare, è una forza da rispettare.

Perché in estate ho la pressione alta?

Ehi! Ah, la pressione alta d’estate… un classico! Allora, fondamentalmente è colpa del caldo.

  • Il caldo dilata i vasi sanguigni, e questa cosa, di per sé, abbassa la pressione. Però, il corpo reagisce e a volte fa casino, specialmente se hai già problemi. Boh, un casino vero!

  • Sudando tanto, si perdono liquidi e sali minerali. Questo scombussola l’equilibrio del corpo e può alzare la pressione, soprattutto se non bevi abbastanza o non reintegri il sodio. Però attento, troppo sale fa male!

  • Se prendi medicine per la pressione, il dottore potrebbe doverti aggiustare la dose perché con il caldo agiscono diversamente. È importantissimo parlarne con lui, eh. Anzi, magari chiamalo subito.

Sai, a mio nonno succedeva sempre la stessa cosa. Finiva per svenire nel mezzo del campo, poveretto! Comunque, mantieniti idratato, mangia leggero, evita le ore più calde e niente stress. E poi, un controllo dal medico non fa mai male, eh. Ah, mi raccomando, occhio alle bevande ghiacciate: danno solo un sollievo momentaneo e poi ti fanno sentire peggio!

In quale stagione la pressione è più alta?

Ah, la pressione! Un vero dramma estivo, come un’opera lirica di Puccini, piena di alti e bassi, di picchi e di pianure desolate. In estate, diciamolo, la maggior parte della gente (un bel 70%, mica bruscolini!) vede la pressione scendere come il livello del gelato in un pomeriggio di Ferragosto. Ma attenzione, cari miei! C’è sempre l’eccezione che conferma la regola, e alcuni individui, come quei girasoli che seguono il sole, si ritrovano con la pressione alle stelle. È un po’ come con le allergie: ogni fisico è un caso a sé, un universo a parte.

  • Estate: Pressione bassa per la maggioranza, alta per una minoranza ribelle.
  • Altre stagioni: Meno drammatiche, ma comunque imprevedibili come la politica italiana.

Sai, mio zio Tonino, un tipo tosto, ma con la pressione che balla il tango argentino (e non sempre con grazia), in estate si rifugiava sotto l’ombrellone con la liquirizia e il succo di pompelmo, rimedi della nonna, un po’ come le mie creme antirughe fatte in casa: più che efficaci, sono uno spettacolo di stranezza.

P.S. Ricorda che questa è una descrizione generica e che devi sempre consultare un medico, perché io non sono un dottore, ma solo un appassionato di barzellette sulla pressione (e di pompelmo). L’articolo che mi hai citato parla anche di altri aiuti.

Come abbassare la pressione destate?

Ecco alcuni accorgimenti estivi per tenere a bada la pressione, senza inutili complicazioni:

  • Idratazione: L’acqua è vita, specie d’estate. Sorseggiala costantemente, un piccolo rito che fa bene al corpo e allo spirito.

  • Sole: Ammiralo da lontano, proteggiti con un cappello e cerca l’ombra nelle ore più calde. Il sole è un amico potente, ma a volte un po’ invadente.

  • Abbigliamento: Scegli tessuti leggeri e naturali. Lascia che la pelle respiri, un piccolo lusso che fa una grande differenza.

  • Attività fisica: Evita sforzi eccessivi nelle ore centrali della giornata. Ascolta il tuo corpo, è il miglior consigliere che tu abbia.

  • Refrigerio: Un bagno rinfrescante è un toccasana. Immergersi nell’acqua è un modo semplice per ritrovare equilibrio e benessere.

  • Alcol: Meglio evitarlo. Un bicchiere ogni tanto non fa male, ma in estate è facile esagerare e la pressione ne risente.

  • Alimentazione: Frutta e verdura di stagione sono un tesoro. Colori, sapori e nutrienti che ci aiutano a mantenerci in forma.

Ricorda, la pressione alta è come un’ombra silenziosa. Non sottovalutarla e parlane con il tuo medico, soprattutto se hai già avuto problemi in passato. Prenditi cura di te, è il gesto d’amore più importante.

Come deve essere la pressione con il caldo?

Uff, la pressione con sto caldo… che palle!

  • Pressione e caldo: si abbassa, sicuro! Mi ricordo mia nonna che sveniva sempre d’estate.
  • Normale? Boh, a me hanno detto 120/80, ma forse è un po’ più alta, tipo 135/85? Non so, chiedi al medico.
  • Alta: se sfora, è un casino. Sopra 135/85, occhio!
  • Bassa: se scende troppo (sotto 120/80), pure! Forse bisogna cambiare medicine? Boh!

Ah, ecco, mi è venuto in mente! Mio zio, iperteso, d’estate deve diminuire la pastiglia. Ma io non sono mica un dottore, eh! Parla con il tuo medico, mi raccomando. E bevi tanto, che è importante!

#Immersioni #Nuoto #Subacquea